Fotografia Europea cerca nuovi talenti dello scatto 

Reggio Emilia si prepara ad accogliere la XXI edizione di <a href="https://arte.sky.it/news/2025/festival-fotografia-reggio-emilia-2025" target="_blank">Fotografia Europea</a>, in programma dal 30 aprile al 14 giugno 2026. Adottando il titolo Fantasmi del quotidiano, il festival, tra i più importanti appuntamenti dedicati alla fotografia contemporanea in Europa, incoraggia artisti e pubblico a interrogarsi su ciò che abita silenziosamente le nostre vite di ogni giorno. Ombre, tracce, memorie, presenze invisibili ma persistenti diventano il fulcro di una riflessione visiva che supera l’apparenza e trasforma la fotografia in una soglia, un passaggio capace di aprire nuovi spazi all’immaginazione. Nell'edizione 2026, l’immagine sarà intesa come un strumento poetico e critico per esplorare ciò che resta, ciò che ritorna, ciò che continua a parlare anche quando sembra scomparso: un invito a guardare il reale con occhi diversi, riconoscendo nel quotidiano una stratificazione di significati che attendono di essere svelati.
<h2>“FOTOGRAFIA EUROPEA” LANCIA L’OPEN CALL INTERNAZIONALE</h2>
A scandire l'attesa verso il festival è l'open call internazionale rivolta a fotografi, curatori e collettivi europei di ogni età. I progetti selezionati dalla giuria dei curatori di Fotografia Europea entreranno a far parte del programma ufficiale della rassegna. Ai prescelti sarà riconosciuto un premio di 3.000 euro per la produzione della mostra, oltre a un accompagnamento curatoriale e organizzativo. 
<h2>ANCHE UN PROGETTO FORMATIVO A “FOTOGRAFIA EUROPEA” 2026 </h2>
Accanto a questa call torna anche Speciale diciottoventicinque, il progetto formativo dedicato ai giovani tra i 18 e i 25 anni: un percorso articolato in sette incontri in presenza, guidato da Marcello Coslovi e Alex Tabellini di Sugar Paper, che accompagnerà i partecipanti dalla ricerca alla realizzazione di un progetto collettivo. Il risultato finale sarà una pubblicazione condivisa, capace di restituire uno sguardo corale sul tema dei Fantasmi del quotidiano attraverso le sensibilità delle nuove generazioni. La <a href="https://www.fotografiaeuropea.it/fe2026-open-call/" target="_blank">candidatura</a> è aperta a chiunque sia nato o residente in Europa e presenti un progetto fotografico coerente con il tema dell’edizione 2026.
<h2>“FOTOGRAFIA EUROPEA” INDAGA I FANTASMI DEL QUOTIDIANO</h2>
 In entrambi i casi le domande devono essere inviate entro venerdì 9 gennaio 2026 alle ore 13; l’esito della selezione sarà reso noto entro la fine di gennaio. I selezionati dovranno garantire l’originalità del lavoro, collaborare alla produzione e all’allestimento della mostra e partecipare ai momenti pubblici del festival. In cambio, Fotografia Europea offrirà spazi espositivi, supporto tecnico, assicurazione delle opere e una forte visibilità attraverso i propri canali ufficiali. Un’occasione concreta per entrare in dialogo con il presente e dare forma, attraverso le immagini, a ciò che nel quotidiano resta nascosto. 
[Immagine in apertura: Foto di Prasanna Kumar su Unsplash]

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La Resistenza antifascista diventa un gioco di ruolo da regalare a Natale 

Raccontare la Resistenza oggi significa misurarsi con una doppia sfida: mantenere il rigore storico e, allo stesso tempo, trovare linguaggi capaci di parlare a generazioni lontane dall’esperienza diretta di quegli anni. In questo spazio si inserisce Banditi!, gioco di ruolo divulgativo sulla <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/04/xxv-aprile-liberazione-eventi-online" target="_blank">Resistenza antifascista</a> pubblicato da Cronache Ribelli.
Uscito a fine ottobre 2025 e già arrivato alla terza ristampa, si tratta di un manuale di gioco che invita lettrici e lettori a prendere decisioni, assumersi responsabilità, confrontarsi con le conseguenze delle proprie azioni. L’idea di fondo è chiara: quando i testimoni non ci sono più, la storia va abitata, attraversata, messa alla prova, per restare viva e comprensibile.
<h2>UN GIOCO DI RUOLO PER RACCONTARE LA RESISTENZA AI PIÙ GIOVANI</h2>
Il punto di forza del progetto sta nel suo impianto narrativo e nel metodo di ricostruzione storica: le missioni proposte in Banditi!, infatti, si basano su episodi reali della Resistenza, ricostruiti attraverso fonti documentarie e il confronto con associazioni e istituti locali. Le ambientazioni sono radicate in luoghi concreti, spesso ancora visitabili, creando un legame diretto tra territorio e memoria.
Il gioco evita consapevolmente ogni retorica eroica: partigiani, staffette e civili sono persone comuni, immerse in condizioni estreme di precarietà, paura e incertezza. Durante le sessioni si sperimentano l’occupazione nazifascista, il progressivo venir meno dei diritti, la fragilità delle reti sociali e il peso di scelte morali senza soluzioni facili. Ogni decisione incide sul gruppo e sugli sviluppi successivi, restituendo una comprensione concreta delle dinamiche storiche e del carattere collettivo della Resistenza come movimento popolare.
<h2>UN “SERIOUS GAMING” PER COMPRENDERE LE DINAMICHE DELLA RESISTENZA</h2>
Pensato come strumento di “serious gaming”, Banditi! trova applicazione in contesti diversi: scuole, percorsi educativi informali, laboratori, team building e gruppi di gioco tradizionali. Il sistema è accessibile, non richiede esperienza pregressa e punta sull’immedesimazione più che sulla competizione. Le fasce di esposizione permettono infine di modulare i contenuti in base all’età e alla sensibilità dei partecipanti, mantenendo accuratezza storica e attenzione alla sicurezza emotiva. L’obiettivo è comprendere il valore delle scelte e della cooperazione nella costruzione degli eventi, interrogandosi sui fondamenti della democrazia. 
[Immagine in apertura: crediti Monica Bonvicini]

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