In provincia di Varese l'omaggio all'arte di Kandinsky

Chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare da un turbine di colori, linee e sensazioni: è questo l’invito che il <a href="https://arte.sky.it/news/2022/mostra-andy-warhol-maga-gallarate" target="_blank">MA*GA di Gallarate</a>, in provincia di Varese, rivolge ai visitatori con Kandinsky e l’Italia, la grande retrospettiva che dal prossimo 30 novembre al 12 aprile 2026 celebra il genio inquieto di <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-wassily-kandinsky-amsterdam" target="_blank">Vassily Kandinsky</a>. 
Curata da Emma Zanella ed Elisabetta Barisoni, la rassegna nasce da una collaborazione d’eccezione con la <a href="https://arte.sky.it/news/2023/venezia-ca-pesaro-donazione-gemma-testa-mostra" target="_blank">Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro</a> di Venezia, e si propone di svelare le connessioni sotterranee, i rimandi poetici e intellettuali che legano Kandinsky ai protagonisti dell’astrattismo italiano, tra gli anni Trenta e Cinquanta. 
<h2>KANDINSKY PROTAGONISTA AL MA*GA DI GALLARATE</h2>
Il percorso si sviluppa come una narrazione fluida, in cui le opere di Kandinsky, cariche di tensione spirituale e ritmo interiore, dialogano con quelle di artisti come <a href="https://arte.sky.it/news/2023/libro-paul-klee" target="_blank">Paul Klee</a>, Enrico Prampolini, Mario Radice, Atanasio Soldati ed <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-emilio-vedova-forte-bard" target="_blank">Emilio Vedova</a>. Dipinti, disegni e opere su carta (provenienti da collezioni pubbliche e private) raccontano la genesi dell'astrazione come forma espressiva autonoma e universale. 
L’allestimento è pensato per sollecitare tutti i sensi: il colore diventa suono, la forma suggerisce movimento, e ogni sala è il frammento di un viaggio che attraversa l’utopia delle avanguardie, il sogno di un linguaggio artistico capace di unire popoli e culture.
<h2>L’ASTRATTISMO SENZA TEMPO DI KANDINSKY</h2>
Fil rouge di questo viaggio è la figura sfaccettata di Vassily Kandinsky. Nato a Mosca nel 1866, in un ambiente colto e cosmopolita, coltivò sin da bambino una profonda sensibilità musicale, che più tardi avrebbe plasmato il suo modo di concepire il colore come vibrazione e melodia visiva. Dopo aver studiato diritto ed economia, scelse la via meno prevedibile: l’arte, che lo portò a Monaco di Baviera, a Berlino, a Parigi, incrociando i grandi movimenti d’avanguardia del secolo. 
Fondatore del gruppo Der Blaue Reiter e protagonista del <a href="https://arte.sky.it/news/2022/romanzo-alfredo-accatino-bauhaus" target="_blank">Bauhaus</a>, Kandinsky teorizzò un’arte astratta carica di spiritualità, capace di esprimere emozioni pure, svincolate dalla rappresentazione del reale. Rifugiatosi a Parigi per sfuggire ai totalitarismi, visse gli ultimi anni immerso nella sua pittura fatta di geometrie danzanti e colori vibranti.
[Immagine in apertura: Enrico Prampolini, Composizione, 1950, olio su masonite, Collezione Museo MAGA, Gallarate]

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Al MIC Faenza apre un nuovo spazio permanente

Il <a href="https://arte.sky.it/foto/altro/mostra-ceramiche-gio-ponti-faenza" target="_blank">MIC – Museo Internazionale delle Ceramiche</a> di Faenza introduce un significativo rinnovamento del proprio percorso espositivo: apre il 20 giugno una nuova sala, interamente dedicata all’arte degli anni Duemila. Allestita negli spazi precedentemente occupati dalle collezioni di ceramiche europee, accoglie le opere realizzate da numerosi artisti, inclusi i recenti vincitori del Premio Faenza e del <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/10/bando-mibact-pac-arte-contemporanea" target="_blank">PAC – Piano per l’Arte Contemporanea</a> del Ministero della Cultura. Tra i nomi esposti, spiccano inoltre quelli di grandi protagonisti del panorama contemporaneo, come <a href="https://arte.sky.it/archivio/2015/06/le-ceramiche-dissacranti-di-bertozzi-casoni" target="_blank">Bertozzi & Casoni</a>, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/07/mostra-ceramica-faenza-biennale-vallauris" target="_blank">Nero</a>, Wei Bao e <a href="https://arte.sky.it/news/2022/margherita-hack-scultura-milano-sissi" target="_blank">Sissi</a>.
Grazie alla curatela di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/11/mostra-aztechi-maya-inca-mic-faenza" target="_blank">Claudia Casali</a> (direttrice del MIC Faenza) e all’allestimento di Oscar Dominguez, la sezione dedicata al XXI secolo avvia un dialogo innovativo tra le materie e le filosofie creative di diverse generazioni di artisti. L'introduzione del nuovo spazio arricchisce e completa il già ampio percorso del museo faentino, accogliendo nel suo programma espositivo una sezione permanente dedicata alle ceramiche e ai linguaggi artistici della contemporaneità.
<h2>LA NUOVA SALA DEL MIC DEDICATA ALLE CERAMICHE DEL XXI SECOLO</h2>
Considerato la sede della più importante collezione mondiale dedicata alla ceramica, il MIC Faenza custodisce oltre 60mila opere in ceramica, realizzate dalla fine dell’età della pietra ai giorni nostri. L'inaugurazione della sezione dedicata al XXI secolo rappresenta il nuovo punto programmatico di un’ambiziosa strategia, volta al costante rinnovamento del patrimonio culturale del museo.
Benché non ancora presente in via permanente, fino a oggi, il focus sulla contemporaneità è da anni un punto di forza riconosciuto dell’istituzione faentina, come dimostrano la longevità e il successo delle 63 edizioni del <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/06/mostra-ceramica-arte-contemporanea-mic-faenza" target="_blank">Premio Faenza</a>, la più importante biennale internazionale della ceramica d’arte. L’attenta opera di riorganizzazione del MIC porta all’attenzione del pubblico la versatilità dei linguaggi dell’arte della ceramica, presentando un esteso ventaglio di riflessioni creative a opera di alcuni tra gli artisti di maggior rilievo della scena contemporanea.
<h2>L’ARTE DI GERMANO SARTELLI IN MOSTRA A FAENZA</h2>
Parallelamente all’importante inaugurazione, il Museo Internazionale delle Ceramiche celebra proprio in questi giorni il centenario della nascita dello scultore italiano Germano Sartelli. La mostra Alfabeti di Terra, visitabile fino al 17 agosto, è dedicata in particolare a un ciclo di lavori in terracotta, attraverso cui viene evidenziata l’abilità dell’artista imolese nell’impiego di scarti e materiali umili nell’ambito della sua pratica.
Precursore dell’<a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-arte-povera-parigi-autunno-2024" target="_blank">Arte Povera</a> e anticipatore delle poetiche ambientaliste che avrebbero caratterizzato molte correnti di fine XX secolo, Sartelli è ricordato tanto come protagonista di numerose esposizioni in Italia e all’estero, quanto per aver tenuto a battesimo – nel lontano 1952 – la prima esperienza di <a href="https://arte.sky.it/news/2022/musei-milano-esperimento-ansia-arte" target="_blank">arte terapia</a> in Italia. La retrospettiva allestita nella Project Room, in contemporanea con l’apertura della nuova sala dedicata al XXI secolo, evidenzia l'impegno del museo di Faenza nell’opera di divulgazione dell’arte della ceramica contemporanea.
[Immagine in apertura: vista dell’allestimento. Courtesy MIC - Museo Internazionale delle Ceramiche - Faenza]

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