Una mostra inedita racconta il legame inscindibile tra Totò e Napoli

La profonda simbiosi che univa il “Principe della Risata” alla sua città d’origine è il tema centrale dell'esposizione intitolata Totò e la sua Napoli, allestita presso la Sala Belvedere di <a href="https://arte.sky.it/news/2024/museo-fabbrica-palazzo-reale-napoli" target="_blank">Palazzo Reale</a> del capoluogo campano. Organizzata nell’ambito dell’iniziativa <a href="https://arte.sky.it/news/2024/logo-napoli-2500-anni" target="_blank">Neapolis 2500</a>, che celebra i 2500 anni della fondazione della città, la mostra in programma dal 31 ottobre fino al 25 gennaio porterà sotto i riflettori sia l’influenza di Napoli sulla produzione artistica del grande comico, che l’importanza del lascito di <a href="https://arte.sky.it/news/2022/toto-fumetto-don-chisciotte" target="_blank">Totò</a> per la cultura partenopea.
La retrospettiva, curata da <a href="https://arte.sky.it/news/2025/mostra-tolkien-trieste-salone-incanti" target="_blank">Alessandro Nicosia</a> e Marino Niola, rappresenta la tappa inaugurale di un progetto espositivo destinato a raggiungere nei prossimi mesi anche gli Stati Uniti. Attraverso una ricca selezione di documenti e oggetti personali, i visitatori potranno comprendere come Totò sia divenuto negli anni un simbolo universale dell’essenza stessa della città di Napoli e del suo spirito ironico, graffiante e malinconico al tempo stesso.
<h2>PALAZZO REALE RENDE OMAGGIO AL “PRINCIPE DELLA RISATA”</h2>
Nato nel 1898 nel <a href="https://arte.sky.it/news/2020/rione-sanita-napoli-documentario-massimo-ferrari" target="_blank">Rione Sanità</a>, il principe Antonio de Curtis ha sempre rappresentato con orgoglio le proprie origini profondamente napoletane. L'esposizione in programma nei prossimi mesi accompagna il pubblico in un viaggio immersivo nel mondo del grande artista, evidenziando il rapporto di reciproca influenza con la cultura partenopea. Non mancheranno poi i documenti che testimoniano come questo legame indissolubile abbia coinvolto tanto la sfera privata, quanto quella professionale.
I visitatori saranno così invitati a esplorare la storia di Totò attraverso manoscritti, costumi di scena, fotografie, filmati e installazioni multimediali. Il percorso tematico punterà a raccontare la vita e la carriera del “Principe della Risata”, dall’infanzia nel cuore di Napoli fino al successo internazionale. Il ricco allestimento pensato per la <a href="https://arte.sky.it/news/2025/pino-daniele-spiritual-mostra-palazzo-reale-napoli" target="_blank">Sala Belvedere</a> offrirà una prospettiva del tutto inedita sull’attore comico più famoso della storia italiana, evidenziando in modo originale come la cultura napoletana abbia permeato il suo stile di vita e il suo approccio all’arte.
<h2>IL LASCITO CULTURALE DI TOTÒ PER LA “SUA” NAPOLI</h2>
Prodotta da <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mike-bongiorno-mostra-milano-palazzo-reale" target="_blank">C.O.R. Creare Organizzare Realizzare</a>, l’esposizione a Palazzo Reale celebra la connessione ideale tra l’artista e quella città d’origine che lo stesso attore considerava una condizione dell'anima, più che un luogo fisico. Obiettivo dell’esposizione è dunque rendere omaggio contemporaneamente a Totò e a Napoli, lasciando emergere come questo legame abbia favorito la nascita di un patrimonio artistico di valore inestimabile.
Grazie all’esposizione di cimeli personali e documenti inediti, la mostra Totò e la sua Napoli testimonia come il “Principe della Risata” abbia sempre portato in scena la napoletanità più autentica. 
[Immagine in apertura: Totò alla festa del Monacone nel Rione Sanità. Credito Gino (Luigi) Campolongo]

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Un capolavoro di Tiziano al centro di un’importante mostra in Brianza

La grande arte torna in <a href="https://arte.sky.it/news/2022/ventennale-ville-aperte-brianza" target="_blank">Brianza</a> grazie a una mostra straordinaria, intitolata L'Ultimo Tiziano. A partire dal 17 ottobre, verrà infatti esposta – per la prima volta in assoluto in Lombardia – la tela Venere che benda Amore, capolavoro della maturità di <a href="https://arte.sky.it/news/2022/tiziano-docufilm-pittura" target="_blank">Tiziano Vecellio</a>, in prestito dalla <a href="https://arte.sky.it/foto/arte/mostra-wangechi-mutu-galleria-borghese-roma" target="_blank">Galleria Borghese</a> di Roma. L’esposizione, in programma fino al 1° dicembre, sarà allestita all’interno della seicentesca Villa Cusani Confalonieri, nel centro del Comune di Carate.
La rassegna costituisce il secondo capitolo dell’iniziativa La Grande Arte in Brianza, promossa dalla Fondazione Costruiamo il Futuro in collaborazione con le Gallerie d’Italia. Dopo il successo riscosso nel 2024 dalla monografica dedicata al <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/07/le-strade-del-barocco-portano-da-roma-a-potsdam" target="_blank">Narciso</a> di Caravaggio, che aveva richiamato oltre 40mila visitatori in appena un mese, l’ambizioso progetto culturale porta nel cuore del territorio lombardo un nuovo capolavoro. Anche quest’anno, l’accesso alla mostra sarà totalmente gratuito (su prenotazione), con l’obiettivo di favorire la massima partecipazione.
<h2>LA MOSTRA DEDICATA A UNA DELLE ULTIME OPERE DI TIZIANO</h2>
Protagonista indiscussa dell’evento espositivo sarà la tela dipinta da Tiziano nel 1565, quando il grande pittore veneto aveva ormai quasi 80 anni. Il soggetto principale dell'opera è <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/02/mostre-palazzo-te-mantova-venere" target="_blank">Venere</a>, raffigurata mentre è intenta a coprire gli occhi di Cupido con una benda dorata. Ad assistere la dea dell’amore ci sono un putto e due ancelle, per dare vita insieme ai due protagonisti a un gruppo dinamico che anima la scena con grande raffinatezza.
Affrontando un tema dal forte valore simbolico, Tiziano dimostra di saper padroneggiare con grande maestria, anche in età avanzata, la rappresentazione dei miti. La tela racconta all’osservatore l’impossibilità di comprendere razionalmente l’amore. Anche lo stile, meno rigoroso e più coerente nell’uso del colore rispetto alle opere della giovinezza, rappresenta “una struggente testimonianza del progressivo sgretolamento del sogno tizianesco e della stessa Venezia”, come sottolineato da Giovanni Morale, curatore della mostra e vicedirettore della sede milanese delle <a href="https://arte.sky.it/news/2023/mostra-milano-mario-carrieri-gallerie-italia" target="_blank">Gallerie d’Italia</a>.
<h2>ESPOSTO A CARATE UN CAPOLAVORO IN PRESTITO DALLA GALLERIA BORGHESE</h2>
L’atteso nuovo appuntamento con l’arte nel cuore della Lombardia promette di avvicinare la comunità locale a un capolavoro assoluto del Cinquecento italiano. Grazie a un allestimento che punta a valorizzare l’opera all’interno di un contesto suggestivo come Villa Cusani, la mostra L’Ultimo Tiziano evidenzierà inoltre la bellezza delle sedi espositive che animano il panorama culturale del territorio brianzolo.
L’evento sarà poi accompagnato da numerose iniziative parallele, a conferma dello spirito educativo alla base del progetto La Grande Arte in Brianza. Tra queste, spicca il concorso aperto alle scuole primarie e secondarie della Lombardia, che mette in palio 20mila euro da utilizzare per potenziare le attività didattiche.

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