Ecco chi sarà il nuovo batterista dei Foo Fighters

<p>È alle porte un’inaspettata rivoluzione nelle line-up di due importanti gruppi rock: i <a href="https://arte.sky.it/news/2021/foo-fighters-tina-turner-rock-roll-hall-of-fame" target="_blank">Foo Fighters</a> e i Nine Inch Nails sono infatti a un passo dallo scambiarsi i rispettivi batteristi. Secondo diverse fonti, non ancora ufficialmente confermante, Ilan Rubin prenderà a breve posto dietro la batteria dei Foo Fighters. Famoso per aver lavorato dal 2009 con la band industrial dei Nine Inch Nails, Rubin andrebbe così a riempire il vuoto lasciato da <a href="https://arte.sky.it/news/2025/foo-fighters-live-2025-giappone-indonesia" target="_blank">Josh Freese</a>, allontanato dal gruppo di Dave Grohl appena due mesi fa.</p>
<p>Parallelamente, proprio i NIN hanno annunciato ufficialmente sui propri canali social il ritorno alla batteria dello stesso Freese. Quest’ultimo, oltre ad aver suonato con i Foo Fighters dopo la scomparsa di <a href="https://arte.sky.it/news/2022/morte-taylor-hawkins-foo-fighters" target="_blank">Taylor Hawkins</a>, aveva già fatto parte dei Nine Inch Nails dal 2005 al 2008. Le due band si preparano così a un nuovo capitolo con line-up “mescolate” e rinnovate, con Rubin che dovrebbe già accompagnare la band di Seattle nelle prossime date del tour internazionale.</p>
<h2>SCAMBIO DI BATTERISTI IN VISTA TRA FOO FIGHTERS E NINE INCH NAILS?</h2>
<p>Nato a San Diego nel 1988, Ilan Rubin è un batterista affermato, noto per la sua versatilità. Ha preso parte a progetti musicali di spessore, occupandosi della sessione ritmica per conto di artisti del calibro di M83, Paramore e Danny Elfman. Proprio nel corso della sua precedente militanza nei Nine Inch Nails, Rubin è stato anche il più giovane musicista a essere inserito nella prestigiosa <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/01/rock-and-roll-hall-of-fame-new-entry" target="_blank">Rock & Roll Hall of Fame</a>.</p>
<p>Il contemporaneo ingresso di Josh Freese nei Nine Inch Nails rappresenta un ritorno significativo. Il 53enne batterista aveva già suonato nella band di <a href="https://arte.sky.it/news/2024/score-musica-film-programmi-tv-28-agosto" target="_blank">Trent Reznor</a> in un periodo durante il quale, dopo ogni concerto, aveva “<i>la certezza di aver vissuto qualcosa di incredibile</i>”. Il suo addio nel 2008 era stato legato alla necessità di dedicarsi alla famiglia: in quell’occasione, per una singolare coincidenza, fu proprio Rubin a subentrargli come batterista dei NIN.</p>
<h2>LA BRILLANTE CARRIERA MUSICALE DI ILAN RUBIN</h2>
<p>Se confermato ufficialmente, l’approdo di Rubin dietro la batteria dei Foo Fighters coinciderà con un periodo di importanti preparativi per la band di Seattle. <a href="https://arte.sky.it/news/2021/libro-dave-grohl-foo-fighters" target="_blank">Dave Grohl</a> e soci sono infatti attesi dai primi concerti del loro <a href="https://arte.sky.it/news/2025/foo-fighters-concerto-gp-singapore-2025" target="_blank">tour 2025</a> che, a partire da ottobre, toccherà Singapore, Indonesia e Giappone. Resta da capire se il ruolo del nuovo batterista nella formazione dei Foo Fighters sarà a tempo pieno o limitato alle prossime esibizioni dal vivo.</p>
<p>I Nine Inch Nails, da parte loro, sono impegnatissimi con le nuove date del loro <i>Peel It Back Tour</i>. Reduce da una serie di importanti tappe in tutta Europa, la rock-band sta per tornare sul palco, con ben ventisei concerti in programma nelle prossime settimane tra Stati Uniti e Canada. Il gruppo di Cleveland è inoltre coinvolto in un importante progetto parallelo come la realizzazione della colonna sonora del film <i>Tron: Ares</i>, in uscita a inizio ottobre. </p>


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<p>È morto ieri, 31 luglio, a New York <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/11/mostra-robert-wilson-villa-panza-varese" target="_blank">Robert Wilson</a>, acclamato regista teatrale e artista visivo. Noto a livello internazionale come pioniere del "Theatre of Images", Wilson ha rivoluzionato il linguaggio del teatro contemporaneo attraverso opere in grado di fondere musica e danza, arti visive e architettura.</p>
<p>Attivo fin dalla fine degli anni Sessanta, il regista ha collaborato con alcuni dei più importanti artisti del mondo, da <a href="https://arte.sky.it/news/2025/marina-abramovic-transforming-energy-monografia-skira" target="_blank">Marina Abramović</a> a <a href="https://arte.sky.it/archivio/2013/08/philip-glass-e-patti-smith-grandi-firme-per-ledinburgh-international-festival" target="_blank">Philip Glass</a>. La lunga e prolifica carriera di Wilson è stata interamente votata alla costante ricerca di forme espressive innovative, attraverso cui fare emergere dalla scena visioni oniriche ed emozionanti. La sua straordinaria eredità artistica rappresenta un punto di riferimento per le future generazioni.</p>
<h2>DAL TEATRO ALLE ARTI VISIVE, LA LUNGA CARRIERA DI BOB WILSON</h2>
<p>Nato nel 1941 a Waco, in Texas, Robert Wilson (noto anche come Bob) consegue a 24 anni una laurea in architettura presso il rinomato Pratt Institute di New York. Dopo gli studi, fonda la compagnia The Byrd Hoff-man School of Byrds, con cui produce i suoi primi lavori sperimentali e innovativi. È solo a metà degli anni Settanta però che Wilson si impone all’attenzione internazionale con <i>Einstein on the Beach</i>, una rivoluzionaria opera teatrale da lui diretta sulle musiche di Philip Glass. Nei successivi cinquant’anni di carriera si trova a collaborare con figure di primo piano del panorama artistico e musicale, tra cui <a href="https://arte.sky.it/news/2023/circa-laurie-anderson-londra" target="_blank">Laurie Anderson</a>, William S. Burroughs e <a href="https://arte.sky.it/news/2021/tom-waits-libro" target="_blank">Tom Waits</a>.</p>
<p>Accanto ai numerosi lavori teatrali, Robert Wilson sarà ricordato anche come protagonista delle arti visive. Oltre a essere state esposte in centinaia di mostre, e a far parte di collezioni museali globali, le sue opere gli sono valse numerosi premi, incluso il Leone d'Oro alla <a href="https://arte.sky.it/news/2025/curatori-finalisti-padiglione-italia-biennale-arte-2026" target="_blank">Biennale di Venezia</a> del 1997. Questi vanno ad aggiungersi al lungo elenco di riconoscimenti conquistati per i suoi lavori teatrali, tra cui un Premio Europa per il Teatro e l’ambito <a href="https://arte.sky.it/news/2023/praemium-imperiale-giappone-francis-kere" target="_blank">Praemium Imperiale</a>, assegnatogli nel 2023.</p>
<h2>L’ULTIMA OPERA DI WILSON A MILANO È STATA UN’OMAGGIO A MICHELANGELO</h2>
<p>Notevole e significativo è stato anche il rapporto tra l’artista statunitense e il nostro Paese. Nel corso della sua carriera, Bob Wilson ha collaborato per molti anni come regista e scenografo con il <a href="https://arte.sky.it/archivio/2015/02/incoronazione-poppea-claudio-monteverdi-robert-wilson-teatro-alla-scala-milano" target="_blank">Teatro alla Scala</a> di Milano. Il legame con l’Italia, e con Milano in particolare, si è rinnovato nel tempo, fino all’ultimo significativo contributo, risalente alla scorsa primavera.</p>
<p>In occasione del <a href="https://arte.sky.it/news/2025/salone-mobile-milano-2025-wilson-sorrentino" target="_blank">Salone del Mobile di Milano 2025</a>, Robert Wilson ha portato al Museo della Pietà Rondanini – Castello Sforzesco una delle sue ultime installazioni: <i>Mother</i>. L’opera, inaugurata lo scorso aprile, rappresenta un omaggio dell’artista al capolavoro di <a href="https://arte.sky.it/news/2022/mostra-calchi-pieta-michelangelo-sala-cariatidi-milano" target="_blank">Michelangelo Buonarroti</a>, dimostrando ancora una volta l’incredibile capacità di Wilson di modellare la luce e il silenzio per offrire al pubblico un’ultima ed emozionante esperienza immersiva.</p>
<p>[Immagine in apertura: Robert Wilson, <i>Mother </i>©Lucie Jansch - Salone del Mobile 2025]</p>


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