Musica, arte e natura in un nuovo festival multidisciplinare a Milano

È tutto pronto per il debutto di un nuovo festival che riunirà in un unico ambito musica, arti visive e arti performative. La prima edizione milanese del Godai Fest si terrà infatti tra il 20 e 21 settembre all’interno del parco dell’ex ospedale psichiatrico Paolo Pini, alla periferia nord della città. 
<a href="https://arte.sky.it/news/2022/godai-fest-ancona" target="_blank">Nato su iniziativa</a> del musicista <a href="https://arte.sky.it/news/2025/nicolas-ballario-oliviero-toscani-campus-reti-busto-arsizio" target="_blank">Rodrigo D’Erasmo</a>, del produttore Daniele Tortora e dell'artista visivo Cristiano Carotti, l’innovativo festival si pone come una rassegna aperta a tutte le forme di sperimentazione artistica, a prescindere da generi e discipline. Tale idea trae ispirazione dal concetto orientale del “Godai”, che racchiude i cinque elementi fondamentali della natura: Fuoco, Terra, Acqua, Aria e Vuoto. Ogni principio è associato a un diverso curatore, chiamato a sviluppare un proprio programma creativo attraverso i musicisti, gli artisti visivi e i performer coinvolti. L’obiettivo è quello di sfruttare i linguaggi della contemporaneità per dare vita a un dialogo su temi di grande rilevanza come la sostenibilità, l’identità culturale e il rapporto tra uomo e natura.
<h2>IL PROGRAMMA DEL “GODAI FEST” </h2>
Il concept multidisciplinare del festival milanese ruota attorno alla sua originale struttura curatoriale. All’interno del programma dedicato alle arti performative, l'elemento dell’Acqua sarà affidato al cantautore <a href="https://arte.sky.it/news/2023/copertina-disco-giovanni-truppi-mambo" target="_blank">Giovanni Truppi</a>, la Terra al rapper romano Rancore, il Fuoco all'attrice <a href="https://arte.sky.it/news/2020/programmi-tv-14-agosto-serie-isabella-ragonese-cd" target="_blank">Isabella Ragonese</a>, l'Aria alla produttrice e musicista Daniela Pes e il Vuoto all'attore, regista e autore <a href="https://arte.sky.it/news/2024/carmelo-bene-programmi-tv-16-marzo" target="_blank">Filippo Timi</a>. Questi cinque elementi saranno inoltre “completati” da un sesto principio naturale, l’Oltre, che servirà da collegamento ideale tra le diverse sezioni del festival. Il programma di questo capitolo extra sarà animato dall’installazione itinerante Morto che parla, opera di Jacopo Natoli in collaborazione con Enrico Fratini.
Agli spettacoli e concerti in programma nel parco milanese, si affiancheranno poi i numerosi eventi dedicati alle arti visive, anch’essi suddivisi nelle cinque macro-categorie filosofiche della manifestazione. I partecipanti potranno così ammirare installazioni legate al tema dell’Acqua come Ocean, opera di Jonathan Vivacqua che ricrea artisticamente un piccolo lago artificiale tra gli alberi del parco. L’artista della ceramica Christopher Domiziani porterà invece sul palco il suo tornio per una azione collaborativa con performer e musicisti. Tra gli altri protagonisti della due giorni milanese spiccano i nomi di Francesca Cornacchini, <a href="https://arte.sky.it/news/2024/short-theatre-roma-2024" target="_blank">Lulù Nuti</a> e Fabrizio Cicero, autore di un'installazione scenica al cui interno si esibirà la band folk <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/07/florence-folks-festival-una-festa-popolare-urbana" target="_blank">Orchestrina di Molto Agevole</a>.
<h2>ANCHE RODRIGO D’ERASMO TRA GLI IDEATORI DEL FESTIVAL </h2>
La prima edizione milanese di Godai Fest rientra a pieno titolo nell’ambito di <a href="https://arte.sky.it/news/2023/milano-viva-programma-eventi-2023" target="_blank">Milano è viva</a>, l’iniziativa promossa dall’amministrazione locale per favorire il coinvolgimento culturale delle aree periferiche del capoluogo. Il programma della manifestazione include numerosi progetti paralleli, mirati a espandere l’offerta culturale attraverso esposizioni ed eventi. 
Tra questi, spicca la rassegna di videoarte a cura di Angelica Gatto, nel corso della quale le opere di otto diversi artisti saranno proiettate sul palco nei momenti di pausa tra le diverse performance in programma. Godai Fest arriverà poi a occupare anche gli spazi dell'Ostello del Parco, grazie a una mostra d’arte ispirata al tema del Vuoto, in programma fino al 30 ottobre.
[Immagine in apertura: Rodrigo D'Erasmo. Ph. Annapaola Martin]

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L’Italia si prepara a incoronare la <a href="https://arte.sky.it/news/2025/capitale-italiana-arte-contemporanea-2027-selezione#:~:text=Tutte%20le%20citt%C3%A0%20in%20lizza%20come%20Capitale%20italiana%20dell%27arte%20contemporanea%202027,-Arte&text=Gibellina%20%C3%A8%20la%20Capitale%20italiana,seconda%20edizione%20del%20nuovo%20riconoscimento.">Capitale italiana dell’Arte Contemporanea 2027</a>, e la sfida entra nel vivo: quattro città hanno conquistato l’attenzione della giuria, presieduta da Lorenza Baroncelli, superando le concorrenti e distinguendosi per la capacità di coniugare visione, territorio e innovazione.
Alba, con Le fabbriche del vento, punta a trasformare la propria vocazione produttiva in una metafora di energia creativa; Foligno e Spoleto si presentano unite nel progetto Foligno-Spoleto in Contemporanea, dimostrando che l’arte può essere un ponte fra comunità e storie diverse; Pietrasanta, con Essere arte. O dell’umanità dell’arte, valorizza la sua lunga tradizione di città-laboratorio, dove artisti e artigiani dialogano da secoli; Termoli, infine, propone Traiettorie contemporanee, un manifesto di apertura e di movimento che guarda al futuro senza dimenticare le radici. Quattro visioni, quattro linguaggi diversi, accomunate da un unico obiettivo: raccontare la contemporaneità con forza e autenticità.
<h2>I PROSSIMI PASSI PER LA CAPITALE ITALIANA DELL’ARTE CONTENPORANEA 2027</h2>
Il prossimo appuntamento sarà decisivo: il 16 ottobre, al Ministero della Cultura di Roma, le città finaliste avranno sessanta minuti per convincere la giuria a credere nel loro progetto come motore culturale per l’Italia intera. Non sarà solo una competizione, ma un palcoscenico in cui ogni Comune mostrerà la propria identità e la propria idea di futuro attraverso l’arte.
Entro il 30 ottobre verrà proclamata la vincitrice, che prenderà il “testimone” da <a href="https://arte.sky.it/news/2024/capitale-italiana-arte-contemporanea-2026">Gibellina (Capitale italiana dell'Arte 2026)</a> e riceverà un milione di euro per trasformare il dossier in realtà, costruendo spazi, eventi e relazioni capaci di lasciare un segno duraturo. In gioco c’è la possibilità di ridisegnare il rapporto tra comunità e creatività, di affermare che l’arte contemporanea non è un lusso per pochi, ma una lente attraverso cui leggere il presente e reinventare l’avvenire.
[Immagine in apertura: Pietrasanta. Foto di Kamilla Isalieva su Unsplash]

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