Nel deposito della metropolitana di Brescia un museo a cielo aperto
Altro
03 aprile 2025
Nel deposito della metropolitana di Brescia un museo a cielo aperto
Altro
03 aprile 2025
Ha inaugurato nei giorni scorsi a Brescia MUM, il primo Metro Urban Museum d'Italia. Si tratta di uno spazio espositivo pubblico, a ingresso gratuito e senza pareti né biglietti, che ospita opere di street art e graffiti di artisti italiani di fama internazionale come Peeta, Luca Font e Joys.
Sfruttare gli ampi spazi del deposito dei treni della metropolitana per dare vita a un inedito Metro Urban Museum, il primo del suo genere in Italia. È l’idea innovativa alla base di MUM, il nuovo museo a cielo aperto di Brescia. Inaugurato lo scorso 1° aprile e visitabile a partire da questo mese, il progetto nasce dalla volontà dell’ente dei trasporti pubblici bresciani di valorizzare i propri spazi tecnici attraverso il linguaggio dell'arte urbana.
L’apertura ufficiale del Metro Urban Museum coincide con la presentazione al pubblico di Explicit Dynamics, l’ultima fatica di Peeta, nome d’arte di Manuel Di Rita. L’artista veneziano, noto per le sue illusioni ottiche e il suo approccio innovativo alla street art, ha decorato la facciata di uno degli edifici del deposito e un intero treno con un imponente lavoro di graffiti 3D, che saranno ora visibili da tutti i residenti e i visitatori della nuova struttura museale.
NASCE A BRESCIA MUM, IL NUOVO SPAZIO PUBBLICO (E GRATUITO) PER L'ARTE URBANA
Ideato nel 2023, quando Brescia era (insieme a Bergamo) la Capitale Italiana della Cultura e festeggiava i dieci anni dall’inaugurazione della metropolitana, il MUM mira a riportare la street art in uno dei suoi luoghi di nascita: le stazioni e i depositi delle linee del trasporto urbano. Il Metro Urban Museum si presenta inoltre come uno spazio culturale realmente aperto e accessibile, con ingresso gratuito e senza biglietto.
Attraverso un’operazione mirata ad arricchire il valore culturale di uno dei luoghi simbolo della vita urbana, il nuovo museo intende coinvolgere creativamente tutti i cittadini. Senza limitarsi alla semplice esposizione di opere, MUM promette di essere un progetto culturale in costante movimento, proprio come i treni della metropolitana attorno a cui si sviluppa. A differenza di altre proposte similari, il polo bresciano abbraccia gli spazi del deposito, trasformandoli in una galleria d'arte urbana e offrendo attraverso di essi un innovativo modello di fruizione dell’arte e degli spazi pubblici.
PEETA E GLI ALTRI STREET ARTIST PRESENTI NEL MUSEO BRESCIANO
Le opere degli artisti coinvolti nel progetto espositivo contribuiscono a trasformare l'intera infrastruttura della linea della metropolitana in una galleria d'arte dinamica. Oltre al lavoro di Peeta, fin dalla sua apertura il MUM può contare infatti su una serie di opere pittoriche realizzate nei mesi passati all'interno del deposito da altri artisti. Tra questi, spiccano i nomi di Luca Font, J. Demsky e Joys, autore di YARDA, un intervento finalizzato lo scorso novembre che porta lettering e geometrie tridimensionali sulle superfici architettoniche del deposito bresciano.
Grazie a un approccio assolutamente inedito nel panorama italiano, il Metro Urban Museum di Brescia rappresenta un ponte culturale importante, che mira a condividere e collegare tra di loro i linguaggi contemporanei dell'arte, offrendo al tempo stesso una nuova modalità di fruizione pubblica dello spazio urbano.
[Immagine in apertura: credit Brescia Mobilità]
PUBBLICITÀ