Il fascino della notte nelle stampe dei maestri giapponesi

È disponibile da qualche giorno in libreria il cofanetto La luna vista dai maestri della stampa giapponese, che offre una panoramica accurata delle diverse rappresentazioni artistiche della luna da parte dei grandi artisti ukiyo-e. Il volume, pubblicato dalla casa editrice milanese L’Ippocampo Edizioni, presenta una selezione di opere curata dall’autrice francese <a href="https://arte.sky.it/news/2024/libro-giardini-giapponesi-stampe-ukiyoe-ippocampo" target="_blank">Anne Safrioui</a>, già responsabile per la stessa collana di altri progetti editoriali simili, dedicati a numerosi temi come l’<a href="https://arte.sky.it/news/2024/libro-autunno-stampe-giapponesi-ippocampo" target="_blank">autunno,</a> la neve e i <a href="https://arte.sky.it/news/2023/libro-primavera-grafica-giapponese" target="_blank">ciliegi in fiore</a>.
Attraverso le preziose riproduzioni delle stampe realizzate da maestri del calibro di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/05/cofanetto-stampe-edo-hiroshige" target="_blank">Utagawa Hiroshige</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/2025/hokusai-grande-onda-mostra-treviso" target="_blank">Katsushika Hokusai</a> e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/01/mostra-vienna-stampa-giapponese" target="_blank">Utagawa Kunisada</a>, il cofanetto evidenzia l’importanza simbolica del nostro satellite naturale nell’arte e nella cultura giapponese. Si susseguono così opere in cui la luna appare riflessa sulla superficie dell'acqua, o dove diviene parte integrante della natura circostante. Non mancano poi scene più dinamiche, dove il satellite appare fra gli uccelli in volo, o le rappresentazioni di scenari urbani, con architetture tradizionali rischiarate dalla luce della luna.
<h2>LA LUNA NELL’ICONOGRAFIA DELL’ARTE “UKIYO-E”</h2>
All’interno della cultura nipponica, la luna ha sempre avuto un ruolo centrale nell’immaginario collettivo, venendo celebrata da feste e rituali a lei dedicati, e rappresentando un’importante fonte di ispirazione per artisti e poeti. La sua presenza nel cielo notturno scandisce il passaggio dei mesi, e trasforma al tempo stesso l'aspetto dei paesaggi che illumina con luce candida.
Tale rilevanza culturale e visiva si riflette potentemente in molti lavori letterari e artistici realizzati in Giappone nel corso dei secoli. Il nuovo cofanetto concentra le proprie attenzioni sulle stampe realizzate dai maestri <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/arte/ukiyoe-mondo-fluttuante-giappone-museo-roma-palazzo-braschi" target="_blank">ukiyo-e</a>, a partire dai lavori di Hokusai ispirati ai grandi poeti della tradizione del Sol Levante, fino ai paesaggi notturni realizzati all’inizio del XX secolo da Kōhō Shōda, <a href="https://arte.sky.it/news/2025/shinhanga-mostra-roma-stampe-giapponesi" target="_blank">Kawase Hasui</a> e dagli artisti della corrente <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-stampe-giapponesi-torino" target="_blank">shin-hanga</a>. Nel loro complesso, le poetiche immagini raccolte nel volume evidenziano l’importanza della luna come soggetto centrale della ricca iconografia giapponese.
<h2>IL COFANETTO CON LE STAMPE DI HOKUSAI E HIROSHIGE DEDICATE ALLA LUNA</h2>
Il nuovo progetto editoriale de <a href="https://arte.sky.it/news/2024/libro-vincent-van-gogh-arte-ippocampo" target="_blank">L’Ippocampo</a> si compone di oltre cento pagine rilegate in un libretto "a fisarmonica", ideale per presentare in modo elegante e accessibile tutte le immagini del volume. L’opera è poi introdotta da un’accurata prefazione, che delinea un profilo della storia della luna nella cultura giapponese, dal X secolo alla prima metà del Novecento.
Le riproduzioni raccolte nel cofanetto offrono così una testimonianza preziosa in merito all’abilità unica dei grandi maestri dell’arte della stampa ukiyo-e: la loro capacità di raffigurare un simbolo poliedrico come la luna all’interno di composizioni visive sempre equilibrate e suggestive.
[Immagine in apertura: © L’ippocampo Edizioni]

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Il ritorno in libreria della fumettista Zuzu

A spasso tra le dimore storiche della Sicilia

Il documentario dedicato allo scrittore Ennio Flaiano

L'Olanda ha un nuovo museo dedicato alla storia delle migrazioni

Il <a href="https://arte.sky.it/news/2024/fenix-museum-rotterdam-mad-architects" target="_blank">Fenix Rotterdam</a>, nuovo centro internazionale d'arte dedicato al tema della migrazione, aprirà al pubblico il 16 maggio. L’allestimento del museo accoglie le opere di artisti provenienti da ogni continente all’interno di un ex-magazzino del 1923, situato nell’area portuale della città olandese. Dopo <a href="https://arte.sky.it/news/2023/rotterdam-museo-mad-architects" target="_blank">due anni</a> di intensi lavori, l'edificio è stato radicalmente trasformato grazie all’ambizioso progetto architettonico firmato da Ma Yansong, fondatore dello studio cinese <a href="https://arte.sky.it/news/2024/installazione-mad-architects-triennale-giappone" target="_blank">MAD Architects</a>.
Per evidenziare l’universalità dei fenomeni migratori, il museo sorge in un luogo fortemente simbolico: da questi stessi moli milioni di emigranti partirono infatti verso l'America e il Canada dalla fine dell’Ottocento in poi. Tra di essi figuravano personaggi noti come Albert Einstein e <a href="https://arte.sky.it/news/2023/willem-de-kooning-mostra-gallerie-accademia-venezia-2024" target="_blank">Willem de Kooning</a>, che lasciò l’Olanda a soli ventidue anni in cerca di fortuna oltre oceano. Ora l’artista fa idealmente ritorno nella nativa Rotterdam: una sua importante tela, intitolata Man in Wainscott, costituisce uno dei clou della collezione permanente del nuovo museo.
<h2>NASCE IL FENIX ROTTERDAM, PER RACCONTARE LE MIGRAZIONI ATTRAVERSO L’ARTE</h2>
Accanto all’opera di De Kooning, la mostra inaugurale presenta al pubblico 150 opere acquisite nel corso degli ultimi cinque anni. La collezione spazia dalle tele rinascimentali di artisti come Hans Holbein il Giovane alle installazioni contemporanee realizzate da artisti da tutto il mondo, includendo anche alcuni importanti artefatti storici, come una sezione del <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-muro-berlino-madrid" target="_blank">Muro di Berlino</a>.
Attraverso l’esposizione permanente e un ricco programma di mostre temporanee, il Fenix mira a raccontare il fenomeno storico e sociale della <a href="https://arte.sky.it/news/2024/concorso-fotografia-migrazioni" target="_blank">migrazione</a> da una prospettiva artistica. In tale ottica, il museo dei Paesi Bassi affianca alle opere d’arte un’importante mostra fotografica sul tema, che raccoglie quasi 200 immagini documentarie, ritratti e reportage giornalistici a opera di fotografi di tutto il mondo. Lo spazio del Plein, il grande cortile interno della nuova struttura museale, è stato infine concepito per accogliere progetti e opere commissionate ad artisti emergenti, chiamati a raccontare visioni e storie personali di migrazione attraverso le loro opere.
<h2>ANCHE UN CAPOLAVORO DI WILLEM DE KOONING NELLA COLLEZIONE DEL NUOVO MUSEO</h2>
Elemento distintivo del nuovo polo museale è la sua architettura, che si staglia sullo skyline dell’area portuale della città olandese anche grazie al Tornado, l’ampia scala a doppia rampa elicoidale, alta ben trenta metri e progettata da MAD Architects. Questa iconica struttura passa attraverso l'atrio e il tetto in vetro per condurre a una piattaforma panoramica, a rappresentare “una metafora dei viaggi dei migranti che sono passati per questo edificio”, come ha sottolineato il suo progettista, <a href="https://arte.sky.it/news/2023/cina-installazione-edificio-abbandonato" target="_blank">Ma Yansong</a>.
Grazie a un ambizioso programma di mostre e commissioni, Fenix punta ad affermarsi come un polo espositivo aperto e inclusivo, dedicato all’esplorazione del tema della migrazione. L’obiettivo del nuovo museo è dunque quello di dare forma concreta a ciò che la sua direttrice Anne Kremers ha definito “un riflesso dell'esperienza e delle storie di persone provenienti da ogni dove raccontate attraverso la lente dell'arte”.
[Immagine in apertura: Willem de Kooning (1904–1997), Man in Wainscott, 1969. Signed “de Kooning” (lower left). Oil paint on paper and newspaper collage on canvas, 152.4 x 122.6 cm]

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A Pompei la splendida sala affrescata dedicata a Dioniso