Una “antibiografia” di Leonardo da Vinci

Sebbene <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-leonardo-autoritratto-torino " target="_blank">Leonardo da Vinci</a> sia uno degli artisti e pensatori più famosi al mondo, i dettagli della sua vita rimangono avvolti nel mistero: a dispetto dell’abbondanza di scritti e disegni, mancano infatti informazioni affidabili su lunghi periodi della sua esistenza, come l'apprendistato a Firenze e i primi anni a Milano. Per restituire al lettore contemporaneo un profilo più veritiero di un personaggio tanto noto, lo storico dell’arte Stephen J. Campbell ha scritto Da Vinci: An Untraceable Life, una “antibiografia” che ci invita a guardare oltre le narrazioni precostituite per scoprire un’immagine di Leonardo forse meno familiare, ma certamente più accurata da un punto di vista storico.<h2>LA BIOGRAFIA DI LEONARDO TRA MITO E REALTÀ</h2>Docente di storia dell’arte presso la prestigiosa Johns Hopkins University e appassionato studioso di arte rinascimentale, Campbell definisce nel suo nuovo saggio la biografia di Leonardo come una “vita inafferrabile”: grazie alle approfondite ricerche storiografiche condotte, infatti, l’autore irlandese sfata una lunga serie di interpretazioni psicologiche, come quella offerta da <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/09/riapertura-sigmund-freud-museum-vienna" target="_blank">Sigmund Freud</a>, che hanno influenzato a posteriori l’immaginario legato al genio toscano basandosi però su informazioni frammentarie e su un contesto storico spesso frainteso. Campbell sottolinea al contrario l'importanza di considerare Leonardo non tanto come un genio isolato, quanto come un abile artigiano inserito in una vivace rete di scambi artistici e culturali: tale tesi è rinforzata dall’analisi puntuale delle opere di artisti contemporanei a Da Vinci, come <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/12/i-mistesiori-disegni-del-rinascimento-italiano-in-mostra-a-los-angeles" target="_blank">Andrea del Sarto</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/palazzo-diamanti-ferrara-riapertura-2023" target="_blank">Cosmè Tura</a>, che rivela le reciproche influenze creative alla base del vivace dialogo intellettuale che animava la scena artistica del <a href="https://arte.sky.it/news/itinerario-rinascimento-valdichiana-valtiberina" target="_blank">Rinascimento italiano</a>.<h2>LEONARDO DA VINCI ICONA DEL PASSATO E SPECCHIO DEL PRESENTE</h2>Il saggio invita i lettori ad accantonare la prospettiva individualista che caratterizza la percezione moderna di <a href="https://arte.sky.it/news/io-leonardo-programmi-tv-2-maggio" target="_blank">Leonardo</a>, per riscoprire il microcosmo delle botteghe rinascimentali, luoghi in cui gli artisti collaboravano e condividevano le conoscenze. Pubblicato dalla casa editrice Princeton University Press e disponibile negli Stati Uniti a partire dal prossimo 4 febbraio, il saggio dedica infine spazio al cosiddetto “culto di Leonardo”, che sopravvive ancora oggi grazie a teorie stravaganti e alla ricerca spasmodica di reperti fisici riconducibili a Da Vinci: tale ossessione moderna tradisce il vero lascito culturale di un artista e intellettuale profondamente legato alle dinamiche socioculturali di un’epoca affascinante come il Rinascimento.[Immagine in apertura: foto di silvia maidagan su Unsplash]

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“Tre giorni di pace e musica”: questo efficace slogan sintetizza cosa ha rappresentato il <a href="https://arte.sky.it/news/libro-storia-musica-woodstock" target="_blank">festival di Woodstock </a>per un’intera generazione. Il documentario Woodstock '69 – La storia del festival, in onda su Sky Arte mercoledì 15 gennaio, offre uno sguardo approfondito sulla genesi e sui momenti cruciali di quello che è passato alla storia come uno degli appuntamenti musicali più iconici di tutti i tempi.Attraverso interviste, foto inedite e filmati di repertorio, il film racconta le fasi iniziali del progetto, nonché le sfide e i retroscena che hanno segnato quelle storiche giornate dell’agosto 1969. Le testimonianze di artisti del calibro di Richie Havens e Arlo Guthrie delineano uno spaccato sull'atmosfera del festival, tra momenti memorabili, imprevisti, aneddoti e curiosità degli artisti coinvolti, da <a href="https://arte.sky.it/news/libro-jimi-hendrix-80-anni" target="_blank">Jimi Hendrix</a> ai Grateful Dead.L'evento è diventato immediatamente uno dei simboli più forti della <a href="https://arte.sky.it/news/controcultura-italia-programmi-tv-1-febbraio" target="_blank">controcultura </a> degli anni Sessanta. Esplorando il contesto sociale e culturale dell'epoca, il documentario getta luce sui miti e le leggende che ancora circondano Woodstock, analizzando l’impatto sulla cultura popolare della kermesse.

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