Il nuovo romanzo thriller ispirato alle canzoni "segrete" dei Beatles

<p>Ottanta canzoni composte in gran segreto dal gruppo più famoso di tutti i tempi e tenute nascoste per oltre quattro decenni: è questo l’avvincente antefatto del romanzo d’esordio del musicista torinese Massimo Ferrarini, intitolato <i>Wave Zero. L’Archivio Segreto dei Beatles</i> (nell’immagine in apertura, un dettaglio della copertina). Il volume, pubblicato da <a href="https://arte.sky.it/news/2025/saggio-teatro-giorgio-gaber-sandro-luporini-arcana-edizioni" target="_blank">Arcana Edizioni</a> lo scorso 15 novembre, prende spunto da alcuni eventi reali della storia della band britannica per dare vita a un thriller mozzafiato.</p>
<p>L’opera è ambientata nel 2010, anno in cui Vincent Monroe Willis, un giovane ricercatore musicale inglese, viene contattato da Geoff Emerick, l’ingegnere del suono che aveva collaborato con i <a href="https://arte.sky.it/news/2025/mostra-beatles-brescia" target="_blank">Beatles</a> negli studi di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/08/abbey-road-beatles-disco" target="_blank">Abbey Road</a>. Proprio lì, negli ultimi anni della loro carriera, i quattro ragazzi di Liverpool avrebbero inciso ben ottanta canzoni rimaste inedite, conservate in un archivio segreto chiamato <i>Wave Zero</i>. Tra clamorosi colpi di scena e avventure degne delle migliori spy story, il romanzo di Ferrarini rappresenta “<i>un invito irresistibile a riscoprire i Beatles</i>”, come sottolinea Rolando Giambelli, autore della prefazione e presidente dei Beatlesiani d’Italia Associati.</p>
<h2>L’OMAGGIO AI BEATLES NELL’ESORDIO LETTERARIO DI MASSIMO FERRARINI</h2>
<p>La trama del romanzo ruota attorno a una serie di misteri che il protagonista intende risolvere con l’aiuto di alcune figure chiave. Perché i Fab Four avrebbero inciso e poi occultato così tante canzoni? E come avrebbe fatto il gruppo più famoso di tutti i tempi a celare al mondo un segreto di tale portata?</p>
<p>Attraverso uno stile asciutto e un attento dosaggio dei colpi di scena, Ferrarini conduce il lettore alla ri-scoperta di una band leggendaria, offrendo un punto di vista inedito sul loro retaggio musicale. L’autore immagina così l’esistenza di tecnologie sonore all’avanguardia e di un misterioso piano orchestrato dagli stessi Beatles per salvaguardare i propri capolavori. Lungo le oltre 250 pagine del libro, non mancano i riferimenti a episodi reali dell’ultima parte della carriera del gruppo. Accanto a <a href="https://arte.sky.it/news/2024/paul-mccartney-mostra-fotografie-new-york" target="_blank">Paul McCartney</a>, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/12/libri-john-lennon-anniversario" target="_blank">John Lennon</a>, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/02/i-74-anni-di-george-harrison-festeggiati-con-una-raccolta-e-una-biografia" target="_blank">George Harrison</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/2023/libro-ringo-starr-beatles" target="_blank">Ringo Starr</a>, sono poi citate numerose figure che hanno fatto parte dell’entourage della band, come il road manager Mal Evans, il tecnico del suono Magic Alex (all’anagrafe Yanni Alexis Mardas), e il leggendario produttore <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/03/morte-george-martin-produttore-beatles" target="_blank">George Martin</a>.</p>
<h2>UN THRILLER DEDICATO ALL’EREDITÀ MUSICALE DEI FAB FOUR</h2>
<p>In un appassionante susseguirsi di svolte e imprevisti, il giovane Vincent si trova a viaggiare per l’Europa, aiutato da una misteriosa squadra di "guardiani del tesoro" capitanata da <a href="https://arte.sky.it/news/2020/programmi-tv-12-agosto-freda-kelly-beatles" target="_blank">Freda Kelly</a>, storica segretaria della band di Liverpool. Ben presto però il protagonista sarà costretto a decidere se svelare al mondo l’esistenza dell’archivio segreto o preservare l’identità dei Beatles per come la conosciamo oggi.</p>
<p>Unendo sapientemente una trama di finzione e riferimenti alla storia del gruppo e ai tanti personaggi che accompagnarono i Fab Four nella loro breve ma intensa carriera musicale, l’autore riesce a infondere nel romanzo l'avventura, il mistero e tanto amore per la musica. Tutti questi elementi rendono <i>Wave Zero. L’Archivio Segreto dei Beatles </i>un’opera prima originale, che rende omaggio a quella che lo stesso Ferrarini descrive come la “<i>straordinaria attitudine dei Beatles a osare, sperimentare e sfidare le convenzioni</i>”.</p>


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Una mostra a Torino celebra la pittura di Orazio Gentileschi

<p>I <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/arte/botticelli-mucha-palazzo-reale-torino">Musei Reali di Torino</a>, in collaborazione con Arthemisia, si preparano ad aprire le porte di “Orazio Gentileschi. Un pittore in viaggio”, allestita nelle Sale Chiablese dal prossimo 22 novembre al 3 maggio 2026.</p>
<p>La mostra, curata da Annamaria Bava e Gelsomina Spione, propone un viaggio nella carriera di un artista che seppe conquistare l’Europa grazie a una pittura raffinata, luminosa e sorprendentemente moderna. Non a caso, Orazio fu considerato alla pari dei giganti del suo tempo – <a href="https://arte.sky.it/news/2025/caravaggio-anima-sangue-programmi-tv-24-aprile">Caravaggio</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/2023/fumetto-rubens">Peter Paul Rubens</a>, Antoon van Dyck –, e divenne protagonista nelle corti più prestigiose del Seicento. Inestimabili prestiti dal <a href="https://arte.sky.it/news/2025/musee-louvre-parigi-nuovo-piano-sicurezza">Louvre</a>, dal Prado e dalla Pinacoteca Vaticana, insieme al nucleo torinese, daranno vita a un percorso immersivo alla scoperta della sua arte.</p>
<h2>ORAZIO GENTILESCHI AI MUSEI REALI DI TORINO</h2>
<p>Il filo rosso dell’esposizione è il viaggio, non solo come movimento geografico ma come evoluzione stilistica, dialogo con artisti, mercanti e committenze internazionali. <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/04/mostra-pittura-orazio-artemisia-gentileschi-cleveland-museum">Orazio Gentileschi</a> attraversò l’Italia e l’Europa portando con sé un’arte capace di trasformarsi senza mai perdere la sua identità: le luci intense del naturalismo romano, la grazia toscana, l’eleganza cortese appresa tra Parigi e Londra.</p>
<p>Fulcro della mostra sarà la straordinaria<i> Annunciazione</i> del 1623, capolavoro realizzato per il duca di Savoia, considerato uno degli esiti più alti del maestro. Attorno a essa, dipinti provenienti da collezioni pubbliche e private comporranno un percorso che ricostruisce relazioni, incontri e influenze, mostrando come Gentileschi sia stato un "ponte" tra culture artistiche diverse e un protagonista della grande stagione del Barocco europeo.</p>
<h2>LA VITA DI ORAZIO GENTILESCHI</h2>
<p>Nato a Pisa nel 1563, Orazio Gentileschi si formò a Roma, dove il manierismo toscano si intrecciò presto con la forza innovativa di Caravaggio, suo amico e riferimento decisivo. Pittore elegante e ricercato, sviluppò un linguaggio personale fatto di luce morbida, figure misurate e un naturalismo che non rinuncia a una sottile teatralità. Fu maestro della figlia <a href="https://arte.sky.it/news/2022/artemisia-gentileschi-programmi-tv-8-luglio">Artemisia</a>, destinata a diventare una delle artiste più celebri della storia. Dopo anni di successi, tensioni e spostamenti, lasciò l’Italia per lavorare a Parigi e a Londra, dove entrò al servizio di Carlo I d’Inghilterra. Morì nella capitale britannica nel 1639, assistito proprio da Artemisia, lasciando un’eredità artistica che ancora oggi continua a risplendere.</p>
<p>[Immagine in apertura: Orazio Gentileschi, <i>Giuditta e Abra con la testa di Oloferne</i>, 1621-1624 circa. Olio su tela, 123x142 cm. Città del Vaticano, Musei Vaticani, Pinacoteca]</p>


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