La grande mostra di Pellizza da Volpedo alla GAM di Milano

Tutti lo conoscono per Il Quarto Stato, l’opera monumentale che ha immortalato la dignità del lavoro e l’avanzare compatto di un popolo verso il futuro. Ma oltre il suo capolavoro più noto, <a href="https://arte.sky.it/news/2025/grande-arte-al-cinema-giuseppe-pellizza-da-volpedo" target="_blank">Giuseppe Pellizza da Volpedo</a> è un artista che merita di essere esaminato con profondità. Pittore divisionista, sperimentatore instancabile, autore capace di coniugare realismo sociale e suggestioni simboliste, ha infatti lasciato un corpus sorprendente per varietà e intensità, nonostante la sua vita breve, spezzata a soli 39 anni. A oltre un secolo dall’ultima monografica a lui dedicata, la città che custodisce il suo celeberrimo dipinto sceglie di restituire la complessità del suo percorso con una delle <a href="https://arte.sky.it/news/2025/mostre-arte-autunno-2025" target="_blank">mostre più attese dell'autunno 2025</a>. Dal 26 settembre al 25 gennaio 2026, la Galleria d’Arte Moderna di Milano accoglie <a href="https://arte.sky.it/news/2025/pellizza-pittore-volpedo-programmi-tv-25-settembre" target="_blank">Pellizza da Volpedo. I capolavori</a>. 
<h2>PELLIZZA DA VOLPEDO IN MOSTRA ALLA GALLERIA D’ARTE MODERNA DI MILANO</h2>
Curata da Aurora Scotti e Paola Zatti, la rassegna raccoglie 40 opere tra dipinti e disegni, provenienti da collezioni pubbliche e private, italiane e straniere. Una selezione accurata che permette di seguire l’artista nel tempo: dal realismo giovanile, caratterizzato da una ritrattistica intensa e sicura, fino all’approdo al divisionismo, linguaggio che condivide con giganti come <a href="https://arte.sky.it/news/2024/giovanni-segantini-programmi-tv-8-febbraio" target="_blank">Giovanni Segantini</a>, Gaetano Previati e Angelo Morbelli.
Ospitata nelle sale al pianoterra della Villa Reale e nella storica sala de Il Quarto Stato al primo piano, la mostra Pellizza da Volpedo. I capolavori si inserisce nel programma dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026. Come spiegano le curatrici, l’esposizione “ambisce anche a restituire la forza di un percorso, quello di Pellizza, che non si esaurisce nell'opera più nota de 'Il Quarto Stato', indagando tutta una produzione centrata sulla sperimentazione tecnica, sull'uso nuovo del colore e della luce, su temi nuovi e di sorprendente modernità". 
<h2>ESPOSTI ANCHE I CARTONI PREPARATORI DE “IL QUARTO STATO”</h2>
Tra i passaggi più suggestivi dell'itinerario di visita si distingue la sezione dedicata alla genesi de Il Quarto Stato, con l’esposizione dei grandi cartoni preparatori, testimonianza tangibile della cura con cui Pellizza costruiva le sue opere e del legame con la grande tradizione pittorica ottocentesca. L’esposizione dialoga con le opere di Segantini e Previati presenti alla GAM, permettendo di cogliere la portata collettiva dell'esperienza divisionista, che avrebbe influenzato perfino l’avanguardia futurista. Grazie alla collaborazione con i Musei Pellizza da Volpedo, infine, il percorso si estende anche ai luoghi natali dell’artista, mentre le visite guidate curate da Milanoguida arricchiscono l’esperienza dei visitatori. 
[Immagine in apertura: Giuseppe Pellizza da Volpedo, Speranze deluse, 1894. Olio su tela. Collezione privata - Courtesy Gallerie Maspes, Milano]

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A Milano l'intensa opera dell'artista giapponese Chiharu Shiota per le Olimpiadi 2026

La storia della dismessa edicola che riapre come piccolo hub culturale

Un polo culturale di dimensioni minime, uno spazio che favorisca le contaminazioni tra la comunità del quartiere e le realtà indipendenti dell’<a href="https://arte.sky.it/archivio/2013/09/creativita-e-letteratura-a-bologna-ce-artelibro" target="_blank">editoria</a>, del design e della creatività. È questa la missione di Santedicola, il nuovo hub culturale che inaugurerà a Roma il prossimo 18 ottobre. Allestito all’interno di un’ex <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/02/concorso-edicola-architettura" target="_blank">edicola</a> a Piazza Imola, nel popoloso rione di San Giovanni, il progetto ripensa uno spazio tradizionalmente centrale nel tessuto urbano, assegnandogli una funzione inedita: quella di presidio culturale locale.
Tra le diverse proposte di <a href="https://arte.sky.it/news/2024/giubileo-2025-parco-schuster-roma-ostinese" target="_blank">rigenerazione</a> che interessano le nostre città, Santedicola spicca per il suo approccio originale, puntando a trasformare un’attività ormai dismessa in una galleria di dimensioni ridotte. Decisivo in tale ottica è stato il progetto ideato in collaborazione da due studi di architettura e design della Capitale, che hanno contribuito ad assegnare agli spazi interni dell’edicola un rinnovato aspetto.
<h2>NASCE A ROMA UN MINI CENTRO CULTURALE CHE UNISCE EDITORIA E CREATIVITÀ</h2>
In un contesto segnato dalla crescente crisi dei formati tradizionali di carta stampata, l’edicola può tornare a svolgere un ruolo fondamentale per la vita del quartiere. A tale scopo, il nuovo hub culturale romano proporrà al pubblico un’accurata selezione di quotidiani e magazine italiani internazionali, affiancata dalle opere pubblicate da case editrici indipendenti come <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/11/le-parole-di-rodari-e-i-disegni-di-munari-insieme-in-un-nuovo-volume" target="_blank">Corraini</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/2022/bando-artisti-under-40-manifattura-tabacchi-firenze" target="_blank">Nero Editions</a>. Oltre ai lavori dell’editoria specializzata su fotografia, architettura e moda, Santedicola accoglierà al suo interno una selezione di oggetti di design e prodotti di consumo commercializzati dalle più importanti realtà artigianali di Roma e dintorni.
Il progetto prevede inoltre l’istituzione di un piccolo ma flessibile spazio espositivo, animato da un nutrito programma di eventi pop-up, laboratori e rassegne d’arte. Santedicola mira così a diventare, fin dalla sua apertura, “un palcoscenico urbano capace di attrarre l’attenzione, stimolare la curiosità e creare un contatto genuino con il pubblico”, come ha spiegato il suo fondatore, Gaetano Orefice.
<h2>IL PROGETTO “SANTEDICOLA” NEL CUORE DEL QUARTIERE SAN GIOVANNI</h2>
A inaugurare il nuovo corso dell’edicola romana sarà l’esposizione Lanterna Beach: i volti del Braccio che raccoglie gli scatti del fotografo Mariano Doronzo. Si tratta di opere che raccontano un microcosmo umano del tutto particolare: quello formato da una piccola comunità di bagnanti che è solita ritrovarsi sul molo di Barletta.
Il concept visivo dell’intero progetto è opera del designer italo-americano Jonathon Dominic Spada, che ha tratto ispirazione dall’iconografia delle antiche edicole votive per evidenziare l’importanza dello spazio romano come nuovo “altare sacro” della cultura. Anche attraverso questa immagine, Santedicola mira ad affermarsi come vetrina creativa aperta tanto ai brand più interessanti e innovativi, quanto alla comunità locale. Tale funzione di aggregatore sociale si inserisce idealmente nel più ampio progetto di riqualificazione di Piazza Imola e del quartiere di San Giovanni.
[Immagine in apertura: Photo ©Simone Amici]

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