Musica e politica nella storia di 4 grandi cantautori

Un dialogo immaginario a più voci tra l’autore e quattro grandi cantautori dei nostri giorni: è questo il tema centrale del nuovo volume intitolato Il tempo moderno e i suoi inganni. Riflessioni critiche nella musica Ferretti, De André, Battiato, Waters (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina). Il saggio, pubblicato nelle scorse settimane da <a href="https://arte.sky.it/news/2024/renato-zero-libro-arcana-edizioni" target="_blank">Arcana Edizioni</a>, porta la firma di <a href="https://arte.sky.it/news/2023/libro-franco-battiato" target="_blank">Vincenzo Greco</a>, artista poliedrico che unisce le attività di saggista, studioso e musicista a quella di docente di giurisprudenza. 
Partendo da un sentimento di profonda disillusione rispetto alla mancata realizzazione delle tante promesse della modernità, il volume passa in rassegna i molti spunti critici su questo tema offerti da alcune figure chiave del panorama musicale contemporaneo: i cantautori italiani <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/05/roberto-pietrosanti-e-giovanni-lindo-ferretti-alla-triennale-di-milano-senza-timore" target="_blank">Giovanni Lindo Ferretti</a>, Fabrizio De André e Franco Battiato, a cui si aggiunge un artista internazionale come <a href="https://arte.sky.it/archivio/2015/09/roger-waters-film-the-wall-cinema" target="_blank">Roger Waters</a>. Senza vincolarsi esclusivamente all’ambito musicale di riferimento, Greco riflette su temi di grande respiro, che abbracciano l’estetica, la morale contemporanea e le idee politiche del Novecento. Il risultato è un’analisi a 360 gradi delle molte storture della nostra società e di quegli “inganni” del tempo moderno esplicitamente citati nel titolo dell’opera.
<h2>IL NUOVO SAGGIO DI VINCENZO GRECO TRA MUSICA, FILOSOFIA E ANALISI SOCIALE</h2>
Attraverso le parole di alcune tra le canzoni più iconiche dei quattro musicisti, l’autore raccoglie le loro riflessioni su diversi aspetti critici della modernità. Il saggio prende così le mosse dall’eterna tensione che caratterizza il rapporto tra uomo e natura, ben descritta in molti dei testi di Giovanni Lindo Ferretti. Il cantautore emiliano, già leader carismatico di gruppi come <a href="https://arte.sky.it/news/2024/libro-CSI-donato-zoppo" target="_blank">CCCP</a>, CSI e PGR, esprime nei suoi brani un netto rifiuto dell'antropocentrismo moderno, mettendo in guardia i suoi ascoltatori da tutti gli “idoli che la modernità può creare. Falsi, dotati di un vuoto pneumatico, ingannevoli”.
Un altro filone tematico centrale è la critica alle dinamiche di potere, esemplificata dalle canzoni di <a href="https://arte.sky.it/news/2022/fabrizio-de-andre-libro-illustrazione" target="_blank">Fabrizio De André</a>. Nelle liriche del cantautore genovese, Greco rilegge una costante denuncia degli abusi del potere, offrendo al tempo stesso due strumenti a suo giudizio indispensabili per “fermare, o quanto meno limitare, gli eccessi del modernismo: il recupero dell’antico e l’elogio della solitudine". Su una linea di pensiero simile si muove anche <a href="https://arte.sky.it/news/2025/franco-battiato-biografia-fabio-zuffanti-2025" target="_blank">Battiato</a>, a cui l’autore aveva già dedicato un saggio monografico nel 2023. L’eclettica produzione musicale del cantautore siciliano è sempre stata animata da un’intensa ricerca di equilibrio filosofico e spirituale, contro tutte le logiche distorte della moderna società dei consumi. 
<h2>LE CRITICHE ALLA MODERNITÀ DI FERRETTI, DE ANDRÉ, BATTIATO E WATERS</h2>
L’ultima voce è quella dello storico co-fondatore dei <a href="https://arte.sky.it/news/2023/libro-pink-floyd" target="_blank">Pink Floyd</a>: Roger Waters. Nel corso della sua lunga carriera, anche il cantautore britannico ha concentrato la propria attenzione sugli squilibri economici e tecnologici dell’epoca moderna. Pur senza fare alcun riferimento al tema della spiritualità, che accomuna invece le poetiche dei tre musicisti italiani, Waters ha dedicato molti dei suoi brani più celebri alla denuncia di ritmi e condizioni alienanti che la società moderna impone all’uomo da oltre un secolo.
Il filo conduttore che unisce le canzoni di artisti distanti per storia personale e provenienza geografica porta Vincenzo Greco a creare un parallelo efficace tra un’arte popolare come la musica e il pensiero critico. Il tempo moderno e i suoi inganni si pone così come una lettura lucida e appassionata delle contraddizioni della contemporaneità attraverso le parole di quattro tra i cantautori più filosoficamente impegnati degli ultimi cinquant'anni.

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Ben 10 giardini temporanei e 7 permanenti, frutto di una selezione tra più di 1100 proposte provenienti da oltre 60 paesi: l’architettura del paesaggio e il garden design si danno appuntamento a Giarre, in provincia di Catania, per la quinta edizione del <a href="https://arte.sky.it/news/2024/bando-giardini-radicepura-festival" target="_blank">Radicepura Garden Fest</a>. Fino al 7 dicembre, la Biennale del Giardino Mediterraneo torna a trasformare il Parco Botanico Radicepura in un caleidoscopico laboratorio di arte e botanica, celebrando i dieci anni di attività del sito. Il tema di questa edizione – scelto dal direttore artistico Antonio Perazzi, paesaggista e autore – è Chaos (and) Order in the Garden: un invito a leggere nel disordine naturale l’origine dell’armonia.
<h2>IN SICILIA 10 GIARDINI IN GARA AL “RADICEPURA GARDEN FEST”</h2>
I dieci giardini in concorso al Radicepura Garden Fest. sono stati progettati da team under 36 provenienti da Francia, Islanda, Hong Kong, India, Italia, Spagna e Stati Uniti. Le installazioni spaziano dalla poesia visiva al racconto ecologico: Echoes di Claudio Bussei esplora la dialettica tra caos e ordine come principio creativo, mentre The Rambunctious Garden del team neemaee ( composto dagli architetti Parita Jani e Urvish Bhatt) fonde l’arte astratta con un’ecologia libera e organica. E ancora, Il miracolo di Quasimodo dei fratelli Serra rilegge i versi del poeta siciliano per costruire un dualismo scenografico tra vita e morte. Tra i progetti fuori concorso spiccano Ignivomus Hortus, satira vulcanica firmata dallo studente islandese Guðmundur Björnsson, e Living Fence dello studio Mantis, che sperimenta la tecnica di riforestazione Miyawaki. Ospite d’eccezione è la paesaggista inglese Sarah Eberle, che con A Postcard from Sicily rende omaggio alla straordinaria biodiversità dell’isola, evocando la forza spirituale dell’Etna e il fertile connubio tra paesaggio naturale e cultura millenaria.
<h2>A GIARRE LA BIENNALE DEL GIARDINO MEDITERRANEO OMAGGIA BATTIATO</h2>
Ma il Radicepura Garden Festival è anche arte, narrazione e musica. L’artista <a href="https://arte.sky.it/archivio/2014/08/morta-risorta-pittura-francesco-lauretta-scicli" target="_blank">Francesco Lauretta</a> presenta RITUALS, una mostra che indaga il tempo e l’identità attraverso riti contemporanei e antichi, mentre la Scuola Holden lancia il laboratorio Le radici di una storia, il corso di scrittura con lo scrittore Mattia Corrente in cui natura e parola si intrecciano. A luglio, l’Università di Catania proporrà un workshop sul paesaggio, mentre i Mercati Generali ospiterrano sul loro palco due concerti: il 2 giugno sarà la volta del Mago del Gelato; il 10 agosto toccherà al chitarrista flamenco Yerai Cortés. L'estate proseguierà con Garden in Movies (1-3 agosto), la rassegna di cinema all’aperto con due talk speciali: l’omaggio a <a href="https://arte.sky.it/news/2025/franco-battiato-biografia-fabio-zuffanti-2025" target="_blank">Franco Battiato</a> (1 agosto), che nel 2025 avrebbe compiuto 80 anni, e l'evento Il greenery nel cinema (2 agosto), con i set designer dei film Queer di Luca Guadagnino e Il Gattopardo. Per il gran finale, il 7 dicembre, sarà quindi assegnato il Premio Gardenia al giardino che avrà saputo evolversi meglio nel semestre di durata del festival.
[Immagine in apertura: Parco Radicepura a Giarre. Ph Alfio Garozzo]

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