Tutto pronto a Londra per l'apertura del museo dedicato a David Bowie

<p>Inaugurerà domani, 13 settembre, il polo culturale della capitale britannica interamente dedicato all’arte di <a href="https://arte.sky.it/news/2023/libro-david-bowie" target="_blank">David Bowie</a>. Allestito all’interno del nuovissimo <a href="https://arte.sky.it/news/2025/deposito-museo-del-victoria-albert-museum-londra" target="_blank">V&A East Storehouse</a> sulla sponda orientale del Tamigi, il <a href="https://arte.sky.it/news/2023/londra-archivio-david-bowie" target="_blank">David Bowie Centre</a> sarà la nuova dimora dello sconfinato archivio del “Duca Bianco”, composto da oggetti e documenti unici che ripercorrono la vita e la carriera dell’indimenticabile musicista, attore, performer e autore.</p>
<p>Il centro culturale, progettato dallo studio di architettura inglese IDK, permetterà ad appassionati e curiosi di conoscere da vicino per la prima volta oltre 90mila cimeli che hanno segnato il percorso artistico dell’icona del glam rock. Grazie a un progetto profondamente innovativo, i visitatori potranno scegliere quali materiali d’archivio visionare, vivendo così un’esperienza personalizzata a stretto contatto con l’opera di un artista multidisciplinare come David Bowie.</p>
<h2>INAUGURA A LONDRA IL DAVID BOWIE CENTRE AL V&A EAST STOREHOUSE</h2>
<p>Il nuovo centro si presenta al pubblico come un vero e proprio archivio aperto, con aree di lettura e una sala studio dedicata. I visitatori potranno prenotare una sessione individuale per esaminare da vicino i materiali attraverso un servizio denominato <i>Order an Object</i>, che ha già registrato più di 500 richieste. Fino a oggi, il pezzo d’archivio più ricercato è l’iconica redingote indossata da Bowie al concerto per il suo 50esimo compleanno, disegnata da <a href="https://arte.sky.it/news/2023/mostra-canada-alexander-mcqueen" target="_blank">Alexander McQueen</a> in collaborazione con lo stesso musicista.</p>
<p>I 200 oggetti più importanti della collezione del David Bowie Centre sono presentati a rotazione all’interno di nove mini-espositori. Tra i cimeli in mostra spiccano oggetti inediti come una chitarra risalente all’epoca di <a href="https://arte.sky.it/news/2024/cofanetto-ziggy-stardust-bowie" target="_blank">Ziggy Stardust</a>, e gli appunti per la redazione di <i>The Spectator</i>, il musical mai realizzato ambientato nella Londra del XVIII secolo. Non mancano poi pezzi più particolari, che offrono uno sguardo sulla vita privata di Bowie, come il primo strumento utilizzato dall’artista di Brixton quando era ancora adolescente: un sassofono degli anni '60, regalatogli dal padre.</p>
<h2>CIMELI E DOCUMENTI INEDITI PER RACCONTARE L'EREDITÀ DI BOWIE</h2>
<p>La collezione di costumi, memorabilia, documenti autografi, strumenti musicali e disegni contribuisce a gettare una nuova luce sul processo creativo del “Duca Bianco” e sulla sua carriera artistica, fatta di innovazione musicale, collaborazioni prestigiose e alter ego iconici. Il David Bowie Centre si configura come un ambiente dinamico e innovativo, dove le esigenze archivistiche vanno a braccetto con quelle espositive. Tale filosofia corrisponde ai principi che hanno ispirato la creazione del V&A East Storehouse, il nuovo museo-deposito progettato dal pluripremiato studio statunitense <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/01/lo-studio-diller-scofidio-renfro-svela-il-futuro-centre-for-music-di-londra" target="_blank">Diller Scofidio + Renfro</a> nell’area del <a href="https://arte.sky.it/archivio/2015/08/scultura-kapoor-restyling-holler-londra" target="_blank">Queen Elizabeth Olympic Park</a>.</p>
<p>Sostenuto da numerosi partner privati e dall’amministrazione locale, che ne garantisce l’accesso gratuito, il David Bowie Centre offre una prospettiva personale e profonda sul mondo di un artista il cui impatto “<i>continua a risuonare quasi un decennio dopo la sua morte</i>”, come ha sottolineato il Direttore del <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/11/mostra-borse-londra-victoria-and-albert-museum" target="_blank">Victoria & Albert Museum</a>, Tristram Hunt.</p>
<p>[Immagine in apertura: The David Bowie Centre at V&A East Storehouse. Photo by David Parry, PA Media Assignments] </p>


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Il manifesto della Barcolana 2025 è firmato dal compianto Robert Wilson

<p>Manca esattamente un mese dalla partenza della Barcolana, la storica regata internazionale in programma il 12 ottobre nel Golfo di Trieste. Nel frattempo, la manifestazione svela il manifesto ufficiale della prossima edizione: è firmato da Robert Wilson, ed è una delle ultime opere realizzate dal grande scenografo e regista statunitense, <a href="https://arte.sky.it/news/2025/morte-robert-wilson-regista-teatro" target="_blank">scomparso lo scorso 1º agosto</a>. </p>
<p>L’opera si inserisce in una tradizione ormai consolidata: da undici anni la regata più affollata del mondo affida ai grandi maestri dell’arte contemporanea la sua immagine, trasformando ogni edizione in un dialogo tra mare e creatività. Prima di Wilson hanno firmato il manifesto artisti come <a href="https://arte.sky.it/news/2025/michelangelo-pistoletto-mostra-valle-aosta" target="_blank">Michelangelo Pistoletto</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/2025/marina-abramovic-transforming-energy-monografia-skira" target="_blank">Marina Abramović</a>, Judy Chicago e Stefan Sagmeister, contribuendo a costruire una "galleria d’arte" che è ormai parte integrante della storia della manifestazione.</p>
<h2>IL MANIFESTO DI ROBERT WILSON PER BARCOLANA</h2>
<p>Il manifesto di Wilson racconta la Barcolana attraverso la forza evocativa del blu, trasformato in cielo, mare e vele grazie a una composizione essenziale e teatrale. L’artista si è ispirato a una battuta di <i>Lady from the Sea</i>, testo riscritto da Susan Sontag per lui, che interroga il nostro rapporto con la terraferma e il desiderio di appartenere al mare: “<i>Non ci sembra strano appartenere alla terra. Come è successo? Perché siamo arrivati ad appartenere alla terraferma? Perché non all’aria? Perché non al mare? Il desiderio di possedere ali. Gli strani sogni in cui si può volare senza esserne sorpresi – non suggerisce forse qualcosa? E così ci sono persone che pensano di appartenere al mare</i>”. L'immagine realizzata dal regista è “<i>viaggio nel blu, il colore che tutti noi appassionati di mare abbiamo dentro</i>”, ha commentato Mitja Gialuz, presidente della Società Velica di Barcola e Grignano, sottolineando come il manifesto diventi un racconto poetico e universale. Dal 1° ottobre, Trieste si animerà con eventi in mare e a terra fino al grande appuntamento del 12 , quando alle 10:30 scatterà la partenza della regata.</p>
<h2>L’INDIMENTICABILE REGISTA ROBERT WILSON</h2>
<p>Nato a Waco, in Texas, nel 1941, Robert Wilson è stato uno dei più importanti registi e scenografi della scena internazionale. Conosciuto per il suo linguaggio teatrale innovativo, fatto di immagini potenti, lentezza drammaturgica e un uso magistrale della luce, ha segnato profondamente l’avanguardia artistica dalla fine degli anni Sessanta in poi. Tra le sue opere più celebri si ricordano <i>Einstein on the Beach</i> (in collaborazione con <a href="https://arte.sky.it/archivio/2013/08/philip-glass-e-patti-smith-grandi-firme-per-ledinburgh-international-festival" target="_blank">Philip Glass</a>) e le messe in scena di testi di Ibsen, Heiner Müller e Samuel Beckett. Wilson ha lavorato tra Europa e Stati Uniti, collaborando con musicisti, scrittori e artisti visivi, e ha ricevuto premi e riconoscimenti in tutto il mondo. Il manifesto per la Barcolana resta uno dei suoi ultimi contributi creativi: un omaggio al mare e alla libertà che racchiude la sua poetica visionaria.</p>


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