A quando il nuovo album dei Red Hot Chili Peppers?

<p>I <a href="https://arte.sky.it/archivio/2015/10/red-hot-chili-peppers-musica-album-concerto" target="_blank">Red Hot Chili Peppers</a> sono pronti a scrivere e registrare un nuovo disco. I rumor insistenti sulla produzione del prossimo album sono stati confermati nei giorni scorsi da Anthony Kiedis, storico frontman della band californiana. Nel corso di un'intervista radiofonica, il cantante ha rivelato pubblicamente che i RHCP hanno iniziato a lavorare su nuovi brani, ignorando le raccomandazioni del manager della band che suggeriva loro di prendersi una pausa più lunga.</p>
<p>Flea, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/12/john-frusciante-ritorno-red-hot-chili-peppers" target="_blank">John Frusciante</a>, Chad Smith e lo stesso Kiedis sono infatti reduci dal lunghissimo <i>Global Stadium Tour</i>, che li ha portati a esibirsi nell'arco di due anni in oltre cento stadi sparsi in tutto il mondo. Ma dopo qualche mese di pausa, la band ha deciso di seguire la propria ispirazione. I fan sono ora in attesa di ulteriori conferme sul prossimo lavoro di uno dei gruppi rock alternative più influenti degli ultimi decenni.</p>
<h2>ANTHONY KIEDIS CONFERMA: I RHCP SONO AL LAVORO SUL NUOVO DISCO</h2>
<p>Ad accelerare il processo creativo della band sarebbe stata la rinnovata intesa tra i quattro membri storici. Lo stesso Kiedis, intervistato, ha svelato che "<i>la fiamma creativa di John Frusciante si è accesa prima del previsto</i>". Prima del tour internazionale concluso nel 2024, i Red Hot Chili Peppers avevano pubblicato <i><a href="https://arte.sky.it/news/2022/dischi-rock-2022" target="_blank">Unlimited Love</a> </i>e <i>Return of the Dream Canteen</i>, due album che hanno segnato il secondo ritorno del leggendario chitarrista nella formazione ufficiale del gruppo.</p>
<p>Anche dalle parole del frontman, emerge come il legame tra Frusciante e <a href="https://arte.sky.it/news/2021/libro-autobiografia-flea-red-hot-chili-peppers" target="_blank">Flea</a> rappresenti ancora il motore creativo principale della rockband californiana. Benché la fine del tour avrebbe richiesto una sosta più lunga, i RHCP hanno ripreso immediatamente a scrivere canzoni, come anticipato qualche mese fa dallo stesso bassista.</p>
<h2>LA STORIA DECENNALE DEI RED HOT CHILI PEPPERS</h2>
<p>Formatisi a Los Angeles nel 1982, i Red Hot Chili Peppers sono considerati uno dei gruppi rock più influenti di sempre. Il loro stile inconfondibile si caratterizza per l’innovativa fusione di vari generi, dal funk rock all’alternative, passando per il funk metal e il rap. A oggi, la band californiana vanta la pubblicazione di ben 26 album, la metà dei quali incisa in studio, con oltre 120 milioni di copie vendute.</p>
<p>L'ultima fase della loro intensa biografia artistica è indubbiamente segnata dal secondo rientro in formazione di Frusciante, risalente al 2019. L’atteso ritorno ha fatto scoprire alla band una nuova vena artistica, da cui sono nati due album in studio e la lunga tournée mondiale. Il loro status di gruppo leggendario è inoltre confermato dagli innumerevoli riconoscimenti ricevuti in questi anni, tra cui l’ingresso nella <a href="https://arte.sky.it/news/2024/rock-and-roll-hall-of-fame-2024" target="_blank">Rock and Roll Hall of Fame</a> nel 2012, e l’assegnazione dieci anni più tardi di una stella lungo la celebre <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/01/anche-minnie-tra-le-celebrities-della-hollywood-walk-of-fame" target="_blank">Hollywood Walk of Fame</a>.</p>
<p>[Immagine in apertura: foto di Marc Fanelli-Isla su Unsplash]</p>


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<p>Prima donna a ricevere il Premio Pritzker nel 2004, <a href="https://arte.sky.it/news/2025/museo-zaha-hadid-architects-arabia-saudita" target="_blank">Zaha Hadid</a> ha infranto confini estetici e strutturali. Il suo nome è divenuto sinonimo di un’architettura fluida, dinamica e audace, capace di fondere volumi e spazio urbano attraverso gesti visionari. Nel 2026, a 10 anni dalla sua prematura scomparsa, la sua eredità sarà al centro di un’iniziativa di rilievo internazionale: la <a href="https://arte.sky.it/news/2024/serpentine-pavilion-2024-londra-minsuk-cho" target="_blank">Serpentine Gallery</a> e la Zaha Hadid Foundation hanno infatti annunciato di voler unire forze per un ambizioso progetto che promette di ridefinire il concetto di confronto in ambito architettonico. Nel frattempo, in occasione della XXV edizione del Serpentine Pavilion (la cui storia è proprio iniziata con Hadid), il 16 ottobre un primo incontro celebrerà il pensiero radicale della progettista anglo-irachena coinvolgendo figure di spicco come <a href="https://arte.sky.it/news/2025/restauro-british-museum-lina-ghotmeh" target="_blank">Lina Ghotmeh</a>, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/06/londra-serpentine-pavilion-counterspace" target="_blank">Sumayya Vally</a>, Aric Chen e <a href="https://arte.sky.it/news/2023/libro-arte-hans-ulrich-obrist" target="_blank">Hans Ulrich Obrist</a>.</p>
<h2>LA SERPENTINE GALLERY CELEBRA ZAHA HADID A 10 ANNI DALLA SCOMPARSA</h2>
<p>L’obiettivo del progetto dedicato a Zaha Hadid è quello di dare vita a uno spazio in cui architetti, pensatori e artisti di diverse generazioni possano interrogarsi sulle sfide del presente e sulle visioni del futuro. L’iniziativa nasce dal desiderio di rendere l’architettura un linguaggio vivo, accessibile e in continuo dialogo con la società. Bettina Korek, CEO di Serpentine, e Hans Ulrich Obrist, direttore artistico dell'istituzione londinese, hanno sottolineato come la figura di Hadid rappresenti un faro non solo nella disciplina architettonica: “<i>lo spirito di Zaha resta una fonte d’ispirazione vitale per il nostro programma. Nel celebrare i 25 anni del Pavilion, torniamo alle sue origini, creando al contempo spazio per nuove idee</i>”, affermano. Anche Aric Chen, direttore della <a href="https://arte.sky.it/news/2025/zaha-hadid-scholar-program-beirut" target="_blank">Zaha Hadid Foundation</a>, ha rimarcato il legame profondo tra l’architetta e la Serpentine, sottolineando che “<i>attraverso la sua vita e il suo lavoro, sempre volti a superare i confini, Zaha ha cambiato il corso dell’architettura, e la sua lunga e precoce collaborazione con la Serpentine ha avuto un ruolo tutt’altro che marginale in questo</i>”.</p>
<h2>NEL 2000 IL PRIMO SERPENTINE PAVILION PROGETTATO DA ZAHA HADID</h2>
<p>Il Serpentine Pavilion, nato nel 2000 con l'incarico affidato a Zaha Hadid, è oggi una delle piattaforme più riconosciuto su scala internazionale, oltre a introdurre annualmente un innesto di architettura contemporanea nel cuore di Londra. Per circa un semestre, nei giardini di Kensington, il padiglione temporaneo diventa infatti un laboratorio di idee dove architettura, arte e paesaggio si fondono, in cui un pubblico vasto può misurarsi con esperienze eterogenee. Da allora, la Serpentine ha ospitato grandi protagonisti e nuovi talenti – da <a href="https://arte.sky.it/news/2024/met-new-york-nuova-ala-frida-escobedo" target="_blank">Frida Escobedo</a> a Diébédo Francis Kéré, da Bjarke Ingels a <a href="https://arte.sky.it/news/2022/londra-serpentine-pavilion-theaster-gates" target="_blank">Theaster Gates</a>, fino alle citate Lina Ghotmeh e Sumayya Vally – consolidando la reputazione del padiglione come spazio di sperimentazione libera e transdisciplinare. La struttura realizzata nel 2025, <i>A Capsule in Time</i> su progetto dall’architetta bengalese <a href="https://arte.sky.it/news/2025/serpentine-pavilion-2025-marina-tabassum" target="_blank">Marina Tabassum</a>, resta visitabile fino al 26 ottobre: è un omaggio alla luce e alla temporalità, realizzato attraverso quattro capsule lignee che modificano la percezione dello spazio attraverso trasparenze e la possibilità di parziali movimenti.</p>
<p>[Immagine in apertura: Handwritten note by Zaha Hadid © Zaha Hadid]</p>


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