Tutto il genio di Magritte in mostra nel "suo" Belgio

Debutterà domani, 15 novembre, nella città belga di Anversa Magritte. La ligne de vie, un’originale esposizione che offre ai visitatori la possibilità di approfondire la poetica artistica del genio surrealista attraverso le sue opere e le sue parole. La mostra è allestita in una sede culturale prestigiosa come il <a href="https://arte.sky.it/news/2022/anversa-fiandre-royal-museum-fine-arts-riapertura" target="_blank">KMSKA - Koninklijk Museum voor Schone Kunsten</a> (Museo reale di belle arti). Proprio in queste sale, <a href="https://arte.sky.it/news/2023/dipinto-nascosto-rene-magritte" target="_blank">René Magritte</a> tenne nel novembre del 1938 un’importante lectio magistralis, che la mostra intende riportare in vita attraverso l’ausilio dei moderni strumenti tecnologici.
Presentando l’ambizioso progetto espositivo, la direttrice del museo belga, Carmen Willems, ha sottolineato come sia stato possibile ricreare, grazie all’<a href="https://arte.sky.it/news/2025/dataland-museo-intelligenza-artificiale-refik-anadol-los-angeles" target="_blank">intelligenza artificiale</a>, “la conferenza originale del 1938 nel museo”, esponendo negli stessi ambienti le opere a cui fa riferimento Magritte nel suo discorso. Questo approccio consente ai visitatori di vivere fino al 22 febbraio 2026 un’esperienza unica, approfondendo la visione artistica del maestro di Lessines in una fase cruciale del suo percorso creativo.
<h2>LA LEZIONE DI MAGRITTE DEL 1938 SI TRASFORMA IN UNA MOSTRA AD ANVERSA</h2>
La mostra al KMSKA documenta la graduale evoluzione del linguaggio artistico di Magritte, focalizzando l'attenzione sul periodo alla fine degli anni Trenta, quando l’artista era già considerato uno dei massimi esponenti del Surrealismo. Proprio in occasione della lezione del 1938, Magritte illustrò come fosse solito classificare le proprie opere in base a "problemi ricorrenti". Tali <a href="https://arte.sky.it/news/2021/mostra-magritte-surrealismo-madrid" target="_blank">gruppi tematici</a>, come il problema “della donna”, quello “della porta” o “della finestra”, costituiscono gli snodi fondamentali del percorso espositivo.
Un altro elemento di grande interesse è la netta visione politica espressa da René Magritte durante la conferenza. In un contesto turbolento come quello europeo sulla soglia del secondo conflitto mondiale, l’artista aveva sviluppato una piena consapevolezza del proprio ruolo, tanto da considerare il <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostre-100-anni-surrealismo" target="_blank">Surrealismo</a> come una chiave di lettura indispensabile per comprendere e comunicare le contraddizioni del suo tempo.
<h2>LO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO VISIVO DEL MAESTRO DEL SURREALISMO</h2>
La sezione conclusiva della mostra esplora l’influenza dell'arte di Magritte e di quella storica lezione sulla scena belga della prima metà del Novecento. Sono così esposte le opere realizzate da artisti come Marcel Mariën, Léo Dohmen e Gilbert Senecaut, tutti ispirati dall’esempio del maestro surrealista.
L’inedito confronto tra le idee dell’artista e la loro traduzione diretta in opere visive invita i visitatori ad avvicinarsi a Magritte da una prospettiva del tutto peculiare, scoprendo passo dopo passo l’evoluzione del suo linguaggio artistico. La mostra La ligne de vie rivela così come tale processo non sia stato “lineare”, ma piuttosto simile a “una vera e propria ricerca – e persino una lotta – con i suoi temi”, come sottolineato dal curatore dell’esposizione, Xavier Canonne.
[Immagine in apertura: René Magritte, De wraak. Gouache op papier | gouache sur papier. 1956. 115 x 88 cm. Koninklijk Museum voor Schone Kunsten Antwerpen (KMSKA) – Collectie Vlaamse Gemeenschap © Succession René Magritte - SABAM Belgium, 2025, foto: Hugo Maertens]

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New York ritrova il capolavoro museale di Marcel Breuer

Quando <a href="https://arte.sky.it/news/2022/marcel-breuer-demolizione-casa-binucleare" target="_blank">Marcel Breuer</a> progettò il suo storico edificio su Madison Avenue a New York, nel 1966, volle creare un tempio brutalista capace di contrastare la frenesia urbana: la sua doveva essere un’architettura scultorea e meditativa. Per decenni la struttura ha ospitato il <a href="https://arte.sky.it/news/2022/mostra-edward-hopper-new-york-whitney-museum" target="_blank">Whitney Museum of American Art</a>, diventando un punto di riferimento per generazioni di artisti, curatori e visitatori. Oggi, quello stesso blocco di cemento e luce torna a vivere grazie alla casa d'aste <a href="https://arte.sky.it/news/2025/asta-gabinetto-oro-america-maurizio-cattelan" target="_blank">Sotheby’s</a>, che lo ha appena restituito alla città, dando avvio a una nuova stagione culturale. 
<h2>LO STUDIO HERZOG & DE MEURON RESTAURA IL CAPOLAVORO DI MARCEL BREUER A NEW YORK</h2>
Il restauro curato da <a href="https://arte.sky.it/news/2023/londra-mostra-herzog-de-meuron" target="_blank">Herzog & de Meuron</a>, in collaborazione con PBDW Architects, ha rispettato l’integrità del progetto originale ripensandolo con sensibilità contemporanea. Le geometrie severe di Breuer ora dialogano con spazi espositivi più flessibili, sale d’asta tecnologicamente avanzate e un’impostazione che rende l’edificio più aperto e fruibile. L’intervento, fedele all’esperienza maturata dallo studio in luoghi come <a href="https://arte.sky.it/news/2025/tate-modern-londra-25-anni" target="_blank">Tate Modern</a> e <a href="https://arte.sky.it/foto/architettura/museo-cultura-visiva-m-hong-kong" target="_blank">M+ Museum</a>, bilancia conservazione e innovazione: materiali originali ripristinati, prospettive ampliate, nuove connessioni interne. Il risultato è un luogo che conserva l’austera bellezza del passato, pronto a ospitare eventi, mostre e vendite e accogliere un pubblico internazionale. Tra le novità: un ristorante firmato Roman and Williams, in arrivo in primavera.
<h2>DA FRIDA KAHLO A MAURIZIO CATTELAN, LE MOSTRE DI SOTHEBY’S</h2>
Proprio attraverso le sue collezioni che Sotheby’s accende questa nuova fase della sua storia con un programma espositivo senza precedenti. Dalla Leonard A. Lauder Collection, con tre capolavori inediti di <a href="https://arte.sky.it/news/2025/fumetto-otto-gabos-gustav-klimt" target="_blank">Gustav Klimt</a> e la più vasta selezione di bronzi di <a href="https://arte.sky.it/news/2025/henri-matisse-mostra-immersiva-firenze" target="_blank">Henri Matisse</a> mai vista in asta, alla Cindy and Jay Pritzker Collection, che schiera un <a href="https://arte.sky.it/news/2025/vincent-van-gogh-poeti-amanti-documentario-cinema" target="_blank">Vincent van Gogh</a> di importanza storica e un monumentale Matisse, fino all’universo visionario di Exquisite Corpus con il toccante El sueño (La cama) di Frida Kahlo: ogni mostra racconta una storia, un percorso, una vita dedicata all’arte. Accanto a questi progetti, l’energia contemporanea esplode con Basquiat, Cattelan, Yves Klein, Kerry James Marshall e la conclusione della serie dedicata ai Lichtenstein. Un insieme di esposizioni gratuite, aperte fino al 17 novembre, che trasforma il "Breuer Building", pronto poi a illuminarsi per le aste serali dal 18 al 21 novembre.
[Immagine in apertura: Sotheby’s Breuer lobby gallery, featuring works from the Collection of Dorothy and Roy Lichtenstein. Photography by Stefan Ruiz Courtesy of Sotheby’s]

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