Un massiccio piano di sicurezza per proteggere i tesori del Louvre

Sono trascorse appena tre settimane da quando il “colpo del Louvre” ha lasciato il mondo a bocca aperta. Un <a href="https://arte.sky.it/news/2025/furto-louvre-parigi" target="_blank">furto sensazionale</a>, nel corso del quale sono stati sottratti gioielli imperiali della collezione del museo parigino, per un danno economico complessivo di poco superiore ai 100 milioni di euro. In considerazione delle molteplici falle nei sistemi di sorveglianza emerse in quella occasione, nei giorni scorsi il <a href="https://arte.sky.it/news/2024/louvre-parigi-depositi-restauro" target="_blank">Musée du Louvre</a> ha presentato un nuovo piano per la messa in sicurezza delle proprie collezioni.
L’adozione di misure urgenti era stata richiesta dalla stessa ministra della Cultura francese, Rachida Dati. Il fulcro del nuovo progetto è la creazione di una nuova posizione nell’organigramma dell’istituzione parigina, quella del Coordinatore alla Sicurezza, che risponderà direttamente alla direttrice del Louvre, <a href="https://arte.sky.it/news/2023/realta-aumentata-egizi-louvre" target="_blank">Laurence des Cars</a>. Saranno quindi investiti circa 80 milioni di euro per modernizzare l’infrastruttura tecnologica e potenziare i programmi di addestramento del personale.
<h2>LE NUOVE MISURE DI SICUREZZA DOPO IL CLAMOROSO FURTO DEL 19 OTTOBRE</h2>
Sono due i punti chiave del nuovo SDES, acronimo francese che indica il piano generale per le attrezzature di sicurezza: il rafforzamento dei sistemi di sorveglianza e allarme perimetrale e la riorganizzazione della governance. Da un punto di vista tecnico, saranno adottate misure di aggiornamento ed estensione della rete di videosorveglianza del museo, che coprirà capillarmente l’intera perimetria del complesso. Già a partire dal prossimo dicembre, saranno allestite cinque nuove postazioni di controllo, coordinate attraverso un centro operativo per la cybersicurezza. È inoltre prevista l’installazione di dispositivi anti-sfondamento a protezione delle principali vie d’accesso al Louvre.
In tale ottica, un’importanza cruciale sarà assegnata alla ristrutturazione dell’intera catena di gestione delle criticità. Al nuovo Coordinatore della Sicurezza spetterà dunque la supervisione di tutte le azioni previste dal piano. Questa figura sarà affiancata da uno speciale comitato direttivo, presieduto dalla direttrice del museo parigino, che monitorerà costantemente gli obiettivi e la gestione dei finanziamenti, al fine di assicurare una corretta e aggiornata esecuzione del progetto SDES.
<h2>UN PIANO PER IL RILANCIO E LA MESSA IN SICUREZZA DEL LOUVRE</h2>
Il furto dello scorso 19 ottobre è avvenuto nella celebre <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/03/coronavirus-tour-virtuali-musei" target="_blank">Galerie d'Apollon</a>, nella Petite Galerie del museo nel cuore di Parigi. Poco dopo l’apertura, un gruppo di almeno quattro ladri è riuscito a introdursi nella sala e a mettere le mani su otto pezzi di gioielleria di valore inestimabile. L’intero colpo, durato appena sette minuti, ha richiesto l'impiego di strumenti di facile reperibilità: i ladri hanno infatti usato un elevatore da trasloco, delle semplici smerigliatrici e due comunissimi scooter per la fuga.
Mentre le forze dell’ordine hanno individuato i possibili esecutori della clamorosa rapina, si cerca ancora di capire se il colpo sia avvenuto su commissione. L'incidente ha in ogni caso puntato i riflettori su una serie di problemi relativi all’intero sistema di sicurezza del Louvre, ai quali si intende ora porre rimedio con un piano ambizioso, considerato un elemento essenziale per il rilancio dell’immagine del museo parigino.
[Immagine in apertura: Louvre. Foto di DAT VO su Unsplash]

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A inaugurare la puntata è Jeff Wall, maestro della fotografia concettuale, celebrato con una retrospettiva alle <a href="https://arte.sky.it/news/2025/amdl-circle-premio-architetto-italiano-2025" target="_blank">Gallerie d’Italia di Torino</a>. Le sue immagini monumentali, spesso retroilluminate, non si limitano a documentare la realtà, ma la mettono in scena come un set cinematografico.
Nella rubrica Invito al viaggio, Maria Vittoria Baravelli indaga il rapporto tra <a href="https://arte.sky.it/news/2025/mostre-fotografia-autunno-italia" target="_blank">fotografia</a> e arte, a partire dal 1839 e da Daguerre. La fotografia ha cambiato il volto della pittura, liberandola dalla riproduzione del reale per aprirla alla soggettività, dalla memoria alla visione interiore.
Lo spirito rivoluzionario anima anche la mostra Looking for Lissitzky al Museo Villa dei Cedri di Bellinzona. Il costruttivismo russo e l’utopia delle avanguardie prendono forma nelle opere e nei progetti visionari di El Lissitzky, come i grattacieli orizzontali e le installazioni per la propaganda sovietica.
Il viaggio prosegue a Roma, dove Palazzo Cipolla ospita la mostra Dalí. Rivoluzione e Tradizione, che racconta un Dalí meno conosciuto, ossessionato dai grandi maestri del passato. <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/arte/dali-palazzo-cipolla-roma" target="_blank">Esposte oltre sessanta opere</a>, tra schizzi, tele e interviste, mostrano come l’artista catalano abbia trasformato l’eco della tradizione in linfa creativa, mescolando provocazione, misticismo e classicismo.
Chiude la puntata l’appuntamento fisso con l’agenda delle mostre e le news dal mondo dell’arte, per restare aggiornati su tutto quello che accade dentro e fuori i musei.

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