Gli affreschi della Cappella Sistina si "trasferiscono" momentaneamente a Milano

Confrontarsi con i maestri del passato non è mai una sfida semplice, soprattutto quando il maestro è <a href="https://arte.sky.it/news/2025/michelangelo-santo-peccatore-programmi-tv-6-marzo" target="_blank">Michelangelo</a> e l’opera in questione è il Giudizio Universale della <a href="https://arte.sky.it/news/2023/mostra-immersiva-cappella-sistina-varsavia" target="_blank">Cappella Sistina</a>: un capolavoro monumentale, complesso, simbolo assoluto del Rinascimento. A 550 anni dalla nascita del Buonarroti, l’artista spagnolo Jorge R. Pombo sceglie di misurarsi con questo mito dell’arte, rileggendolo in chiave contemporanea. 
Fino al 18 settembre 2025, nello spazio Cattedrale della <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-miniatura-fabbrica-vapore-milano" target="_blank">Fabbrica del Vapore</a> di Milano, la mostra Giudizio Universale, curata da Vera Agosti e Matteo Pacini, presenta 180 metri quadrati di pittura in un’unica tela, affiancati da sei variazioni ispirate a episodi della vita di Mosè e di Gesù. 
Pombo, celebre per il linguaggio della “dissolvenza” e il dialogo costante con i grandi del passato, fonde la monumentalità rinascimentale con la gestualità fisica dell’Action Painting, dando vita a un’opera che si sfalda e si ricompone, trasformandosi in un’esperienza immersiva e dinamica.
<h2>UN ARTISTA SPAGNOLO REINTERPRETA IL “GIUDIZIO UNIVERSALE” A MILANO</h2>
Prodotta dal Comune di Milano e promossa da EBLand Srl con il Movimento Arte Etica, l’esposizione trova nella Fabbrica del Vapore un contesto perfetto, dove la storia industriale milanese si intreccia con la creatività contemporanea. Per questa impresa, grazie al supporto della Caritas di Reggio Emilia e Firenze, Pombo ha scelto di coinvolgere collaboratori provenienti da situazioni di esclusione sociale: persone con percorsi di vita complessi hanno contribuito alla realizzazione dell’opera, retribuite e riconosciute come co-autori. È un’umanità "in cammino", come osserva l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi, "fragile eppure ostinata, che richiama con forza le grandi urgenze del nostro presente”.
<h2>IL PROGETTO DI JORGE R. POMBO TRA ARTE E SOCIALE</h2>
Il Giudizio Universale di Pombo non è solo un omaggio a Michelangelo, ma anche una riflessione sul ruolo dell’arte oggi. La curatrice Vera Agosti parla di “metapittura”, una forma espressiva che racconta se stessa e la tensione tra linguaggio classico e istanze attuali. 
“All’artista spagnolo”, spiega Agosti, “interessa la tensione che si crea tra il linguaggio rinascimentale classico e quello contemporaneo, tra la pittura antica e i filtri del passato e le istanze della contemporaneità”. Il curatore Matteo Pacini sottolinea invece come Pombo non tenti solo di “restituire un nuovo significato alla pittura, ma offre anche uno spunto di riflessione sul valore del lavoro nella società contemporanea, e in questo, Milano, con la sua storia di fabbrica, lavoro e accoglienza, si fa palcoscenico ideale per una riflessione che abbraccia l’arte, la cultura e la condizione umana”.
[Immagine in apertura: Variazione de La consegna delle chiavi del Perugino, 300 x 480 cm. Olio su lino, 2025. Crediti fotografici Fabio Fantini]

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Come nacque l'Impressionismo? Un nuovo saggio risponde

Si intitola Le rovine di Parigi il saggio che il critico d'arte e premio Pulitzer Sebastian Smee ha dedicato al legame tra una serie eventi apparentemente distanti: i tumulti che attraversarono Parigi intorno al 1871 e la nascita, tre anni più tardi, del movimento impressionista. Pubblicata a luglio da <a href="https://arte.sky.it/news/2025/bob-dylan-libro-rizzoli" target="_blank">Rizzoli</a>, l’opera racconta con ricchezza di dettagli gli avvenimenti di quegli anni e i loro effetti sulla visione del mondo da parte di alcuni dei protagonisti della futura corrente artistica, da Édouard Manet a <a href="https://arte.sky.it/news/2024/berthe-morisot-mostre-genova-torino-impressionismo" target="_blank">Berthe Morisot</a>, passando per <a href="https://arte.sky.it/news/2023/fumetto-edgar-degas" target="_blank">Edgar Degas</a>, Pierre-Auguste Renoir e <a href="https://arte.sky.it/news/2024/libro-claude-monet-arte-ippocampo" target="_blank">Claude Monet</a>.
Per evidenziare i tratti di maggior interesse legati alla <a href="https://arte.sky.it/news/2025/documentario-impressionismo-grande-arte-cinema-nexo" target="_blank">nascita dell’Impressionismo</a>, Smee parte dalla cronaca dei principali eventi storici di quello che <a href="Fonte%20Europeana.%20Dominio%20Pubblico%20e%20Licenza%20Unsplash" target="_blank">Victor Hugo</a> definì “l’anno terribile”. Tra il settembre 1870 e il maggio dell’anno successivo, infatti, la capitale francese attraversò un periodo di profondi sconvolgimenti, legati prima all’assedio delle truppe prussiane alla città e quindi all’esperienza rivoluzionaria della Comune. Il saggio rivela dunque come l’origine del movimento artistico sia avvenuta in una Parigi animata da grande irrequietezza politica e sociale.
<h2>DALLA COMUNE DI PARIGI ALLA NASCITA DELL’IMPRESSIONISMO</h2>
Il racconto di quei mesi cruciali per la storia dell’arte vede per protagonista un gruppo di artisti – allora emergenti – coinvolti loro malgrado in un periodo segnato da grandi sconvolgimenti. Manet, Morisot e Degas erano rimasti intrappolati a Parigi durante l’assedio, mentre Monet e <a href="https://arte.sky.it/news/2024/grande-arte-cinema-camille-pissarro" target="_blank">Camille Pissarro</a> erano riusciti a fuggire, e <a href="https://arte.sky.it/news/2024/promenade-renoir-mostra-fondazione-magnani-rocca" target="_blank">Renoir</a> si era addirittura arruolato nell'esercito. Dalla violenza di quei giorni, sperimentata talvolta sulla propria pelle, questi artisti innescano una rivoluzione silenziosa, scegliendo di rappresentare sulle loro tele la luce, i colori e l’immediatezza dell’attimo presente, simbolo della precarietà della condizione umana.
Tra i racconti delle tante esperienze vissute proprio a Parigi all’inizio degli anni Settanta del XIX secolo, l’autore dedica ampio spazio alla storia d’amore tra due figure chiave del nuovo movimento: <a href="https://arte.sky.it/news/2021/dipinto-cane-manet-asta" target="_blank">Édouard Manet</a> e Berthe Morisot. Quest’ultima, unica donna protagonista del nucleo di fondatori dell’Impressionismo, riuscì a rafforzare la propria posizione all’interno del gruppo di artisti, esponendo le proprie opere fin dalla prima mostra a Boulevard des Capucines nel 1874.
<h2>LA RICOSTRUZIONE STORICA DELLA GENESI DELL’IMPRESSIONISMO</h2>
Nonostante la grande quantità di eventi espositivi e pubblicazioni avvenute l’anno scorso, in occasione dei <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-150-anni-impressionismo-amsterdam" target="_blank">150 anni</a> della nascita dell’Impressionismo, il confronto tra l’origine del movimento e il contesto storico e sociale da cui questi artisti presero le mosse non è stato sempre esaminato a fondo. Sebastian Smee riesce a offrire nel suo libro una prospettiva originale, basandosi non solo sull’analisi delle opere d’arte, ma raccogliendo documenti, testimonianze e lettere autografe che definiscono con precisione l’esatta sequenza degli eventi che portarono alla nascita dell’Impressionismo.
Dall’appassionante racconto di quei mesi cruciali emerge con forza come alcuni eventi apparentemente slegati tra loro abbiano finito per favorire una riflessione collettiva sul ruolo dell’artista e della creatività, innescando una rivoluzione creativa che avrebbe segnato per sempre la storia dell’arte.
[Immagine in apertura: Fonte Europeana. Dominio Pubblico e Licenza Unsplash]

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