A Varsavia ha aperto una biblioteca "anti-smartphone" in una stazione della metro

“Spegni il telefono, apri un libro”. Potrebbe essere questo lo slogan dell’ultima iniziativa promossa dall’amministrazione pubblica di <a href="https://arte.sky.it/news/2024/varsavia-nuovo-museo-arte-moderna" target="_blank">Varsavia</a>. Lo scorso 4 settembre nella capitale polacca ha aperto ufficialmente Metroteka, una biblioteca “express” ospitata nei locali della stazione della metropolitana Kondratowicza, lungo la linea M2.
Situata nel quadrante settentrionale della città, nel cuore di uno dei principali snodi del trasporto pubblico, Metroteka permette ai viaggiatori di attingere a un catalogo di oltre 16mila titoli. L’iniziativa mira a promuovere la lettura, in un periodo storico in cui i lettori a Varsavia e in Polonia sono sempre di meno. Grazie a questo servizio, l’amministrazione locale ha dato vita a un polo culturale aperto al pubblico in un contesto dove l’uso dello smartphone come fonte di intrattenimento è sempre più diffuso.
<h2>UNA BIBLIOTECA IN METROPOLITANA PER INCORAGGIARE LA LETTURA</h2>
La vasta offerta culturale di Metroteka spazia dalle opere di narrativa ai saggi ai libri per l’infanzia. Per incentivare la fruizione dei volumi durante il viaggio in <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/02/da-vagoni-della-metro-a-biblioteca-di-audiolibri-succede-a-pechino" target="_blank">metropolitana</a>, il catalogo offre inoltre numerosi racconti brevi e testi di veloce lettura. Il servizio di prelievo dei libri è <a href="https://arte.sky.it/news/2025/biblioteca-automatica-scienze-unibo-campus-ravenna" target="_blank">completamente automatizzato</a>, mentre la restituzione può essere effettuata in biblioteca o presso una cassetta di deposito su strada.
Una volta varcata la soglia della biblioteca, i visitatori possono consumare una tazza di caffè o cioccolata gratuita. All’interno della struttura si trovano due sale di lettura, un’area di studio e uno spazio dedicato agli eventi pubblici. Metroteka ospita infine un avveniristico giardino idroponico, dove piante e fiori crescono naturalmente, anche senza luce solare. Il progetto della capitale polacca è quindi studiato per coinvolgere pendolari e viaggiatori in un’esperienza rilassante, sul modello di quanto già sperimentato con successo in metropoli come <a href="https://arte.sky.it/news/2022/milano-biblioteca-metropolitana" target="_blank">Milano</a>, Londra e New Tork.
<h2>LA MISSIONE CULTURALE DI METROTEKA</h2>
L'iniziativa lanciata nei giorni scorsi a Varsavia rappresenta un tentativo di arginare il calo delle abitudini di lettura: solo 4 cittadini polacchi su 10 hanno infatti letto almeno un libro nell’ultimo anno, una diminuzione drastica rispetto a pochi decenni fa. Inoltre non bisogna dimenticare che, durante la Seconda Guerra Mondiale, la Polonia ha perso più del 70% del proprio patrimonio di libri, cambiando per sempre il rapporto della popolazione locale con la lettura.
L’inaugurazione della biblioteca nella metropolitana di Varsavia rappresenta dunque un momento significativo per la vita pubblica della capitale polacca. Metroteka ambisce infatti a diventare un vero e proprio hub culturale, sede di eventi, incontri con gli autori e attività multidisciplinari aperte a tutti. Soltanto nel primo giorno di apertura i viaggiatori della metropolitana di Varsavia hanno preso in prestito oltre 400 libri, in particolare testi scolastici e guide turistiche: un dato iniziale che invita a guardare con ottimismo al futuro dell’iniziativa.
[Immagine in apertura: foto di Mateusz Zatorski su Unsplash]

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Dopo 16 anni di silenzio, nell'estate 2025 gli <a href="https://arte.sky.it/news/2025/liam-gallagher-oasis-metropolitana-manchester" target="_blank">Oasis</a> sono tornati a esibirsi insieme. Sky Arte celebra la band simbolo degli anni Novanta con la messa in onda – mercoledì 17 settembre – di Oasis: Supersonic, il documentario che racconta la fulminante ascesa di <a href="https://arte.sky.it/news/2025/libro-oasis-tour-reunion" target="_blank">Liam e Noel Gallagher.</a>
Nato nel 1991 tra le case popolari di Manchester, il gruppo arriva in soli cinque anni a dominare la scena musicale britannica e internazionale, diventando un fenomeno culturale prima ancora che musicale.
Il racconto si concentra sull’apice del loro successo, quando nel 1996 i concerti di Knebworth radunano 250.000 spettatori, con oltre due milioni e mezzo di fan rimasti senza biglietto: un evento epocale, che sancisce la portata di una band capace di dare voce a un’intera generazione.

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