Perché una monumentale giraffa si trova all'ingresso di Triennale Milano?

È l’importanza della salvaguardia della <a href="https://arte.sky.it/foto/altro/miami-murale-farfalle" target="_blank">biodiversità</a> il tema cardine de La fragilità del futuro, la serie di installazioni realizzate da Jacopo Allegrucci. L’artista viareggino è stato invitato da <a href="https://arte.sky.it/news/2025/stefano-boeri-sandro-mazzola-manchester" target="_blank">Stefano Boeri</a>, presidente di Triennale Milano, ad accogliere i visitatori della 24esima edizione dell’<a href="https://arte.sky.it/news/2025/inequalities-triennale-milano-2025" target="_blank">Esposizione Internazionale</a>, che proseguirà fino al prossimo 9 novembre.
Dopo l’elefante della Namibia e la balenottera azzurra, allestite nei mesi scorsi e consumate dal tempo (e da atti vandalici), Allegrucci ha inaugurato nei giorni scorsi un’imponente giraffa di Rothschild, realizzata interamente in cartapesta. Collocate negli spazi antistanti l’ingresso dell’istituzione milanese, le quattro installazioni dedicate dall’artista ad altrettante specie in via d’estinzione rappresentano un invito urgente a riflettere sulla precarietà degli <a href="https://arte.sky.it/news/2025/mostra-biodiversita-ecosistemi-palazzo-esposizioni-roma" target="_blank">ecosistemi</a> nel mondo contemporaneo. La serie si inserisce idealmente nel più ampio tema dell’attuale edizione dell’Expo, intitolata Inequalities (Disuguaglianze).
<h2>4 INSTALLAZIONI IN CARTAPESTA PER RIFLETTERE SULLE “FRAGILITÀ DEL FUTURO”</h2>
Plurivincitore del <a href="https://arte.sky.it/news/2023/mostra-carnevale-viareggio-150-anni" target="_blank">Carnevale di Viareggio</a> con le sue sculture, Allegrucci ha scelto di portare all’ingresso di <a href="https://arte.sky.it/news/2025/milano-arch-week-2025" target="_blank">Triennale Milano</a> un progetto centrato sui delicati equilibri su cui si fonda il rapporto tra esseri umani e mondo naturale. Le sue rappresentazioni di quattro animali simbolo della crisi ambientale stabiliscono un parallelo immediato con la temporaneità delle installazioni in cartapesta. Proprio la fragilità di questo materiale, impiegato per creare una serie di opere esposte per giorni agli agenti atmosferici, “condanna” gli animali a deteriorarsi, fino quasi a sparire.
Questo è stato il destino della scultura dell’elefante della Namibia, allestita fino a pochi giorni fa davanti a Triennale Milano, mentre la balenottera azzurra (il primo animale installato dall’artista viareggino) è stata distrutta da un incendio doloso a metà luglio. Tale atto vandalico contro l’installazione ha donato paradossalmente ulteriore forza al messaggio dell’artista, evidenziando i rischi del comportamento umano per gli equilibri dell’ambiente. La maestosa giraffa accoglierà il pubblico dell’Esposizione Internazionale in corso a Milano fino al prossimo 6 ottobre, quando sarà sostituita dall’ultima scultura della serie: l’ippopotamo. Al termine dell'Expo, le tre sculture troveranno infine posto negli spazi del giardino della Triennale.
<h2>IL MESSAGGIO SULLA BIODIVERSITÀ ALL’EXPO DI TRIENNALE MILANO</h2>
Inaugurata lo scorso 13 maggio alla presenza degli organizzatori e dei rappresentanti delle istituzioni, la 24esima Esposizione Internazionale di Triennale Milano rappresenta il capitolo conclusivo di una trilogia avviata nel 2019. L’edizione in corso fino al prossimo novembre, dedicata al tema delle disuguaglianze globali, coinvolge 28 curatori internazionali, chiamati ad arricchire un percorso espositivo diffuso in tutti gli spazi dell’istituzione milanese. Il fulcro della rassegna si concentra sulle conseguenze drammatiche per la società contemporanea di un ampio spettro di disparità sociali, economiche e ambientali.
In tale contesto, le installazioni di Allegrucci costituiscono un monito visivo immediato e potente. Attraverso la rappresentazione visiva di quattro animali a rischio d’estinzione, l’artista intende lanciare un appello a tutti i partecipanti alla manifestazione milanese, sollecitando l’osservatore a prendere coscienza della salute degli ecosistemi e a mettere in atto azioni concrete per la loro tutela.
[Immagine in apertura: Carola Di Clemente-GDI STUDIO]

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500 anni dalla storica Battaglia di Pavia

La fotografia ironica di Elliott Erwitt conquista Palermo

Proseguirà fino al prossimo 30 novembre la mostra intitolata Elliott Erwitt, dedicata all’opera di uno dei protagonisti dell’arte fotografica dell’ultimo secolo. Promossa dalla Fondazione Federico II e aperta al pubblico negli spazi di <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-picasso-palazzo-reale-palermo" target="_blank">Palazzo Reale</a> a Palermo, la retrospettiva è la prima mai allestita in Sicilia con le opere del grande fotografo statunitense, <a href="https://arte.sky.it/news/2024/libro-fotografo-elliott-erwitt" target="_blank">scomparso</a> nel 2023 all’età di 95 anni.
Erwitt è riconosciuto a livello mondiale come fotoreporter abile nel catturare attraverso il suo obiettivo momenti di quotidianità, trasformandoli in immagini dove convivono ironia e attenzione alla sfera sociale. Tra gli oltre cento scatti iconici esposti a Palermo spiccano le serie dedicate ai cani, affiancate dai ritratti di molte icone del Novecento. Il percorso della mostra è completato idealmente da una videoproiezione in cui sono visualizzate a rotazione altre ottanta fotografie di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/02/fotografie-elliott-erwitt-libro" target="_blank">Elliott Erwitt</a>.
<h2>LA PRIMA MOSTRA SICILIANA DEDICATA AL GRANDE FOTOGRAFO STATUNITENSE</h2>
L’allestimento della retrospettiva siciliana punta a coinvolgere il pubblico in un’esperienza di visita immersiva, esponendo molti degli scatti più significativi sotto forma di stampe di grandi dimensioni. Le opere in mostra offrono una panoramica completa dei soggetti e delle tematiche approfondite da Erwitt nel corso della sua carriera. Il percorso espositivo passa in rassegna le serie fotografiche più celebri dell'artista, tra cui <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/fotografia/elliott-erwitt-icons-palazzo-bonaparte-roma" target="_blank">ICONS</a>, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/11/mostra-elliott-erwitt-mudec-milano-fotografia" target="_blank">Family</a> e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/02/mostra-fotografia-colori-elliott-erwitt-palazzo-ducale-genova" target="_blank">Kolor</a>. I visitatori possono così ammirare di persona scatti che immortalano cani a passeggio con i loro padroni, realizzati attraverso uno sguardo sempre ironico e partecipe, seguiti dai numerosi ritratti di personaggi famosi dello sport, della politica e del mondo dello spettacolo.
Esponente di punta dell’agenzia <a href="https://arte.sky.it/news/2022/libro-75-anni-magnum-photos" target="_blank">Magnum Photos</a>, Elliott Erwitt ha immortalato figure iconiche come il presidente americano <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/09/mostra-centenario-john-fitzgerald-kennedy-fotografia-smithsonian-washington" target="_blank">John Fitzgerald Kennedy</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/2025/marilyn-monroe-mostra-londra-national-portraits-gallery" target="_blank">Marilyn Monroe</a> e il più grande pugile di tutti i tempi: <a href="https://arte.sky.it/news/2024/dieci-fotografie-muhammad-ali-programmi-tv-28-maggio" target="_blank">Muhammad Alì</a>. La mostra a Palazzo Reale offre un resoconto accurato dell’ampio spettro di interessi che ha animato l’opera del fotografo statunitense, riservando anche una sezione speciale a quell'universo femminile a cui Erwitt dedicò nel 2015 il libro Regarding Women.
<h2>I CANI, LE CELEBRITÀ E L’IRONIA DI ELLIOTT ERWITT IN MOSTRA A PALAZZO REALE</h2>
Inaugurata lo scorso 29 maggio con il patrocinio del Ministero della Cultura e del Consolato Generale degli Stati Uniti d’America a Napoli, la mostra rende omaggio a un fotografo capace di trasformare un semplice scatto in un simbolo visivo del mondo contemporaneo. Testimone attento dei mutamenti sociali, Elliott Erwitt ha usato l’ironia come chiave di lettura della condizione umana, dando forma attraverso le sue fotografie a un immaginario profondamente poetico.
L’esposizione in corso a Palazzo Reale offre al pubblico la possibilità di scoprire da vicino l’opera di un fotografo che nei suoi scatti ha saputo conciliare poesia e arte, ironia e storia. Grazie al ricco corpus di opere raccolte, la mostra celebra l’eredità artistica di Erwitt, racchiusa in quelle “fotografie che attraversano epoche, culture e sentimenti con un linguaggio universale, invitandoci a guardare il mondo con più indulgenza e meraviglia”, come sottolineato da <a href="https://arte.sky.it/news/2024/contest-fotografia-mostagna-steve-mccurry" target="_blank">Biba Giacchetti</a>, co-curatrice della mostra e profonda conoscitrice dell’opera dell'artista statunitense.
[Immagine in apertura: France, Paris, 1989 © Elliott Erwitt]

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