La prima mostra dedicata al rapporto tra Chagall e il mosaico

Aprirà al pubblico il prossimo 18 ottobre a Ravenna Chagall in mosaico. Dal progetto all’opera, la prima retrospettiva mai dedicata al rapporto tra il pittore russo (naturalizzato francese) e questa speciale tecnica artistica. In programma fino al 18 gennaio negli spazi del <a href="https://arte.sky.it/news/2023/mostra-ravenna-alberto-burri-mar" target="_blank">MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna</a>, la mostra rappresenta l’evento inaugurale della nona <a href="https://arte.sky.it/news/2022/biennale-mosaico-ravenna" target="_blank">Biennale di Mosaico Contemporaneo</a>.
La retrospettiva, co-prodotta dal museo ravennate e dal <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/01/riapertura-musee-national-marc-chagall-nizza-restauro" target="_blank">Musée national Marc Chagall</a> di Nizza, getta nuova luce su un capitolo poco esplorato, eppure incredibilmente affascinante, del percorso di un artista essenzialmente noto per le sue tele oniriche e colorate. La passione di <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-chagall-conversano-bari" target="_blank">Marc Chagall</a> per l’arte del mosaico nacque infatti intorno alla metà del XX secolo proprio a Ravenna: qui il pittore rimase impressionato dalla qualità estetica e dalla profonda spiritualità dei mosaici bizantini visti in città. Nel 1955, appena un anno dopo questa illuminazione, Chagall realizzò la sua prima opera musiva, con la quale prese parte a un’esposizione storica: la Mostra di Mosaici Moderni, curata da studiosi del calibro di <a href="https://arte.sky.it/news/2023/museo-franca-ghitti-darfo-boario-terme" target="_blank">Giulio Carlo Argan</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/2022/programmi-tv-1-febbraio-palma-bucarelli" target="_blank">Palma Bucarelli</a>.
<h2>L’ARTE MUSIVA DI UN MAESTRO DEL ‘900 COME MARC CHAGALL</h2>
Il focus di Chagall in mosaico si concentrerà essenzialmente sul processo creativo dell’artista, ricreato in mostra attraverso quattordici diversi progetti di lavori monumentali. Questi mosaici vennero concepiti da Chagall nel periodo compreso tra la fine degli anni Cinquanta e la sua morte, avvenuta nel 1986. Ad aprire il percorso espositivo sarà il primo mosaico realizzato dall’artista russo, intitolato Le Coq bleu. I visitatori potranno ammirarlo sotto forma di bozzetto e nelle versioni realizzate da due dei massimi mosaicisti della tradizione ravennate: Antonio Rocchi e Romolo Papa.
Tra le altre opere esposte, spicca poi un capolavoro di grandi dimensioni come Le Grand Soleil, realizzato a metà degli anni Sessanta come regalo per la moglie, Valentina Brodsky. L’opera fa ritorno in Italia dopo diversi anni, anche grazie all’intervento di restauro promosso proprio dal MAR di Ravenna.
<h2>I MOSAICI DI CHAGALL IN MOSTRA AL MAR DI RAVENNA</h2>
A completare il corpus di lavori in esposizione, non mancheranno dipinti, stampe e bozzetti di progetti celebri, tra cui Les Amoureux e Le Char d’Elie. Attraverso questa ricca selezione di opere, la mostra curata da Anne Dopffér, Gregory Couderc, <a href="https://arte.sky.it/news/2021/casa-salvatore-quasimodo-modica-museo" target="_blank">Giorgia Salerno</a> e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/10/chuck-close-mostra-ravenna" target="_blank">Daniele Torcellini</a> mira a documentare l’evoluzione della tecnica musiva di Chagall, così come la sua duratura collaborazione con i grandi maestri del mosaico.
Uno dei temi di maggiore interesse della retrospettiva in programma al MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna sarà il racconto delle numerose collaborazioni di Marc Chagall con i principali mosaicisti del suo tempo. A tale scopo, una sezione speciale del percorso espositivo sarà riservata alle opere di questi grandi artigiani. L'excursus conferma inoltre l’importanza delle relazioni tra la Scuola di Mosaico dell'Accademia di Ravenna, il Gruppo Mosaicisti e l'École d’Art Italien di Parigi, diretta da <a href="https://arte.sky.it/news/2021/gino-severini-sale-museo-maec-cortona" target="_blank">Gino Severini</a>.
[Immagine in apertura: Marc Chagall, Le Grand Soleil, 1967, pietre, marmo, paste vitree, 340 x 420 cm collezione privata © Chagall®, by SIAE 2025 Photo: © Benoit Coignard]

Segui su Sky Arte La prima mostra dedicata al rapporto tra Chagall e il mosaico

La prima mostra dedicata al rapporto tra Chagall e il mosaico | Sky Arte

La mostra di Daniele Spanò a Roma indaga la crisi dell’immagine nell’era digitale

Il più costoso dipinto di Klimt al centro di Artbox

Nelle Marche c'è una mostra che racconta gli artisti "di provincia"

Ha inaugurato lo scorso 13 settembre a Ripatransone, in provincia di Ascoli Piceno, l’esposizione collettiva Provincia Cosmica, che racconta il lavoro di nove diversi artisti che esplorano i linguaggi della contemporaneità, eleggendo a residenza creativa i paesi di provincia. Allestita all’interno della galleria <a href="https://arte.sky.it/foto/arte/mostra-fiuto-illustrazione-arte-vino" target="_blank">FIUTO Art Space</a>, la mostra curata da <a href="https://arte.sky.it/foto/altro/mostra-montalto-marche-alex-urso" target="_blank">Alex Urso</a> prende spunto dalla storia della sua stessa sede espositiva, fondata dal curatore nel 2023 come centro dedicato al dialogo creativo con la comunità del piccolo borgo dell’entroterra marchigiano.
Le opere esposte fino al prossimo 15 novembre tracciano una panoramica completa delle espressioni artistiche maturate in questi anni nelle zone di “frontiera” della <a href="https://arte.sky.it/video/le-fotografe-chiara-fossati-come-te-863446" target="_blank">provincia italiana</a>. Lontano dai grandi centri culturali del Paese, molti artisti contemporanei indagano temi e linguaggi di profonda attualità, come il confronto tra globalizzazione e realtà locali, o la rigenerazione del tessuto sociale attraverso l’arte. La collettiva nel cuore delle Marche porta così sotto i riflettori i diversi esiti di queste ricerche creative sviluppate in un territorio spesso ingiustamente considerato come marginale.
<h2>LA COLLETTIVA DEDICATA ALL’ARTE CONTEMPORANEA IN PROVINCIA</h2>
A distanza di appena cinque anni da una pandemia che, come effetto collaterale, aveva contribuito a esaltare una visione idealizzata della vita nei piccoli borghi rurali, la mostra Provincia Cosmica invita i visitatori a scoprire le pratiche creative seguite in questi anni nelle aree di provincia del nostro Paese.
Tra i temi di maggior interesse approfonditi dalla collettiva, spicca il ruolo dell'arte come strumento di partecipazione attiva nel territorio. Un esempio notevole in tal senso è quello di <a href="https://arte.sky.it/foto/arte/giuseppe-stampone-animali-abruzzo" target="_blank">Giuseppe Stampone</a>, artista abruzzese che ha deciso di coinvolgere la propria comunità di origine nel programma educativo denominato Global Education. Un’operazione simile a quella curata da Marco Rossi, fondatore di Tempo-rari place, uno speciale spazio dedicato alle mostre temporanee allestito in un piccolo borgo del bergamasco.
<h2>GLI ARTISTI IN MOSTRA PRESSO FIUTO ART SPACE DI RIPATRANSONE</h2>
La retrospettiva non manca di raccontare il ruolo fondamentale delle residenze d'artista per la valorizzazione culturale dei territori di provincia, come avviene con i programmi di accoglienza promossi da Casa Sponge, fondata da <a href="https://arte.sky.it/news/2025/mostre-estate-2025-marche-abruzzo" target="_blank">Giovanni Gaggia</a> in provincia di Pesaro e Urbino, o presso <a href="https://arte.sky.it/news/2025/bando-residenza-artista-molise-fonticelle-frosolone" target="_blank">Le Fonticelle</a>: in questo speciale centro creativo nel cuore del Molise, Alicya ed Elena Ricciuto invitano artisti di tutto il mondo a collaborare con gli artigiani locali.
Tutti i partecipanti alla collettiva Provincia Cosmica offrono una testimonianza preziosa del loro legame con quelle zone d’Italia ai margini dei processi culturali più mainstream. Così, mentre l'artista visiva Adinda-Putri Palma sì è stabilita in un piccolo borgo delle Marche per approfondire la propria indagine sul concetto di abitare, il disegnatore emiliano Deriva (nome d’arte di Denis Riva) ha lavorato alla rigenerazione di uno storico lanificio nel trevigiano, trasformandolo in un luogo di sperimentazione artistica. Chiudono il tragitto di visita Ricardo Aleodor Venturi ed Elena Bellantoni, performer e ricercatrice interdisciplinare tra le più stimate del contesto italiano, da sempre attenta alle tematiche legate alle questioni di genere, al corpo, alle politiche locali e globali.
L’insieme di queste nove diverse esperienze creative delinea così un ritratto aggiornato dei diversi approcci seguiti da un gruppo di artisti, accomunati dall'impegno a lasciare un segno duraturo sulle tante realtà culturali che animano la provincia italiana.
[Immagine in apertura: FIUTO Art Space, Provincia Cosmica. Veduta allestimento. Ph Andrea Giuliani. Giuseppe Stampone, La natura delle cose, 2023. Courtesy Museolaboratorio ex manifattura tabacchi - Città Sant'Angelo (PE)]

Segui su Sky Arte Nelle Marche c'è una mostra che racconta gli artisti "di provincia"

Nelle Marche c'è una mostra che racconta gli artisti "di provincia" | Sky Arte

A Cagliari la prima grande mostra dedicata ad Antonio Ligabue

Il viaggio dell’anima di Graciela Iturbide in mostra alla IULM di Milano

La nuova puntata di Artbox celebra il mito di Sophia Loren

La prima mostra dedicata al rapporto tra Chagall e il mosaico

La prima mostra dedicata al rapporto tra Chagall e il mosaico

Le mostre di questo weekend a Torino

La mostra di Daniele Spanò a Roma indaga la crisi dell’immagine nell’era digitale

Il più costoso dipinto di Klimt al centro di Artbox

Le mostre di questo weekend a Torino

La mostra di Daniele Spanò a Roma indaga la crisi dell’immagine nell’era digitale

Il più costoso dipinto di Klimt al centro di Artbox