Conto alla rovescia per la nona Milano Music Week

Prenderà il via il prossimo 17 novembre la Milano Music Week 2025, <a href="https://arte.sky.it/news/2024/milano-music-week-2024" target="_blank">rassegna diffusa</a> che ha per protagonista il mondo della musica italiana e internazionale. Giunta quest’anno alla nona edizione, la manifestazione punta a coinvolgere fino al 23 novembre tutta la città con concerti, convegni, dj set e workshop. Tra i nomi dei protagonisti di questa edizione, spicca quello di Tananai, che in veste di curatore speciale affiancherà <a href="https://arte.sky.it/news/2021/milano-music-week-2021" target="_blank">Nur Al Habash</a>, direttrice artistica della settimana milanese della musica.
A ispirare i numerosi eventi in programma sarà un tema di ampio respiro come quello della “Nuova Generazione”, che si presta a numerose chiavi di lettura: dall’ascolto delle nuove leve della canzone italiana, alla valutazione delle novità nel settore della produzione discografica, passando per l’impatto dell’intelligenza artificiale sul mondo della musica. La rassegna, promossa dal Comune di Milano e altre importanti istituzioni del settore, intende rivolgersi ancora agli appassionati di musica di ogni età, anche attraverso eventi inclusivi e pensati per favorire il senso di comunità.
<h2>CREMONINI, CHEMICAL BROTHERS E GLI ALTRI CONCERTI IN PROGRAMMA A MILANO</h2>
L’edizione 2025 della Milano Music Week duplica il numero di eventi in cartellone e delle sedi ospitanti. Ad aprire la manifestazione saranno due approfondimenti curati da Tananai sul ruolo dei produttori discografici e sul rapporto tra musica e intelligenza artificiale. Uno degli appuntamenti più attesi sarà indubbiamente l’anteprima del prossimo album dal vivo di Cesare Cremonini, in programma il 20 novembre al <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/04/rita-levi-montalcini-a-teatro-tra-vita-privata-e-scienza" target="_blank">Piccolo Teatro Grassi</a>.
Oltre al cantautore bolognese, si esibiranno a Milano nel corso della settimana numerosi artisti italiani (come Anna, <a href="https://arte.sky.it/news/2020/cinzella-festival-grottaglie-musica-cinema" target="_blank">Andrea Laszlo de Simone</a> e I Cani), e internazionali. Tra questi, si segnalano l’ultima tappa italiana del tour degli statunitensi Mumford & Sons (all’Unipol Forum di Assago), e lo speciale dj set ai Magazzini Generali dei <a href="https://arte.sky.it/news/2024/barcellona-casa-battlo-gaudi-chemical-brothers" target="_blank">Chemical Brothers</a>, pionieri britannici della dance elettronica che festeggiano i trent'anni di attività.
Sarà invece il Superstudio ad accogliere il 22 novembre la cerimonia di consegna dei SIAE Music Awards, tra i più ambiti riconoscimenti discografici del nostro Paese. La settimana milanese dedicata alla musica si chiuderà al Dazio di Levante, dove il cantautore Giorgio Poi si esibirà accompagnato da un quartetto d'archi.
<h2>IL CARTELLONE DELLA “MILANO MUSIC WEEK 2025”</h2>
Il tema della Nuova Generazione offrirà molteplici spunti di riflessione sui grandi cambiamenti dell’intero settore discografico, a partire dai processi creativi dei singoli artisti, fino alle nuove modalità di fruizione della musica nell’epoca digitale. Sotto questo aspetto, particolare rilevanza assumeranno anche quest’anno gli incontri con alcuni dei protagonisti del music business. Tra questi, spicca l’evento Come sta la musica in Italia? a cui prenderanno parte figure del calibro di <a href="https://arte.sky.it/news/2022/film-tutankhamon-manuel-agnelli" target="_blank">Manuel Agnelli</a>, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/01/paolo-fresu-da-musicista-a-discografico" target="_blank">Paolo Fresu</a> e Tosca. 
Grande attenzione sarà inoltre dedicata all’impegno sociale che da sempre anima la manifestazione milanese. In tale ottica, vale la pena menzionare il lancio di Casa Restart, un’intera giornata dedicata alla musica come strumento di benessere mentale. Prenderà poi il via un altro progetto di assoluto rilievo: il primo think tank nazionale sul tema della <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/03/trova-la-donna-illustrazioni-a-supporto-della-parita-di-genere" target="_blank">parità di genere</a> nel settore discografico italiano. Queste iniziative confermano e rafforzano l’importanza di Milano Music Week come “luogo dove la musica racconta sé stessa e il suo futuro, il punto d’incontro tra chi la musica la fa, la pensa e la vive”, come evidenziato dalla direttrice artistica, Al Habash.
[Immagine in apertura: Cesare Cremonini - MMW 5. Foto di Erika Serio]

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Tutto il Brutalismo di Berlino in un agile volume

Linee decise, volumi imponenti e superfici spoglie che raccontano la storia di una metropoli ricostruita, divisa e reinventata più volte: è la Berlino <a href="https://arte.sky.it/foto/architettura/libro-fotografia-architettura-brutalista-ucraina" target="_blank">brutalista</a>. Per anni queste architetture sono state considerate fredde, ostili, difficili da comprendere, eppure oggi tornano al centro della riflessione culturale, come chiavi necessarie per leggere la città attraverso le sue fratture e le sue ambizioni. È in questo scenario che <a href="https://bluecrowmedia.com/" target="_blank">Blue Crow Media</a> presenta un nuovo progetto editoriale dedicato a questo capitolo essenziale della storia urbana berlinese: si intitola Brutalist Berlin, ed è il primo volume di una nuova serie di guide dedicate all’architettura moderna e al paesaggio costruito del Novecento. 
<h2>LA BERLINO BRUTALISTA RACCONTATA IN UN LIBRO</h2>
Il libro è curato da Felix Torkar, storico dell’architettura con base a Berlino, che firma sia i testi sia le fotografie. La sua ricerca prende forma in un volume di grande accuratezza, che documenta oltre cinquanta edifici brutalisti sparsi per la città: dalle strutture pubbliche alle residenze collettive, fino alle chiese e agli spazi culturali. Il <a href="https://arte.sky.it/news/2025/museo-architettura-brutalista-londra" target="_blank">brutalismo</a>, spesso ridotto a semplice estetica di cemento, emerge invece come esito diretto della storia tormentata della capitale tedesca. La materia ruvida diventa così linguaggio e metafora della ricostruzione, simbolo di un’epoca in cui la necessità di ripartire conviveva con la volontà di sperimentare. Brutalist Berlin non è solo una guida: è un invito a camminare nella città con occhi attenti, superando i pregiudizi per scoprire una bellezza inesperta, talvolta aspra, ma profondamente autentica.
<h2>L'ARCHITETTURA DI BERLINO GLI ANNI DEL MURO </h2>
Il volume si inserisce nel percorso editoriale che Blue Crow Media porta avanti da anni, dedicato alla riscoperta e alla divulgazione dell’architettura del secondo Novecento. Proseguendo il lavoro avviato con la <a href="https://arte.sky.it/news/2023/mappa-londra-christopher-wren-blue-crow-media" target="_blank">Brutalist Berlin Map</a> del 2021, Torkar arricchisce ora l’indagine con analisi storiche e fotografie inedite, offrendo un quadro completo della stagione brutalista berlinese. Il contesto è quello di una città divisa, in cui ogni progetto architettonico assumeva significati politici. Est e Ovest costruivano delle vere e proprie narrazioni identitarie, e il brutalismo diventava arena di competizione tra modelli economici e sociali contrapposti. Nel libro, questo confronto prende forma attraverso edifici come il monumentale Mäusebunker, il grande complesso residenziale Pallasseum e la chiesa di Sant’Agnese, oggi polo culturale. Strutture distinte, ma unite dalla tensione verso una modernità che la città voleva dichiarare con forza. Torkar restituisce questa storia con chiarezza e profondità, mostrando come il brutalismo non sia solo stile, ma documento vivo dell’Europa del dopoguerra.
[Immagine in apertura: Berlin, Kirche Maria Frieden. Photography by Felix Torkar. Courtesy Blue Crow Media]

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