Nel veneziano si scava nel foro dell'antica città di Altino

<p>La direzione del <a href="https://arte.sky.it/news/2025/museo-archeologico-nazionale-venezia-cortile-agrippa" target="_blank">Parco archeologico di Altino</a> ha annunciato l’inizio di una nuova missione archeologica, che esplorerà per la prima volta il cuore dell’antico centro urbano, situato a pochi chilometri da Venezia. Gli scavi sono partiti proprio in questi giorni di fine ottobre e si concentrano nel settore che si ipotizza ospitasse in età romana il foro della città.</p>
<p>Promossa e condotta dal Parco archeologico di Altino, che fa parte dei Musei archeologici nazionali di Venezia e della Laguna, la campagna si ricollega agli scavi condotti tra il 2022 e il 2024 nella zona del decumano. Per i prossimi due mesi, dunque, gli archeologi concentreranno le loro attenzioni sull’area che doveva ospitare “<i>il cuore monumentale di Altino romana</i>”, come dichiarato dalla direttrice del Parco, Marianna Bressan. L’archeologa ha inoltre confermato come l’obiettivo sia “<i>dare sostanza, attraverso lo scavo stratigrafico, a quanto previsto con le indagini non invasive</i>”, effettuate nei primi anni Duemila dagli studiosi dell’<a href="https://arte.sky.it/news/2025/smontaggio-restauro-statua-gattamelata-donatello-padova" target="_blank">Università di Padova</a>.</p>
<h2>I NUOVI SCAVI NEL SITO ROMANO SULLE SPONDE DELLA LAGUNA DI VENEZIA</h2>
<p>Fondata nel II secolo a.C. nello stesso luogo di un antico insediamento delle popolazioni paleo-venete, la città romana di <a href="https://arte.sky.it/news/2021/scoperta-venezia-strada-romana" target="_blank">Altino</a> ha rappresentato per molto tempo un importante snodo commerciale, in virtù della sua posizione strategica sulle sponde di quella laguna dove solo molti secoli più tardi sarebbe sorta <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/01/scoperta-disegno-antico-venezia" target="_blank">Venezia</a>. Il nucelo centrale della cittadina ci è oggi noto solo attraverso le immagini aeree e le prospezioni non invasive. La campagna mira dunque a confermare la presenza e l’esatta posizione di monumenti come il foro, l’anfiteatro cittadino e due grandi teatri.</p>
<p>Oltre a validare le ipotesi avanzate negli anni passati in merito all’assetto urbanistico di Altino, gli studiosi sperano di portare alla luce reperti che aiutino a gettare nuova luce sulla storia della città romana. Le eventuali scoperte consentirebbero inoltre di ricostruire con certezza l’evoluzione e la successione cronologica delle attività dell’uomo in tutta l’area.</p>
<h2>LE 3 FASI DELLA CAMPAGNA DI SCAVI NEL PARCO ARCHEOLOGICO DI ALTINO</h2>
<p>L’antico centro di Altino è da diversi anni al centro dell’attenzione degli studiosi. Solo di recente però è stato possibile acquisire i terreni su cui avviare la campagna di scavi. Tale operazione si articolerà in tre fasi: solo dopo una nuova ricognizione, aerea e via terra, si potrà infatti determinare il punto esatto dove scavare. La fase finale si concentrerà poi sullo studio dei reperti e dei nuovi rilievi stratigrafici, anche nell’ottica di una possibile apertura al pubblico dell’intera area archeologica.</p>
<p>A tale scopo, sono in programma delle visite guidate alle sessioni di scavo, organizzate dalla direzione del Parco non appena i lavori lo renderanno possibile. Il coinvolgimento del pubblico attraverso <a href="https://arte.sky.it/news/2024/insula-casti-amanti-scavi-pompei" target="_blank">questo genere di iniziative</a> riveste infatti un ruolo cruciale per la piena valorizzazione di uno dei siti archeologici di maggiore interesse del nostro Paese.</p>
<p>[Immagine in apertura: parco archeologico di Altino, dettaglio dei mosaici pavimentali della Domus della Pantera (area archeologica del Decumano), credits Samir Sayed Abdellattef e Giacomo Vidoni]</p>


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Pier Paolo Pasolini pubblico e privato negli scatti di 7 fotografi

<p>Offrire il ritratto fedele di un intellettuale influente, controverso e appassionato: è questo l’obiettivo della mostra fotografica <i>Pasolini. Sguardi d’archivio</i>, che prenderà il via nella Capitale il prossimo 3 novembre. Allestita nei locali della galleria <a href="https://arte.sky.it/news/2025/gianni-morandi-mostra-foto-roma" target="_blank">Spazio5</a> nel cuore del quartiere Prati, l'iniziativa si propone di raccontare per immagini la vita pubblica e la dimensione privata di <a href="https://arte.sky.it/news/2022/pier-paolo-pasolini-mostra-ruediger-glatz-palazzo-esposizioni-roma" target="_blank">Pier Paolo Pasolini</a>, scomparso esattamente cinquant'anni fa.</p>
<p>Grazie alla collaborazione di molti importanti archivi fotografici, la mostra (promossa da Identità Fotografiche, Quinta Dimensione APS e Italfoto) presenta fotografie note e scatti inediti, per esplorare un momento cruciale della storia del nostro Paese attraverso l’immagine del grande regista, saggista e poeta. Dal lavoro sui set cinematografici ai momenti di confronto con altri intellettuali, il percorso espositivo si concentra dunque sugli aspetti essenziali della vita e dell’opera di Pasolini, dedicando una sezione speciale alle immagini scattate subito dopo la sua morte, avvenuta il <a href="https://arte.sky.it/news/2022/fumetto-pier-paolo-pasolini" target="_blank">2 novembre 1975</a> sul litorale romano.</p>
<h2>UNA MOSTRA A ROMA RACCOGLIE LE IMMAGINI D’ARCHIVIO DI PASOLINI</h2>
<p>L'esposizione romana si snoda attraverso quattro nuclei tematici principali. Oltre ai segmenti che raccolgono immagini scattate sul posto di lavoro, tra set e redazioni, o che documentano la sfera pubblica e quella più <a href="https://arte.sky.it/news/2022/mostra-pier-paolo-pasolini-udine-fotografia-villa-manin" target="_blank">personale</a> dell’intellettuale, ampio spazio viene riservato a <i>La Roma di Pasolini</i>. Le fotografie qui raccolte documentano le profonde trasformazioni sociali e urbanistiche della <a href="https://arte.sky.it/news/2025/lavori-casa-pasolini-roma-rebibbia" target="_blank">Città Eterna</a> di cui l’intellettuale fu testimone in prima persona. L’ultima parte è invece interamente dedicata al tragico epilogo della vita di Pasolini. Grazie a diversi scatti inediti, concessi dall’archivio Italfoto, la mostra permette di ricostruire con assoluto rigore storico le drammatiche ore del ritrovamento del corpo all’idroscalo di Ostia.</p>
<p>Le stampe esposte a Spazio5 provengono in gran parte da negativi e provini d’epoca, e contribuiscono a delineare con grande accuratezza il profilo di un intellettuale e artista poliedrico. Il valore documentario dell’evento è accentuato dalla linearità dell’allestimento e dal rigoroso lavoro filologico compiuto dagli organizzatori.</p>
<h2>LA RETROSPETTIVA ALLESTITA NEL 50ESIMO ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI PASOLINI</h2>
<p>Il ricco corpus di materiali in mostra comprende gli scatti di alcuni tra i maggiori fotografi del Novecento italiani, tra cui <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/11/non-solo-dolce-vita-vicenza-riunisce-paparazzi-e-divi-di-ieri-e-di-oggi" target="_blank">Marcello Geppetti</a>, Carlo Riccardi, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/08/mostra-fotografia-donne-pier-paolo-pasolini-berceto" target="_blank">Vittorio La Verde</a> ed <a href="https://arte.sky.it/news/2022/brescia-photo-festival-2022-novita" target="_blank">Ezio Vitale</a>. Ogni immagine viene esposta con crediti completi e provenienza tracciabile, per contrastare il ricorso dilagante alle immagini non autorizzate.</p>
<p>A distanza di mezzo secolo dalla sua prematura scomparsa, l’esposizione romana vuole raccontare in modo corale l'importanza di Pier Paolo Pasolini alle nuove generazioni: una missione divulgativa che si riflette nella scelta di consentire l'accesso gratuito alla mostra. L’obiettivo è quello di restituire al pubblico contemporaneo un’immagine dell'intellettuale accurata e priva di qualsiasi retorica celebrativa, evidenziando l'influenza e la serietà del suo lavoro.</p>
<p>[Immagine in apertura: 1962 - Appartamento Monteverde - Foto Ezio Vitale © Italfoto Giansiracusa]</p>


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