Gli architetti possono costruire insieme alla natura?

Per secoli abbiamo costruito per difenderci dalla natura: muri contro il vento, tetti contro la pioggia, città contro il caos del selvatico. Eppure oggi, nell’era dell’emergenza climatica, ci accorgiamo che quell’antica separazione è diventata la nostra più grande fragilità. Le città soffocano, le specie scompaiono, gli equilibri si spezzano. Ma se l’architettura, anziché dominarla, imparasse di nuovo a dialogare con la natura? Da questa domanda nasce Age of Nature, la nuova grande mostra del <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-architettura-emozioni-copenaghen" target="_blank">Danish Architecture Center</a> di Copenaghen, aperta fino al 17 maggio 2026. L’esposizione invita a immaginare un futuro in cui costruire significhi coesistere: torri di funghi che crescono come campi verticali, facciate che diventano habitat per uccelli e insetti, città che respirano insieme al paesaggio.
<h2>A COPENAGHEN IN MOSTRA IL RAPPORTO TRA NATURA E ARCHITETTURA</h2>
Age of Nature propone una sorta di cambio di paradigma rispetto all’architettura canonica. L’esposizione raccoglie progetti pionieristici di architetti, artisti e scienziati che testano nuovi materiali, adottano logiche costruttive inedite, propongono altri possibili rapporti tra spazio urbano e natura. C’è chi immagina edifici fatti di alghe, corteccia o erbe marine, come il Biogenic Building del centro di ricerca CITA, pensato per biodegradarsi invece di durare in eterno. Ci sono le isole galleggianti, firmate da <a href="https://arte.sky.it/foto/architettura/studio-ossidiana-padiglione-galleggiante-almere-paesi-bassi" target="_blank">Studio Ossidiana</a>, dove umani, piante e animali convivono come in un ecosistema anfibio. In mostra anche il <a href="https://arte.sky.it/news/2022/parigi-notre-dame-piazza-giardino" target="_blank">progetto di Bas Smets per Notre Dame</a>, a Parigi, nel quale alberi e vegetazione creano microclimi capaci di rinfrescare la città meglio di qualunque impianto artificiale. Attraverso un test interattivo, i visitatori di Age of Nature sono inoltre chiamati a scegliere il futuro del paesaggio danese: più natura, più città o un fragile equilibrio tra le due?
<h2>IN DANIMARCA LA MOSTRA CHE ESPLORA L'ERA DELLA NATURA</h2>
L'itinerario di visita ha inizio in un bosco generato dall’intelligenza artificiale: un paesaggio immaginario e al tempo stesso familiare, che riflette la nostra nostalgia per un mondo in via di sparizione. Da lì, una linea luminosa guida il pubblico lungo 3,5 miliardi di anni di evoluzione terrestre, fino al presente, in cui otto miliardi di esseri umani convivono con un pianeta stremato e una biodiversità ridotta della metà. Installazioni come Lung Trees, dove veri alberi respirano sotto cupole di plastica e luci artificiali, rendono tangibile la dipendenza reciproca – e precaria – tra gli esseri viventi e la natura. In un’altra sezione, cilindri trasparenti mostrano campioni di suolo provenienti da città, campi e foreste: un invito a guardare sotto la superficie e scoprire la vita invisibile che ci sostiene. Age of Nature non offre risposte semplici, ma manda un messaggio chiaro: non c’è futuro per l’uomo senza una nuova alleanza con la natura. E l’architettura può essere il fattore decisivo per siglare questo "patto".
[Immagine in apertura: Danish Architecture Center, Age of Nature, 2025. Photo Ander Sune Berg]

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A Vicenza il festival che avvicina il pubblico all’arte (e agli artisti)

“Un laboratorio di idee ed esperienze” che trasformerà “la ricchezza storica e artistica in esperienza di comunità, capace di generare nuova partecipazione”: con queste parole il Ministro della Cultura, <a href="https://arte.sky.it/news/2025/classifica-visitatori-incassi-musei-statali-2024" target="_blank">Alessandro Giuli</a>, ha presentato la prima edizione di ARTis – Festival dell’Arte, in programma a <a href="https://arte.sky.it/news/2025/concorso-architettura-centro-arte-contemporanea-vicenza" target="_blank">Vicenza</a> dal 10 al 16 novembre. Nato da un’idea dell’editore e curatore Vittorio Bo, l’evento si terrà sotto la direzione artistica di Marina Wallace.
Il titolo scelto per l'edizione d’esordio sarà Non vi è arte senza artista, a indicare il tema cardine attorno a cui ruota il festival vicentino: annullare le distanze tra pubblico e autori, per rendere l’arte e la cultura sempre più accessibili. In quest’ottica, ARTis si caratterizzerà per i numerosi incontri con artisti, critici e curatori di livello internazionale, portando sotto i riflettori le dinamiche che animano la scena contemporanea in Italia e all’estero.
<h2>PARTE A NOVEMBRE LA RASSEGNA VICENTINA DEDICATA ALL’ARTE</h2>
Al centro delle riflessioni che animeranno i sette giorni del festival vi sarà la figura dell’artista nella società contemporanea, alla costante ricerca di un equilibrio tra creatività e professionalità. Gli approfondimenti saranno condotti con lectio e incontri aperti al pubblico, nonché performance, installazioni e laboratori attraverso cui tutti i partecipanti saranno invitati a scoprire i diversi processi creativi seguiti dai protagonisti dell’arte contemporanea.
Proprio il ricco parterre di ospiti costituirà indubbiamente uno degli elementi di maggior richiamo di questa prima edizione di ARTis. Tra i nomi internazionali più attesi a Vicenza, spiccano quelli della regista iraniana <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/06/societa-e-migrazioni-nel-nuovo-film-di-shirin-neshat" target="_blank">Shirin Neshat</a> e di <a href="https://arte.sky.it/news/2021/querce-joseph-beuys-mostra-tate-modern-londra" target="_blank">Ackroyd & Harvey</a>, duo artistico britannico. Folta anche la rappresentanza di artisti italiani: parteciperanno infatti al festival figure di assoluto rilievo, tra cui <a href="https://arte.sky.it/news/2025/filanda-arte-contemporanea-trissino-vicenza" target="_blank">Arcangelo Sassolino</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/2025/ugo-nespolo-mostra-villa-giulia-verbania" target="_blank">Ugo Nespolo</a>, <a href="https://arte.sky.it/foto/arte/marzia-migliora-arte-sella-2025" target="_blank">Marzia Migliora</a> ed <a href="https://arte.sky.it/news/2025/installazione-emilio-isgro-gorizia-2025" target="_blank">Emilio Isgrò</a>. Il programma della rassegna non mancherà di ospitare infine numerosi critici e storici dell’arte, a partire da Martin Kemp, tra i massimi esperti di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/05/identita-madre-leonardo-da-vinci-martin-kemp-archivio-toscana" target="_blank">Leonardo da Vinci</a>, e <a href="https://arte.sky.it/news/2024/ristrutturazione-warburg-institute-londra" target="_blank">Bill Sherman</a>, direttore del Warburg Institute di Londra e protagonista di un talk celebrativo per il 75esimo anniversario della pubblicazione di The Story of Art di Ernst Gombrich.
<h2>IL PROGRAMMA DELLA PRIMA EDIZIONE DI “ARTIS”</h2>
Nata con l’obiettivo fondamentale di rendere l’arte contemporanea un elemento della vita quotidiana delle persone, la manifestazione coinvolgerà i luoghi più noti e prestigiosi di Vicenza, trasformandoli in una “piazza” aperta al pubblico di tutte le età. Tra le sedi che ospiteranno gli eventi di ARTis – Festival dell’Arte (tutti a ingresso gratuito, su prenotazione), si segnalano location suggestive come il <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/09/il-teatro-olimpico-di-vicenza-ospita-il-71-ciclo-di-spettacoli-classici" target="_blank">Teatro Olimpico</a>, il Museo Civico di <a href="https://arte.sky.it/news/2024/ala-roi-palazzo-chiericati-vicenza" target="_blank">Palazzo Chiericati</a> e la <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/01/mostra-ritratti-donna-anni-venti-basilica-palladiana-vicenza" target="_blank">Basilica Palladiana</a>.
Parallelamente, il centralissimo Palazzo Valmarana Braga offrirà una residenza a Matilde Sambo. La giovane artista veneziana aprirà le porte del suo studio, all’interno di una delle ultime opere architettoniche di <a href="https://arte.sky.it/video/palladio-645700">Andrea Palladio</a>, per dialogare con i visitatori in merito ai propri progetti. Non mancherà infine un ricco programma di eventi dedicati alle scuole e alle famiglie. I numerosi laboratori in cartellone, sviluppati in collaborazione con istituzioni del calibro di <a href="https://arte.sky.it/news/2025/trentino-unexpected-mostra-mart-rovereto" target="_blank">MART di Rovereto</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/2025/maxxi-roma-15-anni-mostre-2025" target="_blank">MAXXI di Roma</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/2025/mostre-2025-castello-rivoli-rebecca-horn" target="_blank">Castello di Rivoli</a>, punteranno ad avvicinare all’arte e agli artisti anche i visitatori più giovani, stimolando la loro curiosità e il loro amore per la creatività.

Segui su Sky Arte A Vicenza il festival che avvicina il pubblico all’arte (e agli artisti)

A Vicenza il festival che avvicina il pubblico all’arte (e agli artisti) | Sky Arte

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