Sotto il cielo di New York le sculture che suonano con il vento

<p>L’artista afroamericana <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/10/mostra-astrattismo-baltimora-museum" target="_blank">Jennie C. Jones</a> ha costruito la propria ricerca sull’incontro tra arte visiva, architettura e suono. Ha una predilezione per l’astrazione, intesa come linguaggio capace di far vibrare silenzi e risonanze interiori. Cresciuta a Cincinnati e formatasi in un contesto in cui la musica afroamericana e le avanguardie artistiche dialogavano sotterraneamente, Jones ha saputo tradurre quella doppia eredità in una poetica rigorosa e allo stesso tempo lirica. Non stupisce dunque che il <a href="https://arte.sky.it/news/2023/81st-street-studio-metropolitan-museum-new-york" target="_blank">Metropolitan Museum of Art di New York</a> l’abbia scelta per la sua nuova Roof Garden Commission, inaugurando sul celebre terrazzo una stagione che porta la sua firma. Con<i> Ensemble</i>, l’artista ha tradotto il linguaggio degli strumenti a corda in forme monumentali, sculture essenziali che attendono di essere ascoltate.</p>
<h2>LE OPERE SONORE DI JENNIE C. JONES A NEW YORK </h2>
<p>La forza del progetto di Jones risiede proprio nella sua capacità di dialogare con il luogo e con la storia del museo, intrecciando riferimenti visivi, architettonici e musicali. Le superfici in alluminio verniciato a polvere, dominate da un rosso intenso interrotto da bagliori lungo i bordi e le aperture sonore, dialogano con blocchi di cemento che richiamano il travertino della Great Hall del Met. La precisione con cui l’artista ha osservato gli strumenti della collezione museale traspare nei dettagli: dall’angolazione delle corde alla posizione delle meccaniche di accordatura, ogni elemento è calibrato per restituire la tensione tra scultura e potenzialità acustica. Ma non solo. L’arpa eolica, gigante silenzioso pensato per vibrare al passaggio del vento, rievoca il precedente lavoro <i>These (Mournful) Shores</i> (2020), mentre la <i>one-string</i> inclinata omaggia i musicisti blues Moses Williams e Louis Dotson, custodi di una tradizione sonora nata da materiali poveri e trasformata in poesia.</p>
<h2>IL METROPOLITAN DI NEW YORK VERSO I LAVORI PER LA NUOVA ALA</h2>
<p>Come sottolinea il direttore Max Hollein, l’installazione unisce “<i>forma, colore, linea e acustica, sfidando i visitatori a confrontarsi con la scultura in modi nuovi e inattesi</i>”, elevandosi al di sopra dei suoni e dei ritmi di New York. In questo senso, l’opera “<i>invita lo spettatore a prestare attenzione ai percorsi più silenziosi, dove risiedono significati profondi</i>”, conclude il curatore David Breslin. </p>
<p>Quella di Jennie C. Jones sarà l’ultima Roof Garden Commission prima della pausa forzata dovuta ai <a href="https://arte.sky.it/news/2024/met-new-york-nuova-ala-frida-escobedo">lavori per il nuovo Oscar L. Tang and H.M. Agnes Hsu-Tang Wing</a> del MET. La nuova ala ospiterà, dal 2030, la collezione di arte moderna e contemporanea del museo, con un rinnovato giardino pensile. È dunque un addio temporaneo, siglato dall’opera di un’artista che ha fatto dell’astrazione un luogo di risonanze intime e collettive. </p>
<p>[Immagine in apertura: Jennie C. Jones (born 1968, Cincinnati, Ohio), Installation view of The Roof Garden Commission: Jennie C. Jones, <i>Ensemble</i>, 2025. The Metropolitan Museum of Art, Photo by Hyla Skopitz]</p>


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La mostra immersiva di Frida Kahlo apre questo weekend

Le locandine d'artista del festival di cinema di Amantea

La vera vicenda della regina Giovanna d’Aragona

Non solo Man Ray. Le mostre di fotografia per l'autunno 2025

<p>La <a href="https://arte.sky.it/news/2025/mostre-arte-autunno-2025" target="_blank">stagione autunnale</a> alle porte si preannuncia come un periodo di grande rilevanza anche per le mostre di fotografia, grazie a un calendario particolarmente ricco di eventi culturali imperdibili. Tra i protagonisti più attesi, spiccano i nomi di maestri del Novecento come <a href="https://arte.sky.it/news/2025/mostre-arte-autunno-2025" target="_blank">Man Ray</a> e Rodney Smith, al centro di due retrospettive allestite rispettivamente a Milano e a Rovigo. Inaugurerà invece il prossimo novembre a Parma la monografica dedicata agli scatti di <a href="https://arte.sky.it/news/2022/mostra-steve-mccurry-animali-stupinigi" target="_blank">Steve McCurry</a>, mentre in provincia di Cuneo si terrà un duplice <a href="https://arte.sky.it/news/2025/helmut-newton-mostra-cuneo-ferdinando-scianna" target="_blank">progetto espositivo</a>, centrato sull’arte di Ferdinando Scianna ed Helmut Newton. Queste mostre offrono un'occasione unica per approfondire la visione di artisti che hanno marcato la storia dell'immagine.</p>
<h2>LA GRANDE MONOGRAFICA SU STEVE MCCURRY A PARMA</h2>
<p><a href="https://arte.sky.it/news/2024/festival-parma-360-2024" target="_blank">Palazzo Pigorini</a> di Parma si appresta a dedicare una grande mostra a Steve McCurry, uno dei più celebri fotografi contemporanei. A partire dal 22 novembre e fino al 12 aprile 2026, l'esposizione curata da <a href="https://arte.sky.it/news/2024/contest-fotografia-mostagna-steve-mccurry" target="_blank">Biba Giacchetti</a> raccoglierà una vasta selezione di lavori realizzati dal fotografo americano in più di quarant'anni di carriera.</p>
<p>Autore di scatti iconici e vincitore per ben due volte del prestigioso <a href="https://arte.sky.it/news/2025/vincitori-world-press-photo-contest-2025" target="_blank">World Press Photo Award</a>, il fotoreporter di Filadelfia ha girato il mondo per documentare attraverso il suo obiettivo i conflitti e i cambiamenti socioculturali degli ultimi decenni. La mostra parmense seguirà un approccio più tematico ed emotivo che cronologico, per evidenziare l’umanità che ha sempre caratterizzato l’opera di McCurry. Lungo il percorso espositivo, non mancheranno inoltre le sue immagini più iconiche, incluso il celeberrimo ritratto della <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/07/le-fotografie-icone-di-steve-mccurry-a-sansepolcro" target="_blank">ragazza afgana</a>.</p>
<h2>LA PRIMA RETROSPETTIVA ITALIANA DI RODNEY SMITH</h2>
<p>Saranno oltre cento gli scatti di Rodney Smith esposti al <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/arte/henri-de-toulouse-lautrec-rovigo-palazzo-roverella" target="_blank">Palazzo Roverella</a> di Rovigo in occasione della prima monografica mai allestita nel nostro Paese sull’opera del fotografo newyorkese. In programma dal prossimo 4 ottobre, la retrospettiva <i>Rodney Smith. Fotografia tra reale e surreale</i> si propone di far conoscere al pubblico italiano lo sguardo colto ed elegante di uno dei maestri dell’arte fotografica contemporanea.</p>
<p>Visitabile fino al 1° febbraio 2026, la mostra curata da <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-vivian-maier-monza" target="_blank">Anne Morin</a> raccoglierà una selezione di immagini scattate da Smith su pellicola quasi esclusivamente in bianco e nero, con l’ausilio della sola luce naturale. Influenzato dall’estetica dei grandi maestri del XX secolo come <a href="https://arte.sky.it/news/2023/mostra-ansel-adams-san-francisco" target="_blank">Ansel Adams</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/2025/mostra-fotografia-henri-cartier-bresson-torino" target="_blank">Henri Cartier-Bresson</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/2025/margaret-bourke-white-mostra-reggio-emilia" target="_blank">Margaret Bourke-White</a>, il fotografo statunitense (scomparso nove anni fa) ha saputo ritrarre il mondo con realismo e ironia, trovando così un modo per “<i>riconciliare il quotidiano con l'ideale</i>”, come ricordava lo stesso Smith.</p>
<h2>A MILANO LA FORMA DELLA LUCE SECONDO MAN RAY</h2>
<p>Manca poco meno di un mese all’inaugurazione a Milano di <i><a href="https://arte.sky.it/news/2025/man-ray-mostra-milano-palazzo-reale-2025" target="_blank">Man Ray. Forme di luce</a></i>, l’attesa retrospettiva sul grande fotografo e artista, statunitense di nascita e francese di adozione. In programma dal 24 settembre all'11 gennaio 2026 nelle sale di <a href="https://arte.sky.it/news/2025/mostra-arte-contemporanea-sherman-vezzoli-milano-palazzo-reale" target="_blank">Palazzo Reale</a>, l'esposizione celebra l’opera di un pioniere dell’arte del Novecento.</p>
<p>Curata da Pierre-Yves Butzbach e Robert Rocca, la mostra milanese porterà sotto i riflettori la versatilità tecnica di un artista che ha saputo rivoluzionare con le sue opere la fotografia, la cinematografia e le arti visive. Tra gli oltre trecento lavori in esposizione non mancheranno le celebri <i>rayografie</i>, affiancate da una ricca selezione di fotografie vintage, disegni, oggetti e documenti. L’articolato percorso espositivo allestito a Palazzo Reale evidenzierà inoltre il ruolo fondamentale di Ray nell’affermazione di avanguardie storiche come il <a href="https://arte.sky.it/news/2024/festival-fotografia-monopoli-phest-2024" target="_blank">Surrealismo</a> e il <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/03/mostra-duchamp-fluxus-museo-arte-moderna-ascona-svizzera" target="_blank">Dadaismo</a>, nonché l’influenza incomparabile del suo stile sulle successive generazioni di fotografi e artisti.</p>
<h2>OLTRE 100 SCATTI DI HELMUT NEWTON IN PROVINCIA DI CUNEO</h2>
<p>La provincia di Cuneo si conferma un punto di riferimento del panorama espositivo italiano, grazie alla programmazione nei prossimi mesi di un doppio evento dedicato alla grande fotografia. Il primo progetto sarà la mostra <i>Helmut Newton. Intrecci</i>, allestita negli spazi del Filatoio di Caraglio e aperta al pubblico dal 23 ottobre al 1° marzo 2026.</p>
<p>L'esposizione, curata dal direttore della Helmut Newton Foundation, <a href="https://arte.sky.it/news/2024/call-fotografi-under-30-helmut-newton">Matthias Harder</a>, riunisce oltre cento immagini iconiche per ripercorrere le tappe principali della carriera del celebre fotografo tedesco-australiano. Noto in tutto il mondo per le sue immaginidi moda, <a href="https://arte.sky.it/news/2024/helmut-newton-programmi-tv-5-febbraio" target="_blank">Newton</a> ha dato vita attraverso il suo obiettivo a scenari onirici, sempre volutamente ambigui e provocatori. La mostra piemontese si propone inoltre di esplorare diversi aspetti meno noti del suo lavoro, affiancando agli scatti di moda i servizi realizzati per grandi campagne pubblicitarie, a dimostrazione dell’eclettismo di un artista che ha contribuito a ridefinire i canoni della fotografia contemporanea.</p>
<h2>LA FOTOGRAFIA DI MODA SECONDO FERDINANDO SCIANNA</h2>
<p>Sarà inaugurata appena un giorno più tardi, il 24 ottobre, la personale di <a href="https://arte.sky.it/news/2023/libro-fotografia-ferdinando-scianna" target="_blank">Ferdinando Scianna</a> intitolata <i>La moda, la vita</i>, che resterà aperta al pubblico fino al 1° marzo 2026. Allestita presso La Castiglia di Saluzzo, sempre in provincia di Cuneo, la mostra curata da <a href="https://arte.sky.it/news/2023/libro-100-foto-storia" target="_blank">Denis Curti</a> si collega idealmente all’esposizione su Newton, esplorando un tema meno raccontato della carriera del fotoreporter palermitano: la fotografia di moda.</p>
<p>Primo fotografo italiano dell’agenzia <a href="https://arte.sky.it/news/2022/libro-75-anni-magnum-photos" target="_blank">Magnum Photos</a>, Scianna ha saputo declinare il suo linguaggio unico anche in questo ambito, applicando agli scatti di moda lo stesso sguardo da fotogiornalista che l’ha reso celebre. Dalle oltre novanta immagini raccolte lungo il percorso espositivo, emerge così la sensibilità e l’autenticità dell’opera di un artista capace di trasformare l’immaginario patinato dell’<i>haute couture</i> in un racconto visivo più vero e umano.</p>
<h2>A TORINO GLI ITALIANI VISTI DALLA LENTE DI BRUNO BARBEY</h2>
<p>Con<i> BRUNO BARBEY. Gli italiani</i>, in apertura a Torino negli spazi di Palazzo Falletti di Barolo il prossimo 12 settembre, i riflettori saranno puntati su una peculiare parte della produzione del <a href="https://arte.sky.it/foto/fotografia/mostra-fotografia-magnum-estate-riccione" target="_blank">fotografo francese</a>. A 5 anni dalla sua scomparsa, a essere esposto è infatti un nucleo di circa 100 opere interamente focalizzato sull'Italia e sulla sua società del secondo dopoguerra, tra contrasti e tradizioni. Le fotografie in mostra fino all'11 gennaio 2026, negli intenti di Barbey sarebbero dovute confluire in un volume pubblicato dall’editore francese Robert Delpire. Un progetto rimasto però a lungo irrealizzato: infatti, solo nel 2022, ha visto la luce a cura della casa editrice Contrasto. Nella mostra torinese, per accompagnare questo intenso racconto visivo e antropologico dell'Italia è stato realizzato un video di 10 minuti: la moglie dell'artista, Caroline Thiénot-Barbey, ricostruisce il dietro le quinte del reportage, con i contributi di alcuni esperti.</p>
<p>[Immagine in apertura: Ferdinando Scianna, Marpessa, Caltagirone 1987 © Ferdinando Scianna]</p>


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