Il Louvre apre al suo interno nuovi spazi espositivi

Si chiama Galerie des cinq Continents la nuova sezione permanente del <a href="https://arte.sky.it/news/2025/musee-louvre-parigi-nuovo-piano-sicurezza" target="_blank">Musée du Louvre</a>, a Parigi, inaugurata ufficialmente lo scorso 3 dicembre. La galleria raccoglie idealmente il testimone dal precedente Pavillon des Sessions ed è il risultato della collaborazione tra il polo parigino e il <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/11/mostra-parigi-titouan-lamazou" target="_blank">Musée du Quai Branly - Jacques Chirac</a>, il principale museo francese di <a href="https://arte.sky.it/news/2025/scoperta-cranio-museo-antropologia-firenze" target="_blank">antropologia</a>.
Situato nel padiglione progettato dall'architetto Hector-Martin Lefuel intorno alla metà del XIX secolo, il nuovo spazio riunisce al suo interno opere provenienti letteralmente da ogni angolo del globo. L’allestimento si propone di superare l’approccio museografico tradizionale, mettendo in relazione tra di loro i numerosi manufatti esposti per offrire una chiave di lettura aggiornata e più equilbrata della storia dell’arte.
<h2>LA NUOVA GALLERIA INAUGURATA AL LOUVRE</h2>
Lo spazio aperto negli scorsi giorni accoglie una collezione di opere unica al mondo, riunita grazie alla collaborazione di sette importanti istituzioni transalpine. Tra queste, oltre al Louvre e al Musée du Quai Branly, spiccano i nomi del <a href="https://arte.sky.it/news/2021/mostra-giardini-asia-parigi" target="_blank">Museo d’Arte Asiatica Guimet</a> e dell’illustre <a href="https://arte.sky.it/foto/architettura/biblioteca-nazionale-francia-riapertura" target="_blank">Biblioteca Nazionale di Francia</a>. Una sezione speciale è poi dedicata ai lavori arrivati a Parigi grazie a una donazione da parte della Repubblica federale nigeriana.
I manufatti sono esposti in dieci sale, divise tematicamente per capitoli legati ai quesiti fondamentali dell’esistenza umana, come la nascita, la morte o la fede. Tale ripartizione consente di accompagnare i visitatori alla scoperta dei molti modi di interpretare la realtà proposti dalle diverse civiltà. Il confronto tra una statua romana di Lucio Elio Cesare (console romano del II secolo d.C.) e una scultura del XIX secolo proveniente dall’arcipelago di Vanuatu lascia emergere, ad esempio, un’affascinante chiave di lettura del concetto di “autorità”. Allo stesso modo, l’allestimento approfondisce il tema della “protezione”, ponendo in dialogo una Maternità scolpita dagli artisti del popolo africano <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/06/mostra-dogon-museo-storia-naturale-venezia" target="_blank">dogon</a> e una Vergine con Bambino, scultura lignea realizzata in Spagna in epoca medievale.
<h2>IL MUSEO PARIGINO ACCOGLIE LE OPERE PROVENIENTI DA TUTTO IL MONDO</h2>
L’inaugurazione della Galerie des cinq Continents sarà accompagnata nelle prossime settimane da un intenso programma di eventi culturali, come il ciclo di conferenze denominato Incontri dai cinque continenti. Tali attività parallele permetteranno di approfondire l’importanza di un approccio realmente interculturale alla <a href="https://arte.sky.it/news/2025/musei-stagione-2-programmi-tv-26-agosto" target="_blank">museografia</a> contemporanea, partendo proprio dall’esperienza di un'istituzione prestigiosa come il Louvre.
Nei giorni precedenti all'apertura del nuovo spazio espositivo, è stata inoltre presentata un'originale installazione pittorica site-specific, firmata dall'artista sudafricana <a href="https://arte.sky.it/archivio/2015/03/mostre-internazionali-artiste-donne-cindy-sherman-bjork-niki-de-saint-phalle-louise-bourgeois-marlene-dumas" target="_blank">Marlene Dumas</a>. L’opera, dal titolo Liaisons, riunisce nove tele e collega idealmente la galleria appena inaugurata con la celebre sezione dedicata alla pittura del museo parigino. Grazie a progetti innovativi come l’accostamento tra opere e manufatti realizzati in epoche e luoghi del mondo tanto distanti, il Musée du Louvre si conferma come uno spazio espositivo aperto alle influenze culturali più diverse, proponendo al pubblico un nuovo modo di leggere e interpretare la storia dell’arte.
[Immagine in apertura: foto di Hongbin su Unsplash]

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Come comunicare l'antico? A Venezia debutta un progetto audio

È stato presentato a Venezia il progetto multimediale Comunicare l’antico, studiato per valorizzare i reperti delle collezioni del <a href="https://arte.sky.it/archivio/2015/11/mostra-arte-antica-3d-scultura-makoto-museo-archeologico-nazionale-venezia" target="_blank">Museo Archeologico Nazionale</a> della città lagunare. L’innovativo programma, finanziato tramite <a href="https://arte.sky.it/news/2025/chiesa-sant-ivo-sapienza-roma-restauro-apertura" target="_blank">fondi PNRR</a>, nasce dalla collaborazione tra due importanti istituzioni locali: l’<a href="https://arte.sky.it/news/2024/street-art-restauro-ca-foscari" target="_blank">Università Ca’ Foscari</a> e i <a href="https://arte.sky.it/news/2025/nuovi-scavi-parco-archeologico-altino-veneto" target="_blank">Musei archeologici nazionali di Venezia e della Laguna</a>.
Nell’ambito del progetto, sono state prodotte numerose clip audio di breve durata che presentano a studiosi e semplici visitatori la storia e il valore artistico di una selezione di reperti. Obiettivo dell’iniziativa è rendere più accessibile e immediata la fruizione della ricca collezione archeologica ed epigrafica del museo di <a href="https://arte.sky.it/news/2024/murano-illumina-mondo-venezia-2024" target="_blank">Piazza San Marco</a>, proponendo un modello idealmente replicabile anche in altre realtà culturali. L’idea è dunque quella di offrire a diverse tipologie di visitatori l’occasione di conoscere in modo nuovo e più approfondito le “storie di un passato che è lontano ma parla ancora al nostro presente”, come ricordato dalla coordinatrice del progetto, Francesca Rohr.
<h2>IL PROGETTO MULTIMEDIALE DEL MUSEO ARCHEOLOGICO DI VENEZIA</h2>
Il cuore del programma è la realizzazione di speciali supporti multimediali, brevi “pillole” audio di una durata compresa tra i 2 e i 4 minuti. I visitatori del Museo Archeologico Nazionale potranno accedere ai contenuti in modo intuitivo e gratuito, inquadrando con il proprio smartphone un apposito QR code. In questa fase iniziale sono state finalizzate una ventina di audioguide, dedicate ad altrettante statue antiche, bassorilievi e reperti epigrafici.
Le registrazioni, disponibili in lingua italiana e inglese, presentano ogni pezzo attraverso un’accurata ricostruzione storica. L’obiettivo finale è favorire la divulgazione dell’incredibile patrimonio di un’istituzione prestigiosa, descritta come un “luogo sempre più vivo, che cerca il dialogo con i cittadini e i visitatori” dalla direttrice dei Musei Archeologici Nazionali di Venezia e della Laguna, <a href="https://arte.sky.it/news/2025/restauro-dipinto-luca-giordano-palazzo-grimani-venezia" target="_blank">Marianna Bressan</a>.
<h2>AUDIOGUIDE E RIALLESTIMENTO PER FAVORIRE L’ACCESSIBILITÀ MUSEALE</h2>
Il nuovo progetto rientra a pieno titolo nel processo di rinnovamento di uno dei musei archeologici più antichi d’Italia, la cui istituzione risale al 1523. In tale ottica, lo scorso mese di maggio hanno preso il via gli interventi di riallestimento dell’intera collezione museale, la cui impostazione rispecchia il progetto curato oltre un secolo fa dall’allora direttore, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2015/05/apertura-palazzo-bo-universita-padova" target="_blank">Carlo Anti</a>. La prima fase di lavori ha portato alla riapertura dello storico <a href="https://arte.sky.it/news/2025/museo-archeologico-nazionale-venezia-cortile-agrippa" target="_blank">Cortile dell’Agrippa</a> su piazzetta San Marco.
Grazie a iniziative culturali di alto profilo come Comunicare l'antico, il complesso dei Musei Archeologici Nazionali di Venezia e della Laguna mirano dunque a favorire una divulgazione più coinvolgente e approfondita, volta a far conoscere la ricchezza del <a href="https://arte.sky.it/news/2025/ostriarium-laguna-venezia-scoperta-archeologia" target="_blank">mondo classico</a> e della storia antica della Serenissima.
[Immagine in apertura: Nuseo Archeologico Nazionale di Venezia. Ph Joan Porcel Studio]

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