Il disegno senza confini di Hugo Pratt a Siena

Il <a href="https://arte.sky.it/news/2024/palazzo-papesse-siena-mostre" target="_blank">Palazzo delle Papesse</a> di Siena, splendido edificio rinascimentale <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-julio-le-parc-palazzo-delle-papesse-siena" target="_blank">recentemente ristrutturato</a>, accoglierà dall’11 aprile al 19 ottobre la mostra Hugo Pratt. Geografie Immaginarie, che si preannuncia come la più grande monografica mai dedicata a uno dei maestri dell’arte del fumetto. La retrospettiva, curata da <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/04/hugo-pratt-protagonista-a-roma" target="_blank">Patrizia Zanotti</a> e Patrick Amsellem, si configurerà come un viaggio ideale tra le tavole che hanno dato forma all’immaginario dell'artista, attraverso un labirinto fatto di storie avventurose e innumerevoli contaminazioni visive e letterarie.
Nata con l’intento di celebrare il grande fumettista e scrittore a trent’anni dalla sua scomparsa, la mostra senese presenterà oltre trecento opere, tra cui molte tavole originali, acquerelli, disegni a china, serigrafie e grandi riproduzioni. Saranno inoltre esposti numerosi cimeli etnografici provenienti dalla collezione personale di <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-ulisse-hugo-pratt-cremona" target="_blank">Hugo Pratt</a>, per offrire uno sguardo completo sulle mille sfaccettature della sua creatività.
LE "GEOGRAFIE IMMAGINARIE" DI HUGO PRATT IN MOSTRA A PALAZZO DELLE PAPESSE
Come suggerito dal titolo, l’esposizione si propone di esplorare la ricchezza dell'universo creativo di Hugo Pratt, partendo dall’incredibile varietà dei luoghi esotici accuratamente descritti nelle sue opere. Appassionato viaggiatore ed esploratore di paesi lontani, il fumettista veneziano si è sempre lasciato ispirare da un’infinità di suggestioni geografiche e letterarie: l'esposizione evidenzierà dunque tutti i riferimenti che hanno dato forma alle ambientazioni delle sue tavole.
I visitatori saranno invitati a varcare sette diverse porte “che possono essere considerate ingressi e percorsi dentro altrettanti mondi dello splendido immaginario di Hugo Pratt”, come sottolineato dai curatori. Il percorso espositivo raccoglierà dunque tavole, chine e acquerelli ispirati ai paesaggi africani, sudamericani o caraibici, mentre uno spazio importante sarà riservato alle ambientazioni delle avventure di <a href="https://arte.sky.it/news/2023/fumetto-corto-maltese" target="_blank">Corto Maltese</a>, l’iconico marinaio protagonista di alcune delle storie più amate di tutti i tempi.
LA PIÙ GRANDE MONOGRAFICA MAI DEDICATA AL MAESTRO DEL FUMETTO
Accanto alle illustrazioni originali del maestro, la mostra offrirà uno sguardo sulle numerose fonti di ispirazione che hanno segnato l’opera di Pratt. Saranno così esposti gli oggetti etnografici collezionati e studiati dal fumettista nel corso delle sue personali esplorazioni, nonché le <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-hugo-pratt-letteratura-roma" target="_blank">opere letterarie</a> e cinematografiche che hanno lasciato un segno profondo sulla sua narrativa e la sua estetica.
Invitando i visitatori a “perdersi” in un labirinto fatto di immagini, carte geografiche e avventure esotiche, la retrospettiva Geografie Immaginarie celebrerà Hugo Pratt come uno dei grandi illustratori e narratori del XX secolo, evidenziando il suo contributo decisivo al pieno riconoscimento del fumetto come forma d'arte.
[Immagine in apertura: Changhaï Li Donne d’avventure © 1982 Cong S.A. Svizzera - Tutti diritti riservati]

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Cinque volumi ruotati per il nuovo centro espositivo nel porto di Rotterdam 

Nel punto più occidentale del porto di <a href="https://arte.sky.it/news/2024/rotterdam-musei-2025" target="_blank">Rotterdam</a>, una delle aree industriali più dinamiche d’Europa, sorge un nuovo landmark urbano: è Portlantis, il centro espositivo progettato dallo studio <a href="https://arte.sky.it/foto/architettura/huwei-water-factory-taiwan-mvrdv" target="_blank">MVRDV</a> inaugurato il 22 marzo. Caratterizzato da cinque volumi sfalsati su altrettanti livelli e da un'avvolgente scala esterna color rosso vivo, l'edificio è stato pensato come un "macchinario narrativo" che accompagna i visitatori in un viaggio attraverso la storia del porto. La sua posizione strategica sulla Maasvlakte 2, una gigantesca estensione artificiale dell’infrastruttura portuale, lo rende visibile da chilometri di distanza, come fosse un faro nel paesaggio industriale. Ogni piano della struttura è concepito per offrire una prospettiva diversa: dal livello del suolo, dove si può godere della vista sulle dune, fino alla terrazza panoramica che regala uno sguardo mozzafiato sulla costa e sul traffico marittimo dello scalo.
IL CENTRO ESPOSITIVO NEL PORTO DI ROTTERDAM DISEGNATO DA MVRDV
Oltre all’impatto visivo e alla sua funzione culturale, Portlantis è un'opera esemplare per quanto attiene la sostenibilità e il design circolare. Per realizzarlo, infatti, sono stati impiegati materiali industriali riutilizzabili, rispettando i principi dell’economia circolare. Le facciate modulari potranno essere smontate e restituite ai produttori al termine del loro ciclo di vita, mentre le fondazioni sono state studiate per non lasciare alcuna traccia nel terreno, evitando l’uso di cemento. L’aspetto energetico è altrettanto rivoluzionario: grazie a un’efficiente combinazione di isolamento termico, pompe di calore e un’innovativa turbina eolica, Portlantis produce il 30% di energia in più rispetto al suo fabbisogno. Fulcro degli interni è lo scenografico atrio alto 22 metri, dominato da una scultura cinetica e da un plastico interattivo del porto, che cattura l’attenzione e guida il pubblico a intraprendere un percorso immersivo. Anche le ampie vetrate panoramiche non sono solo elementi estetici, ma strumenti funzionali al racconto: ogni finestra è orientata per inquadrare un aspetto specifico del porto, rendendo l’esperienza ancora coinvolgente.
ANCORA ARCHITETTURA CONTEMPORANEA A ROTTERDAM
Centro espositivo, torre d’osservazione, punto d’incontro e manifesto architettonico: Portlantis accoglie e incarna tutte queste definizioni. Come sottolinea Winy Maas, fondatore dello studio <a href="https://arte.sky.it/foto/architettura/huwei-water-factory-taiwan-mvrdv" target="_blank">MVRDV</a>, “Portlantis è un faro, cattura l’attenzione, ma è anche una sorta di torre di osservazione. Quando vivi a Rotterdam, il porto si trova all’orizzonte – è ‘laggiù’ e molte persone non sanno realmente cosa vi accada. Portlantis offre alle persone un modo per esplorarlo, per vedere come il porto sta cambiando, come si collega alla città e come influisce sulla vita quotidiana degli abitanti. E lo fa in modo estremamente efficace – come una macchina per raccontare storie”. Non da ultimo è dotato di un percorso esterno, accessibile gratuitamente, che permette a chiunque di esplorare l’edificio e raggiungerne il tetto, per osservare la città e il mare. 
[Immagine in apertura: MVRDV, Portlantis. Photo © Ossip van Duivenbode]

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