Manca poco al festival di Torino dedicato alla giovane fotografia

Saranno gli spazi di un centro culturale storico della città di Torino come il Polo del ‘900 a ospitare dall’8 all’11 maggio l’edizione 2025 di <a href="https://arte.sky.it/news/2025/open-call-fotografia-liquida-festival-torino-2025" target="_blank">Liquida Photofestival</a>, evento di riferimento per i talenti fotografici emergenti. La manifestazione di quest’anno si propone di approfondire un tema di grande valore simbolico come il legame tra fotografia, memoria e futuro, ben sintetizzato dal titolo di questa quarta edizione: Il giorno in cui ricorderò. 
Sotto la direzione artistica di <a href="https://arte.sky.it/news/2024/murale-savelletri-pensieri-correnti-festival" target="_blank">Laura Tota</a>, il festival fotografico porterà nel polo culturale torinese un programma ricco di incontri, contest e progetti espositivi. Quattro giorni di eventi organizzati nella suggestiva cornice di Palazzo San Daniele, progettato dal maestro dell’architettura barocca <a href="https://arte.sky.it/news/2024/torino-restauro-basilica-superga" target="_blank">Filippo Juvarra</a>. Esplorando temi di stringente attualità, come il passaggio dagli archivi fisici alla dimensione immateriale della fotografia digitale, la manifestazione si prefigge di “indagare il potenziale della fotografia nel dare forma al passato e immaginare il futuro”, come evidenziato dalla stessa Tota.
LA FOTOGRAFIA TRA MEMORIA E FUTURO AL "LIQUIDA PHOTOFESTIVAL"
La sezione espositiva del festival torinese presenta una serie di progetti sul tema centrale della memoria e del suo nesso con l'identità e le vicende storiche. Tra questi spicca la mostra What Echoes Remain - Fotografie e archivi tra Palestina, Ucraina e identità contese, che raccoglie i lavori di tre giovani fotografi internazionali: <a href="https://arte.sky.it/foto/altro/fotografia-concorso-italia-post-lockdown-triennale-milano" target="_blank">Sofiya Chotyrbok</a>, Greg. C. Holland e Varvara Uhlik. Gli scatti esposti portano all’attenzione del pubblico le conseguenze dei conflitti attualmente in corso tra Medio Oriente ed Europa Orientale, catturando le tracce lasciate sul corpo e nell’identità di chi vive in <a href="https://arte.sky.it/news/2025/asta-arte-guerra-palestina-milano" target="_blank">zone di guerra</a>. 
Negli spazi dedicati all'editoria sarà invece allestita la mostra Yesterday We Were Girls, dedicata all’opera della fotografa statunitense Katie Prock. L’esposizione presenta un grande collage di immagini, poesie e ritagli che rievocano l’adolescenza dell’artista, segnata dalle durezze della comunità religiosa di appartenenza.
Come nelle passate edizioni, Liquida Photofestival 2025 premierà inoltre i lavori dei fotografi più promettenti della scena contemporanea. I quattro diversi concorsi in programma, collettivi e individuali, incarnano la filosofia di una manifestazione che <a href="https://arte.sky.it/news/2022/festival-fotografia-torino-paratissima" target="_blank">dal 2022</a> punta a valorizzare i talenti emergenti della fotografia d'autore.
GLI EVENTI IN PROGRAMMA PER L’EDIZIONE 2025 DEL FESTIVAL TORINESE
Oltre agli appuntamenti espositivi e ai concorsi fotografici, i quattro giorni del festival saranno scanditi dal cartellone di talk e incontri della sezione EdiTable, curata da Vittoria Fragapane. Gli eventi propongono conversazioni e presentazioni editoriali con ospiti di spessore provenienti tanto dal mondo della fotografia quanto dal settore editoriale. Non mancheranno infine le valutazioni del portfolio One to One, previste per il 10 e 11 maggio. In tale contesto, i giovani fotografi avranno la possibilità di sottoporre in modo gratuito i propri lavori a un panel di esperti e professionisti del settore (Rosa Lacavalla, Vittoria Fragapane, Alex Urso), e ricevere preziosi suggerimenti su come sviluppare i progetti in chiave editoriale, espositiva e narrativa.
Rivendicando con orgoglio la propria natura di spazio indipendente e aperto al confronto, alla formazione e alla valorizzazione dei giovani talenti, la quarta edizione di Liquida Photofestival punta a distinguersi per il suo approccio all’arte fotografica come strumento di narrazione contemporanea, nonché di indagine sul valore della memoria e dell’identità. Una chiave di lettura rafforzata dalla scelta di una sede iconica come il <a href="https://arte.sky.it/news/2023/mostra-torino-sogni" target="_blank">Polo del '900</a>, luogo simbolo della memoria storica di Torino.
[Immagine in apertura: Varvara Uhlik - What Echoes Remains]

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Roma si prepara al suo weekend dedicato all'arte contemporanea

Ben 34 gallerie disseminate nei diversi quartieri della Capitale, con aperture straordinarie e un fitto programma di mostre, progetti site-specific, performance e incontri: dal 9 all’11 maggio Roma si trasforma in un grande laboratorio dell’arte del presente grazie a Contemporanea – Roma Gallery Weekend.
Giunta alla sua terza edizione, la rassegna vuole presentarsi come un atto collettivo, una mappatura in tempo reale dell’energia creativa che attraversa Roma e le sue molteplici geografie culturali. Il nome stesso è un omaggio a Contemporanea, la mostra-manifesto curata da <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-transavanguardia-san-marino" target="_blank">Achille Bonito Oliva</a> nel 1973 nel parcheggio di Villa Borghese: oggi, a oltre cinquant’anni di distanza, quell’eredità si rinnova in una città che torna a proporsi come luogo vivo, aperto e soprattutto vissuto.
A ROMA TRE GIORNI DEDICATI ALLE GALLERIE D’ARTE CONTEMPORANEA
Passeggiare per la città durante il weekend di Contemporanea significa attraversare una mappa viva del "fare arte oggi", in cui ogni quartiere diventa spazio espositivo diffuso. A est, fra Trieste e San Lorenzo, troviamo la personale Ship of Theseus di Asger Dybvad Larsen da Rolando Anselmi, e una densa collettiva da SALES, con nomi come Wolfgang Tillmans e Flavio Favelli. Matèria propone la visione sospesa tra pittura e scrittura di Francisca Valador, mentre da Monitor torna <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/12/gli-artisti-arredano-le-stanze-di-villa-deste-a-tivoli-in-cui-visse-liszt" target="_blank">Thomas Braida</a>. Nel percorso che si snoda tra Flaminio, Campo Marzio e Colonna, si incrociano linguaggi diversi: la fotografia poetica di <a href="Giovanni%20Ozzola" target="_blank">Giovanni Ozzola</a> alla Galleria Continua, la ricerca di Gaia Fugazza sul rapporto corpo-natura alla Richard Saltoun Gallery, fino ai volumi silenziosi di Italian Days di Richard Avedon alla <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-gerhard-richter-gagosian-roma" target="_blank">Gagosian Gallery</a>. E c’è spazio anche per il design, con la mostra collettiva da Giustini / Stagetti, con progettisti del calibro di Luca Cipelletti, Formafantasma, Francesco Faccin e Umberto Riva. 
IL PERCORSO DIFFUSO TRA LE GALLERIE DELLA CAPITALE
Il cuore pulsante del centro storico, fino a Trastevere e Ostiense, vibra di nuovi sguardi, grandi nomi e giovani promesse: la pittura evocativa di Lorenza Boisi alla Galleria Richter, le tensioni visive di Caterina Silva nello spazio di Eugenia Delfini, l’energia materica di Turiya Magadlela da Anna Marra. A Trastevere, la chiesa sconsacrata di Sant’Andrea de Scaphis ospita un dialogo potente tra il maestro dell'Arte Povera <a href="https://arte.sky.it/news/2022/mostra-jannis-kounellis-minneapolis" target="_blank">Jannis Kounellis</a> e Richard Prince, mentre ADA dà spazio all’intensità plastica di Lulù Nuti. A Testaccio, <a href="https://arte.sky.it/video/pillole-alfabeto-del-contemporaneo-cesare-pietroiusti-915312" target="_blank">Cesare Pietroiusti</a> esplora la figura paterna in una personale profonda e politica da The Gallery Apart. A pochi passi da Ponte Sisto, è doverosa una visita alla Galleria Lorcan O’Neill, dove Gianni Politi presenta la personale Ruins and Revelations: una riflessione sull'eterna tensione tra classico e contemporaneo. Nella fitta rete di gallerie romane, ogni mostra è un tassello che racconta un frammento del nostro tempo, tra riflessioni intime e visioni sociali, tra installazioni immersive e immagini che si trasformano in racconto.
 [Immagine in apertura: Spazio Nuovo. Matias Ercole, Senza titolo, 2024]

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