A Roma la mostra sul mito delle sirene, tra storia e leggenda

Dalla pioggia sottile alle acque marine profonde, dai ruscelli cristallini alle lacrime di gioia o dolore, il ciclo dell’acqua – elemento fluido per eccellenza, che tanto ci plasma ma che spesso ci mette a rischio – può assumere molteplici forme e significati. Allestita nella splendida cornice di <a href="https://arte.sky.it/news/padiglioni-estate-villa-medici-roma" target="_blank">Villa Medici a Roma</a> fino al 13 gennaio, la mostra Il canto delle sirene: l'acqua raccontata dagli artisti esplora questo tema con particolare attenzione alle implicazioni politiche, ecologiche e sociali legate al nostro rapporto con l’acqua, qui intesa come fonte di vita, inquietudine e trasformazione.<h2>A VILLA MEDICI A ROMA UNA MOSTRA INDAGA IL NOSTRO RAPPORTO CON L’ACQUA</h2>A cura di Sam Stourdzé e Caroline Courrioux, l'esposizione attraversa civiltà sommerse, pratiche rituali e rotte commerciali, suggerendo come la figura della sirena si rifletta sulle paure e sulle speranze collettive di fronte alla crisi ecologica attuale. Sono trenta gli artisti in mostra provenienti da tutto il mondo – tra cui Alix Boillot, Valentin Noujaïm, Younès Ben Slimane –, che reinterpretano la mitologia dell'acqua per esprimere una riflessione profonda sul divenire, sul cambiamento continuo della società e della natura e sulle trasformazioni indotte dalla gestione delle risorse idriche. Ai lavori di questi autori si aggiunge la produzione di dieci opere concepite appositamente per l’occasione, che arricchiscono il dialogo tra passato e presente, mito e realtà. Tra queste, l'installazione Waterlogue di Madison Bycroft utilizza la tecnologia digitale per creare un’esperienza immersiva, trasportando il pubblico in un universo liquido dove realtà e fantasia si fondono.<h2>LA SIRENA COME SIMBOLO DELLA STORIA FEMMINISTA</h2>La figura ibrida della sirena emerge quindi come fil rouge della mostra, fungendo da guida tra i mondi sommersi e la superficie, tra mito e realtà. Le sirene, antiche creature metà donna e metà pesce, incarnano la duplicità dell’acqua stessa: fonte di giovinezza e distruzione, protezione e minaccia, mistero e rivelazione. La studiosa Myriam Bahaffou, nel catalogo, ci ricorda inoltre che “le sirene fanno parte della nostra storia femminista”. Questo, avverte Bahaffou, “non dovrebbe servire come modello ma come direzione politica, artistica, accademica e, soprattutto, etica”, sottolineando come questi soggetti mitologici siano una metafora di trasformazione necessaria per affrontare le ecologie tragiche del nostro tempo. Il dialogo fra artisti e pubblico, infatti, stimola una riflessione etica e politica, suggerendo che il percorso verso un futuro sostenibile passa attraverso una riconnessione profonda con l’acqua e con le sue storie, le leggende e le realtà che essa racchiude, proponendo una visione in divenire, fluida e resiliente del presente e del futuro.[Immagine in apertura: Madison BYCROFT, Waterlogue, Four to the Floor (2024), 4K digital video, four channels, color. Image © Joel White]

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“Le città invisibili” di Italo Calvino nelle matite di un grande illustratore

Cinquantacinque città immaginarie, mete simboliche di un lungo viaggio, descritte da Marco Polo all'imperatore Kublai Khan attraverso nove appassionanti capitoli: questo percorso narrativo, complesso e ramificato, rese <a href="https://arte.sky.it/foto/mostra-fotografia-citta-invisibili-calvino" target="_blank">Le città invisibili</a> una delle opere più amate di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-italo-calvino-scuderie-roma" target="_blank">Italo Calvino</a> fin dalla prima pubblicazione, curata da <a href="https://arte.sky.it/news/francesco-petrarca-libro-ragazzi" target="_blank">Einaudi </a>nel 1972. The Folio Society, casa editrice britannica amata in tutto il mondo per le sue edizioni di grande pregio, ha dato alle stampe una versione da collezione del libro, che affianca alla raccolta di racconti dello scrittore italiano le illustrazioni firmate da Dave McKean, artista britannico noto per il graphic novel Cages e per la sua collaborazione ultra-trentennale con Neil Gaiman. Grazie al suo stile visionario e surreale, McKean dà vita a un perfetto connubio tra la prosa onirica di Calvino e le proprie immagini suggestive, ricreando davanti agli occhi del lettore tutti i dettagli e le atmosfere evocative delle città invisibili.<h2>UN'EDIZIONE PRESTIGIOSA PER UN CLASSICO DELLA LETTERATURA</h2>Pubblicata in lingua inglese in occasione del <a href="https://arte.sky.it/news/mostre-italo-calvino-centenario" target="_blank">centenario </a>della nascita di Italo Calvino, l’opera include illustrazioni a colori a tutta pagina e disegni integrati nel testo, che rappresentano il viaggio attraverso le mete fantastiche descritte da <a href="https://arte.sky.it/news/mostre-700-anniversario-morte-marco-polo-venezia" target="_blank">Marco Polo</a> all’imperatore dei Tartari. Ispirandosi liberamente proprio al <a href="https://arte.sky.it/news/marco-polo-milione-manoscritto-inedito " target="_blank">Milione </a>scritto settecento anni prima dal viaggiatore veneziano, Calvino riuscì a condensare in poche pagine uno sguardo contemporaneo sul ruolo delle città, dell’architettura e della società, trasformando di fatto il racconto dell’esploratore medievale in una serie di riflessioni di carattere universale.<h2>L'ARTE DI DAVE MCKEAN INCONTRA LA PROSA DI ITALO CALVINO</h2>Racchiusa in un prezioso cofanetto che rende giustizia all’elevata qualità di stampa dell’opera, l'edizione è completata da un'introduzione della scrittrice britannica Jeanette Winterson, dedicata al rapporto tra scrittura e immaginazione nel testo di Calvino. Tale prefazione, insieme alle illustrazioni di McKean, contribuisce a rendere questa versione de Le città invisibili un'esperienza di lettura coinvolgente, in grado di accendere la fantasia del lettore e invitarlo a viaggiare tra i luoghi immaginari descritti da Marco Polo, lasciandosi affascinare dalle molteplici sfumature di un capolavoro letterario senza tempo.[Immagine in apertura: credit The Folio Society]

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