Non solo Artissima: guida alle mostre da vedere a Torino nei giorni della fiera

<p>Sta per iniziare l’edizione 2025 di <i><a href="https://arte.sky.it/video/artissima-the-era-of-daydreaming-970373" target="_blank">Artissima</a></i>: la rinomata fiera d’arte contemporanea si svolge dal 31 ottobre al 2 novembre al <a href="https://arte.sky.it/news/2025/torino-comics-2025-fiera-fumetti" target="_blank">Lingotto Fiere</a> di Torino. Come sempre, in questo momento dell'anno Torino accoglie <a href="https://arte.sky.it/news/2025/mostre-arte-autunno-2025">mostre imperdibili</a> allestite in tutta la città: spiccano le esposizioni dedicate ad artisti del calibro di Fernand Léger, Chiharu Shiota ed Emilio Vedova, protagonista di un inusuale “dialogo” con l’opera del Tintoretto. Spazio anche alla fotografia di Lee Miller e Jeff Wall, e all’arte dei manifesti cinematografici. Alla pari dei programmi espositivi che stanno animando l’autunno a <a href="https://arte.sky.it/news/2025/mostre-autunno-2025-roma" target="_blank">Roma</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/2025/mostre-milano-autunno-2025-guida" target="_blank">Milano</a>, anche il capoluogo piemontese offre una panoramica completa su espressioni e linguaggi artistici di ogni epoca.</p>
<h2>ALLE GALLERIE D’ITALIA DI TORINO LA FOTOGRAFIA CONTEMPORANEA DI JEFF WALL </h2>
<p>Gli scatti di grande formato realizzati da uno dei più apprezzati fotografi contemporanei sono al centro della retrospettiva intitolata <i>Jeff Wall. Photographs</i>. Allestita negli spazi delle <a href="https://arte.sky.it/news/2022/museo-gallerie-italia-torino" target="_blank">Gallerie d’Italia</a> e visitabile fino al 1° febbraio 2026, la mostra presenta 27 opere del <a href="https://arte.sky.it/archivio/2014/03/fotografia-jeff-wall-incanta-lo-stedelijk" target="_blank">fotografo canadese</a>, classe 1946. Apprezzato per le sue immagini enigmatiche, d’ispirazione cinematografica, con i suoi lavori affronta questioni di stringente attualità la guerra, l’identità di genere e la condizione di classe.</p>
<h2>EMILIO VEDOVA E TINTORETTO IN MOSTRA A PALAZZO MADAMA</h2>
<p>La mostra <i><a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/arte/vedova-tintoretto-palazzo-madama-torino">Vedova Tintoretto. In dialogo</a> </i>è il grande evento espositivo dell'autunno 2025 di Palazzo Madama. Alla base del progetto si collona il confronto dei capolavori realizzati da due pittori veneziani come <a href="https://arte.sky.it/news/2025/tintoretto-ribelle-venezia-programmi-tv-31-maggio">Tintoretto</a> ed <a href="https://arte.sky.it/news/2023/mostra-emilio-vedova-m9-mestre" target="_blank">Emilio Vedova</a>. La retrospettiva, in programma fino al prossimo 12 gennaio, indaga similitudini e affinità tra le opere di uno dei massimi esponenti dell’<a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-informale-palazzo-paure-lecco" target="_blank">Arte Informale</a> e i capolavori cinquecenteschi di Jacopo Robusti, incluso il celebre <i>Autoritratto</i>, concesso eccezionalmente in prestito dal <a href="https://arte.sky.it/news/2025/furto-louvre-parigi" target="_blank">Musée du Louvre</a>.</p>
<h2>LA GRANDE RETROSPETTIVA SU CHIHARU SHIOTA AL MAO DI TORINO</h2>
<p>Da non perdere anche la monografica che il <a href="https://arte.sky.it/news/2025/librogioco-bambini-museo-mao-torino" target="_blank">MAO – Museo d’Arte Orientale</a> dedica a <a href="https://arte.sky.it/news/2025/chiharu-shiota-installazione-mudec-2025" target="_blank">Chiharu Shiota</a>. Intitolata <i>The Soul Trembles</i>, l’esposizione curata da <a href="https://arte.sky.it/news/2023/heatherwick-studio-mostra-tokyo" target="_blank">Mami Kataoka</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/2024/biblioteca-mao-museo-arte-orientale-torino" target="_blank">Davide Quadrio</a> si propone di ripercorrere fino al 28 giugno 2026 l’intera produzione dell’artista giapponese. Negli spazi del museo torinese, le opere di Shiota sono allestite in modo da comporre un'unica grande installazione a fianco delle collezioni permanenti del MAO.</p>
<h2>IN MOSTRA ALLA MOLE ANTONELLIANA IL RIUSCITO CONNUBIO TRA ARTE E CINEMA</h2>
<p>Il <a href="https://arte.sky.it/news/2024/libro-tim-burton-mostra-libro" target="_blank">Museo Nazionale del Cinema</a> di Torino è la sede ideale per la mostra <i>Manifesti d’Artista</i>, in programma fino al prossimo 22 febbraio. Attraverso le locandine di grande formato realizzate da artisti del calibro di <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-futurismo-galleria-nazionale-roma" target="_blank">Enrico Prampolini</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/2024/antonio-ligabue-renato-guttuso-mostra-lucca" target="_blank">Renato Guttuso</a> e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/02/aleksandr-rodcenko-in-una-grande-mostra-a-lugano" target="_blank">Aleksandr Rodčenko</a>, la retrospettiva evidenzia il legame indissolubile tra cinematografia e arti visive tradizionali.</p>
<h2>CAMERA DEDICA UN’IMPORTANTE MOSTRA ALLE FOTO DI LEE MILLER</h2>
<p>Nell’ambito delle celebrazioni per i 10 anni dalla sua istituzione, <a href="https://arte.sky.it/news/2025/mostra-alfred-eisenstaedt-camera-torino" target="_blank">CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia</a> ospita l’esposizione <i><a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/fotografia/lee-miller-camera-torino" target="_blank">Lee Miller. Opere 1930-1955</a></i>. In mostra sono presentati oltre 160 scatti della <a href="https://arte.sky.it/news/2023/lee-miller-libro-fotografia" target="_blank">fotografa statunitense</a>, molti dei quali inediti. Aperta al pubblico fino al prossimo 1° febbraio, la retrospettiva racconta gli anni cruciali del lavoro di Miller, spaziando dalla sua vicinanza al <a href="https://arte.sky.it/news/2021/mostra-lee-miller-florida-surrealismo" target="_blank">Surrealismo</a> al crudo realismo dei suoi servizi come reporter al fronte durante la Seconda guerra mondiale.</p>
<h2>LA DELOREAN DI “RITORNO AL FUTURO” ARRIVA AL MAUTO</h2>
<p>C’è tempo fino all’11 gennaio per visitare l’originale mostra intitolata <i>Ritorno al futuro. Prototipi di tempo,</i> allestita in occasione del 40esimo anniversario del <a href="https://arte.sky.it/news/2025/mostra-ritorno-al-futuro-marcallo" target="_blank">film</a> di <a href="https://arte.sky.it/news/2022/ritorno-al-futuro-programmi-tv-1-ottobre" target="_blank">Robert Zemeckis</a> negli spazi del <a href="https://arte.sky.it/news/2024/ayrton-senna-mostra-torino-mauto" target="_blank">MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile</a>. Il percorso di visita è suddiviso in due sezioni distinte e connesse: la prima ruota attorno a un modello originale di DeLorean DMC-12, disegnata da <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/11/il-design-di-giugiaro-di-scena-al-mauto-di-torino" target="_blank">Giorgetto Giugiaro</a>, mentre la seconda accoglie le installazioni dell’artista albanese <a href="https://arte.sky.it/archivio/2013/06/biennale-di-venezia-tutto-il-mondo-in-mostra-ai-giardini" target="_blank">Anri Sala</a>, dedicate alla percezione individuale del tempo.</p>
<h2>LA REGGIA DI VENARIA CELEBRA L’IMPATTO DI FERNAND LÉGER SULL’ARTE DEL ‘900</h2>
<p>La <a href="https://arte.sky.it/news/2025/magnifiche-collezioni-mostra-reggia-venaria-reale" target="_blank">Reggia di Venaria</a>, alle porte di Torino, ospita fino al 1° febbraio 2026 la retrospettiva <i><a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/arte/fernand-leger-yves-klein-niki-de-saint-phalle-keith-haring-reggia-venaria-torino" target="_blank">Fernand Léger! Yves Klein, Niki de Saint Phalle, Keith Haring</a></i>. Un progetto espositivo unico, concepito per evidenziare l’influenza dell’arte di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/02/mostra-fernand-leger-bozar-bruxelles" target="_blank">Léger</a> sul movimento del Nuovo Realismo. Nelle suggestive Sale delle Arti sono raccolte 30 opere dell’eclettico pittore francese, presentate accanto ai lavori di influenti artisti delle generazioni successive, come <a href="https://arte.sky.it/news/2019/una-vernice-ricrea-il-colore-blu-di-yves-klein" target="_blank">Yves Klein</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/2025/mostra-niki-saint-phalle-caumont-francia" target="_blank">Niki de Saint Phalle</a>, fino alla svolta pop dell’arte urbana di <a href="https://arte.sky.it/news/2024/nuovo-keith-haring-biografia" target="_blank">Keith Haring</a>.</p>
<p>[Immagine in apertura: Shiota Chiharu, <i>Uncertain Journey</i>, 2016/2025. Metal frame, red wool - Dimensions variable - Installation view: <i>Chiharu Shiota: The Soul Trembles</i>, MAO Museo d’Arte Orientale, Torino, 2025 - Photo: Giorgio Perottino - Photo courtesy: MAO Museo d’Arte Orientale]</p>


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<p>In programma dal 6 al 23 novembre 2025, Il <i><a href="https://arte.sky.it/news/2023/padova-jazz-festival-2023" target="_blank">Padova Jazz Festival</a> </i>conferma la città veneta come crocevia delle più raffinate tendenze del jazz mondiale. Organizzato dall’Associazione Culturale Miles, presieduta da Gabriella Piccolo Casiraghi, con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Padova e del Ministero della Cultura, la kermesse abiterà luoghi simbolici come il Teatro Verdi, il Caffè Pedrocchi, la Sala dei Giganti al Liviano e le aule universitarie dell’Università degli Studi di Padova. L’apertura ufficiale, il 6 novembre, è affidata al trio del pianista <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/02/nuovo-album-per-paolo-fresu-e-uri-caine" target="_blank">Uri Caine</a>, simbolo della creatività statunitense capace di fondere tradizione post-bop e modernismo. Il 7 e l’8 novembre prenderanno il testimone due icone italiane: Roberto Gatto con il suo New Quartet e Max Ionata con gli Hammond Groovers, protagonisti di serate tra radici afroamericane e slanci verso il contemporaneo. Il 9 novembre, primo appuntamento domenicale, vedrà alla Sala Rossini del Caffè Pedrocchi il duo acustico di Roberto Taufic e Fausto Beccalossi, in un viaggio tra Brasile e Italia.</p>
<h2>IL PROGRAMMA DEL PADOVA JAZZ FESTIVAL 2025</h2>
<p>La settimana successiva del <i>Padova Jazz Festival </i>è dominata dal suono di Cuba: nella monumentale Sala dei Giganti di <a href="https://arte.sky.it/news/2025/mostra-stregherie-padova-cattedrale-ex-macello-2025" target="_blank">Padova</a>, il 13 novembre approderà Alfredo Rodriguez, enfant prodige scoperto da Quincy Jones, con il suo trio fatto di energia, rigore tecnico e poesia afro-cubana. Il 14 novembre sarà il turno di Roberto Fonseca, già anima giovane del Buena Vista Social Club, oggi leader carismatico capace di mescolare jazz, tradizione e modernità. Il 15 novembre, cambio di scena nell’Aula Rostagni del Dipartimento di Fisica e Astronomia: protagonista è il giovane trombonista Matteo Paggi, fresco vincitore del Top Jazz come <i>Nuovo Talento</i>, con un quintetto che intreccia jazz, rock e lirismo melodico. La domenica 16 novembre, ancora al Caffè Pedrocchi, la voce di Sara Longo e il contrabbasso di Alvise Seggi renderanno omaggio ai Beatles e a universi sonori che spaziano da Mercedes Sosa a Count Basie. Il festival prosegue con il concerto multimediale del 12 novembre di Emanuele Sartoris e Roberto Cifarelli, e con la mostra fotografica <i>Live Jazz </i>(30 ottobre–30 novembre, Palazzo Moroni) e con l'esposizione dedicata agli scatti di Giuseppe Cardoni (21 ottobre–23 novembre, Sala Verde del Pedrocchi).</p>
<h2>DAL SOUND CUBANO ALLA BLACK MUSIC, IL PADOVA JAZZ FESTIVAL FA IL GIRO DEL MONDO</h2>
<p>Il gran finale del <i>Padova Jazz Festival </i>è racchiuso nelle serate <i>Black Music Matters</i> del Teatro Verdi. Il 20 novembre salirà sul palco Stanley Clarke, pioniere della fusion jazz-rock e primo bassista elettrico a conquistare il disco d’oro, con una musica che vibra di energia e libertà. Nel pomeriggio dello stesso giorno, alla Nuova Sant’Agnese, Mafalda Minnozzi e Paul Ricci celebreranno Rio de Janeiro tra bossa nova, melodramma e jazz cosmopolita. Il 21 novembre sarà la visione afrofuturista della sassofonista Camilla George a raccontare l’Africa contemporanea, mentre nel pomeriggio i Pericopes esploreranno un crossover tra post-rock, elettronica e improvvisazione. Il 22 novembre, la voce magnetica di Cécile McLorin Salvant porterà sul palco un repertorio di jazz, blues e folk afroamericano, mentre il trio di Antonio Zambrini, Jesper Bodilsen e Martin Maretti Andersen proporrà <i>Quietly</i>, un progetto intriso di malinconia nordica. Il 23 novembre, chiuderà il festival padovano il trio Accordi Disaccordi, che reinterpreta il gipsy jazz di Django Reinhardt fondendolo con rock, manouche ed energia mediterranea: un finale che traghetta il jazz nella modernità senza dimenticare le sue radici.</p>
<p>[Immagine in apertura: Matteo Paggi. Foto di Valentina Cipriani]</p>


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