Le più avanzate tecnologie per monitorare la Cupola di Brunelleschi

<p>Quando nel Quattrocento <a href="https://arte.sky.it/news/2024/scoperto-ritratto-scultura-brunelleschi" target="_blank">Filippo Brunelleschi</a> progettò la <a href="https://arte.sky.it/news/2024/brunelleschi-grandi-cupole-programmi-tv-10-ottobre" target="_blank">cupola di Santa Maria del Fiore</a>, non esisteva nulla del genere: nessuno, fino ad allora, aveva osato concepire una struttura autoportante in muratura di tale altezza e ampiezza. Né centine né armature, solo ingegno puro e una visione che travalicava i limiti della sua epoca. Oggi, s<a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/08/firenze-cupola-duomo-600-anni-filippo-brunelleschi" target="_blank">ei secoli dopo la sua realizzazione</a>, la cupola di Brunelleschi continua a essere un prodigio tecnico e simbolico, e il suo equilibrio rimane sotto osservazione costante. Un capolavoro strutturale che si è imposto come simbolo di Firenze e dell’ingegneria rinascimentale, ma che necessità delle più accurate azioni di controllo e tutela. Per questo, l’Opera di Santa Maria del Fiore ha recentemente annunciato l’avvio dei lavori per l’aggiornamento del sistema di monitoraggio: l'adozione di una nuova rete di sensori e strumenti intelligenti è stata infatti promossa per osservare la cupola come mai prima d’ora.</p>
<h2>IL NUOVO IMPIANTO PER MONITORARE LA CUPOLA DI BRUNELLESCHI</h2>
<p>Il nuovo impianto di monitoraggio, pronto entro la fine dell’anno, sarà ipertecnologico: accelerometri, inclinometri, trasduttori, sensori termici e laser scanner saranno distribuiti in modo uniforme sull’intera struttura, rilevando con precisione millimetrica ogni minimo movimento o variazione. L’obiettivo del progetto – risultato di una collaborazione tra l’<a href="https://arte.sky.it/news/2024/museo-opera-duomo-firenze-ampliamento" target="_blank">Opera di Santa Maria del Fiore</a>, l’Università degli Studi di Firenze e Nowtech Solutions – è duplice: tutelare la cupola dagli effetti del tempo e migliorare la capacità predittiva dei sistemi di sorveglianza strutturale grazie all’intelligenza artificiale. “<i>Rilevare, monitorare, indagare</i>”, come sottolinea la Soprintendente Antonella Ranaldi, "<i>aiuta a capire e a tenere sotto controllo il comportamento nel tempo della cupola, nell’ottica della prevenzione e conoscenza con l’ausilio di strumenti avanzati di raccolta ed elaborazione dei dati, che si aggiungono a quelli esistenti</i>". Un atto di cura, sia scientifico che culturale, nonché una forma di responsabilità collettiva verso uno dei patrimoni più straordinari a livello globale: ancora oggi è infatti la cupola in muratura più grande al mondo. .</p>
<h2>LA STORIA DEL CAPOLAVORO DI BRUNELLESCHI A FIRENZE</h2>
<p>L’attenzione per la stabilità della cupola di Brunelleschi ha origini antiche: già nel 1639 l’architetto Gherardo Silvani ne documentava le prime lesioni, mentre nel 1756 il gesuita Leonardo Ximenes avviava un monitoraggio “involontario” per tarare lo Gnomone del Duomo. Ma è nel Novecento che il controllo strutturale della cupola assume un approccio più sistematico: a partire dal 1934, con la prima Commissione Ministeriale e il contributo pionieristico di padre Guido Alfani, fino agli anni Ottanta con l’introduzione del primo sistema automatizzato ISMES. Da allora si sono susseguiti con costanza ampliamenti e perfezionamenti: oggi oltre 70 sensori forniscono dati in tempo reale su deformazioni, vibrazioni e micro eventi sismici. Un patrimonio di informazioni che consente agli ingegneri dell’<a href="https://arte.sky.it/news/2023/biomonitoraggio-duomo-firenze" target="_blank">Opera del Duomo</a> di leggere, quasi in diretta, la “salute” del'eccezionale opera e agire con tempestività. Il nuovo impianto segna quindi un ulteriore passo avanti in una storia lunga quasi quattro secoli: un cammino fatto di tecnologia e dedizione per custodire un monumento unico.</p>
<p>[Immagine in apertura: Complesso monumentale del Duomo di Firenze con la Cupola del Brunelleschi: courtesy © Opera di Santa Maria del Fiore, foto di Fabio Muzzi]</p>


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In Umbria le celebrazioni per i 100 anni dalla nascita di Dario Fo

<p>Il 24 marzo 2026 <a href="https://arte.sky.it/video/dario_fo_callas-245300" target="_blank">Dario Fo</a> avrebbe compiuto 100 anni. Questa importante ricorrenza sarà celebrata attraverso una serie di iniziative internazionali studiate per rendere omaggio al grande drammaturgo, insignito del Premio Nobel per la Letteratura. Il programma prenderà il via tra dieci mesi dall’Umbria, regione che Fo scelse come luogo ideale per lavorare fino alla sua <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/10/morte-dario-fo-teatro" target="_blank">scomparsa</a>, avvenuta nove anni fa a Milano.</p>
<p>Lo speciale progetto commemorativo, annunciato nei giorni scorsi alla <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/arte/amedeo-modigliani-galleria-nazionale-umbria-perugia" target="_blank">Galleria Nazionale dell’Umbria</a> di Perugia, si svolgerà tra i mesi di marzo 2026 e marzo 2027, e sarà preceduto da alcune anticipazioni in programma già il prossimo ottobre. Obiettivo dell’iniziativa, ideata e promossa dalla <a href="https://arte.sky.it/news/2022/dario-fo-franca-rame-museo-pesaro" target="_blank">Fondazione Dario Fo e Franca Rame</a>, è ricordare la figura di un autore teatrale che ha saputo coniugare satira e impegno civile per dare vita a opere di eccezionale rilevanza e attualità.</p>
<h2>PARTONO DALL'UMBRIA GLI EVENTI PER IL CENTENARIO DI DARIO FO</h2>
<p>Il ricco programma celebrativo, che ingloba eventi a livello nazionale e internazionale, prenderà dunque il via dalla regione tanto amata dall'indimenticabile drammaturgo e rientrerà nell’ambito del progetto globale intitolato <i>100 anni per 100 Paesi</i>. L’ambiziosa iniziativa coinvolgerà infatti cento diverse nazioni in tutto il mondo, a cui faranno eco altrettanti eventi organizzati in giro per l’Italia.</p>
<p>A livello accademico, l’apice del programma del centenario sarà rappresentato dall’organizzazione di un convegno internazionale itinerante tra Milano, Pisa e Roma, a cui prenderanno parte docenti provenienti da importanti università. Ampio spazio sarà poi riservato al teatro di Dario Fo e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/03/franca-spettacolo-omaggio-alla-grande-attrice-teatrale" target="_blank">Franca Rame</a>, con la messa in scena dei <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/08/il-capolavoro-teatrale-di-dario-fo-sbarca-a-edimburgo" target="_blank">grandi classici</a> della coppia reinterpretati da importanti compagnie del panorama contemporaneo. Per rendere omaggio alle molteplici sfaccettature creative del drammaturgo Premio Nobel, saranno anche allestite numerose mostre d’arte, con opere e documenti provenienti dalla collezione di Fo e dal suo archivio privato.</p>
<h2>DARIO FO TRA TEATRO E LETTERATURA</h2>
<p>Tra le molte iniziative previste per festeggiare i cento anni dalla nascita di questo maestro del teatro contemporaneo, non mancheranno workshop e masterclass dedicate all’arte scenica e, in particolare, all’importanza dell’opera di Fo. A tali progetti si accompagnerà inoltre la riedizione di alcuni tra i testi più iconici della produzione del drammaturgo lombardo, nonché l’organizzazione di eventi speciali nell'ambito di <i>Umbria Libri 2026</i> e della prossima edizione del <a href="https://arte.sky.it/news/2025/salone-del-libro-2025-torino" target="_blank"><i>Salone Internazionale del Libro</i></a> di Torino.</p>
<p>Attraverso un programma culturale ricco e variegato, il centenario del drammaturgo offrirà l’occasione per comprendere appieno “<i>quanto Dario Fo è conosciuto nel mondo</i>”, così come “<i>per portare le nuove generazioni – soprattutto italiane – a conoscere l’enorme eredità che Dario e Franca ci hanno lasciato</i>”, secondo quanto evidenziato da Mattea Fo, Presidente della Fondazione Fo Rame.</p>
<p>[Immagine in apertura: Dario Fo. Ph L.V. Toffolon]</p>


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