A Reggio Calabria la mostra che "unisce" Italia e Cipro nel segno di Afrodite

Dopo il successo riscosso nei mesi scorsi al <a href="https://arte.sky.it/news/visite-roma-depositi-parco-colosseo" target="_blank">Museo del Foro Romano</a> presso il Parco Archeologico del Colosseo, la mostra Cyprea: La rete di Afrodite è approdata nei giorni scorsi al MArRC, il <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-bronzi-san-casciano-reggio-calabria" target="_blank">Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria</a>, per accompagnare i visitatori in un viaggio suggestivo tra mito, archeologia e arte contemporanea.
In programma fino al prossimo 27 aprile, l’esposizione presenta le opere di otto esponenti di spicco della scena artistica odierna, tra cui gli italiani <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/09/la-notte-bianca-di-toronto-parla-italiano" target="_blank">Nicola Verlato</a> e Rosa Mundi, e i ciprioti Vassilis Vassiliades ed Eleni Kindini: attraverso le loro opere, questi artisti indagano le contemporanee evoluzioni del mito di Afrodite, partendo dal concetto della “kalokagathia”, la perfetta armonia tra bellezza interiore ed esteriore che anima la cultura occidentale dai tempi dell’antica Grecia.
IL MARRC OSPITA UNA MOSTRA SU UNO DEI GRANDI MITI DEL MEDITERRANEO
Curata da Giorgio Calcara con la direzione artistica di Stefania Pennacchio, la mostra al MArRc intende celebrare l’affinità culturale che lega due nazioni mediterranee, unite da tempo immemore dal mito della dea della bellezza e dell'amore. Le opere in esposizione, realizzate da artisti contemporanei ciprioti e italiani, instaurano un affascinante dialogo tra un passato glorioso e un futuro ancora da scoprire, reinterpretando il <a href="https://arte.sky.it/news/2021/mostre-palazzo-te-mantova-venere" target="_blank">mito di Afrodite</a> attraverso installazioni, sculture e dipinti.
Il punto di partenza ideale del percorso espositivo è rappresentato dalla Cyprea a cui la mostra dedica il suo titolo, nome scientifico della conchiglia da cui, secondo l’antico mito greco, la dea Afrodite emerse dalle acque del Mediterraneo, davanti alle sponde dell’isola di <a href="https://arte.sky.it/news/2021/mostra-cipro-musei-reali-torino" target="_blank">Cipro</a>. Questo elemento naturale assume attraverso l’arte un forte valore archetipico, legandosi a temi universali come la creazione, la vita, la protezione: tutti “elementi necessari per la continuazione della specie che rappresentano simbolicamente la donna, quale femmina, madre, creatrice e dispensatrice di futuro”, come sottolineato dal curatore, Giorgio Calcara.
LA FIGURA DI AFRODITE REINTERPRETATA DALL'ARTE CONTEMPORANEA
Già protagonista di apprezzati allestimenti in diverse città simbolo del Mediterraneo, tra cui <a href="https://arte.sky.it/news/2024/yoko-ono-mostre-taormina-oslo" target="_blank">Taormina</a>, Pafos e Nicosia, l’esposizione calabrese presenta al pubblico un’affascinante esplorazione di un mito tanto antico quanto attuale, rafforzando al tempo stesso gli scambi tra due Paesi vicini geograficamente e affini dal punto di vista culturale.
Sostenuta dai ministeri della cultura e da numerose istituzioni italiane e cipriote, la mostra Cyprea: La rete di Afrodite vuole rappresentare “un’opportunità straordinaria per rafforzare i legami culturali tra Italia e Cipro, creando un ponte tra antichità e presente", come ha affermato Fabrizio Sudano, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.
[Immagine in apertura: vista dell’allestimento della mostra Cyprea: la rete di Afrodite. Credits: foto di Giuseppe Asciutto e Sonia Cogliandro]

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Il bando per la selezione del curatore del Padiglione Italia alla Biennale 2026

Mentre avanza il conto alla rovescia per l’inaugurazione della prossima <a href="https://arte.sky.it/news/2025/biennale-architettura-2025-carlo-ratti" target="_blank">Biennale Architettura</a>, prevista per il 10 maggio, la <a href="https://arte.sky.it/news/2025/concorso-architettura-premio-rigenera" target="_blank">Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura</a> è già alla ricerca del curatore del Padiglione Italia per la 61esima Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia, che nel 2026 sarà diretta da <a href="https://arte.sky.it/news/2024/koyo-kouoh-curatrice-biennale-arte-2026" target="_blank">Koyo Kouoh</a>. L’obiettivo? Individuare un progetto curatoriale che racconti il panorama artistico italiano con uno sguardo innovativo e non convenzionale. 
CHI SARÀ IL CURATORE DEL PADIGLIONE ITALIA ALLA BIENNALE 2026?
Il <a href="https://creativitacontemporanea.cultura.gov.it/padiglioneitalia2026-opencall/" target="_blank">bando</a> è aperto a curatori e curatrici italiani, attivi sia in patria che all’estero, oltre a professionisti stranieri che lavorano prevalentemente con artisti italiani. Un criterio chiave è l’assenza di precedenti incarichi nella curatela del Padiglione Italia, a garanzia di un ricambio e di nuove prospettive. 
In linea con le recenti tendenze internazionali, la proposta selezionata dovrà concentrarsi su un massimo di tre artisti, favorendo un approccio interdisciplinare e multimediale. Grande attenzione sarà riservata all’impatto ambientale e alla sostenibilità, in un momento in cui l’arte è chiamata a riflettere anche sulla propria impronta ecologica.
APERTE LE SELEZIONI PER IL CURATORE DEL PADIGLIONE ITALIA
“Il Padiglione Italia deve essere uno spazio fortemente identitario”, ha dichiarato Angelo Piero Cappello, Direttore Generale Creatività Contemporanea, “ma capace di dialogo e riflessione che esprima, con originalità e profondità, il valore della nostra scena artistica e il suo ruolo nel dibattito culturale globale”. 
La selezione si svolgerà in due fasi: nella prima, i candidati dovranno presentare una lettera motivazionale, il proprio curriculum e una proposta curatoriale sintetica. Una commissione selezionerà dieci finalisti, chiamati a sviluppare un dossier dettagliato sul progetto espositivo, la sostenibilità economica e il cronoprogramma. La seconda fase restringerà ulteriormente il campo a tre finalisti, tra i quali il ministro della Cultura sceglierà il curatore definitivo, su proposta della Direzione Generale Creatività Contemporanea. Per partecipare al concorso c'è tempo fino al 15 aprile.
[Immagine in apertura: foto di jens schwan su Unsplash]

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