Nel Padiglione Renzo Piano del Kimbell Art Museum la grande mostra sui marmi Torlonia 

Si intitola Myth and Marble: Ancient Roman Sculpture from the Torlonia Collection l'attesissima mostra in programma dal 14 settembre al 25 gennaio 2026 negli spazi del <a href="https://arte.sky.it/news/2024/artemisia-gentileschi-maddalena-kimbell-art-museum" target="_blank">Kimbell Art Museum</a> di Fort Worth. Allestita all'interno del padiglione progettato da <a href="https://arte.sky.it/news/2023/libro-architettura-renzo-piano" target="_blank">Renzo Piano</a> e inaugurato nel 2013, la retrospettiva porterà per la prima volta nel sud degli Stati Uniti una selezione esclusiva di 58 opere appartenenti alla più importante collezione privata di scultura romana al mondo.
L’evento autunnale sarà la seconda tappa di un tour espositivo che, dopo aver toccato Chicago negli scorsi mesi, approderà anche in Canada a marzo 2026. L’esposizione in Texas offrirà a tutti i visitatori l’eccezionale opportunità di ammirare dal vivo i capolavori della <a href="https://arte.sky.it/foto/arte/mostra-marmi-torlonia-roma-archeologia-arte-classica" target="_blank">Collezione Torlonia</a>, molti dei quali sono stati esposti raramente negli ultimi settant'anni. La selezione raccolta per l’occasione presenterà un'ampia gamma di tipologie scultoree, inclusa una selezione di busti di imperatori e statue di divinità, nonché alcuni magnifici sarcofagi, tra le più grandi opere scolpite in marmo sopravvissute dall'Antica Roma.
<h2>L’ECCEZIONALE MOSTRA IN TEXAS DEI MARMI DELLA ROMA ANTICA </h2>
La prestigiosa collezione di marmi e statue romane fu creata nel XIX secolo da due principi della famiglia Torlonia – Giovanni e suo figlio Alessandro – fino a diventare negli anni la più vasta raccolta privata di sculture romane antiche. Le opere in mostra al Kimbell Art Museam sono state realizzate nell’arco di circa sette secoli a cavallo dell’anno 0, con la maggior parte risalente al periodo dell'Alto Impero, tra il I e il II secolo d.C.. L’esposizione raccoglie alcuni dei più mirabili esempi di statuaria antica, presentando al pubblico figure a grandezza naturale di divinità e personaggi mitologici, nonché busti che ritraggono imperatori e loro familiari.
Lungo il percorso espositivo, suddiviso in sei sezioni tematiche, sono dunque presentati capolavori come lo straordinario Ritratto di fanciulla di Vulci e la celebre Hestia Giustiniani, copia in marmo di epoca imperiale di un originale bronzeo risalente al V secolo a.C.. Ampio spazio sarà poi dedicato all’analisi dell’influenza della cultura greca sui Romani, all’uso della statuaria come strumento di propaganda politica, nonché agli interventi di restauro e modifica sugli antichi marmi condotti da artisti moderni come <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-bernini-ariccia-palazzo-chigi" target="_blank">Gian Lorenzo Bernini</a>. L’ultima sezione presenta infine una serie di sarcofagi eccezionali e altri monumenti che rappresentano una summa delle tradizioni romane in ambito funerario.
<h2>IL TOUR ESPOSITIVO DELLA COLLEZIONE TORLONIA IN AMERICA DEL NORD</h2>
La mostra Myth and Marble è arrivata in Nord America lo scorso marzo, reduce dall’incredibile successo riscosso dai precedenti appuntamenti espositivi <a href="https://arte.sky.it/news/2022/mostra-milano-marmi-torlonia" target="_blank">in Italia</a> e al <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-collezione-torlonia-louvre-parigi" target="_blank">Louvre</a> di Parigi, dove ha attirato un pubblico senza precedenti nel corso del 2024. Il Kimbell Art è la seconda sede museale statunitense a ospitare la prestigiosa mostra: il tour nordamericano ha infatti fatto prima tappa all'Art Institute of Chicago, dove è rimasta aperta fino alla fine dello scorso giugno, mentre nel mese di marzo 2026 inaugurerà al Montreal Museum of Fine Arts, in Canada.
Organizzata dalla Fondazione Torlonia e dall'Art Institute of Chicago, in collaborazione con le altre sedi espositive nordamericane, la mostra dei marmi appartenenti alla più prestigiosa collezione di scultura romana antica al mondo conferma l'eredità culturale duratura della Roma imperiale, attraverso una serie di capolavori che “risuonano ancora oggi con noi”, come ha evidenziato Jennifer Casler Price, curatrice della mostra al Kimbell Art Museum.
[Immagine in apertura: Portus Relief, Roman, Imperial Period (2nd–3rd century AD), marble. Torlonia Collection, Rome. © Fondazione Torlonia. Photo by Lorenzo De Masi]

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La storia del batterista dei Rolling Stones Charlie Watts

La docu-serie Vita da Rolling Stones vuole raccontare la storia di uno dei gruppi più importanti della storia del rock da una prospettiva assolutamente inedita. Ognuno dei quattro episodi presenta infatti il ritratto ravvicinato di uno dei membri della <a href="https://arte.sky.it/news/2023/sweet-sounds-of-heaven-rolling-stones">band britannica</a>, approfondendo per ciascuno di essi aneddoti, passioni e ricordi maturati in oltre 60 anni di carriera.
La quarta puntata della serie, dedicata allo storico batterista del gruppo, Charlie Watts, e in onda su Sky Arte venerdì 4 luglio, rende omaggio al contributo essenziale del membro <a href="https://arte.sky.it/news/2021/morte-charlie-watts-batterista-rolling-stones">scomparso</a> nel 2021. Il ricordo del leggendario musicista è tratteggiato attraverso le parole degli altri componenti del gruppo, nonché di colleghi del calibro di <a href="https://arte.sky.it/news/2023/tina-turner-morte">Tina Turner</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/2024/bon-jovi-nuovo-album">Jon Bon Jovi</a> e Brian Johnson, cantante degli <a href="https://arte.sky.it/news/2024/50-anni-acdc-ristampa-discografia">AC/DC</a>. Non manca inoltre la testimonianza significativa dello stesso batterista, recuperata attraverso preziose interviste d'archivio.
Dalle immagini e dalle parole di tutti gli intervistati emerge l’importanza decisiva del ruolo di <a href="https://arte.sky.it/news/2021/programmi-tv-25-agosto-charlie-watts-rolling-stones">Charlie Watts</a> come vero collante della rock band britannica. Il suo amore per il jazz e il suo inconfondibile stile ritmico sono stati i mattoni su cui i Rolling Stones hanno potuto costruire il loro incredibile e duraturo successo.
[Immagine in apertura: Charlie Watts © Mercury Studios Ltd.]

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