Una mostra sul rapporto tra Picasso e l'universo femminile

Quale influenza ha avuto l’<a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/07/picasso-e-le-donne-dellarte-contemporanea-un-bis-di-mostre-conquista-un-antico-castello-provenzale" target="_blank">universo femminile</a> sulla vita e sull’opera di uno degli artisti più iconici del XX secolo? Una possibile risposta arriverà presto dalla mostra Loving Picasso che sarà allestita nelle sale del <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/arte/banksy-friends-arte-ribellione-jesolo-jmuseo" target="_blank">JMuseo</a> di Jesolo, in provincia di Venezia. Visitabile dal 19 aprile al 12 ottobre 2025, questa esposizione inedita si propone di indagare una serie di aspetti strettamente connessi alla sfera privata di <a href="https://arte.sky.it/news/2025/pablo-picasso-sketchbook-royan-mostra-malaga" target="_blank">Pablo Picasso</a>, la cui relazione con le donne ha avuto un impatto decisivo sulla sua produzione artistica.
Nel corso della sua carriera, il pittore spagnolo ebbe modo di legarsi sentimentalmente e artisticamente a diverse figure femminili di grande spessore, tra cui le celebri Fernande Olivier e Jacqueline Roque, che finirono per assumere un ruolo significativo nel corso delle diverse fasi della sua evoluzione creativa. La retrospettiva jesolana prenderà dunque le mosse da questo importante spunto tematico per presentare al pubblico una ricca selezione di opere grafiche di Picasso, esposte accanto ai lavori realizzati da <a href="https://arte.sky.it/news/2023/libro-biografia-dora-maar-scoperta" target="_blank">Dora Maar</a> e Françoise Gilot, artiste, muse e compagne di vita del pittore di Malaga.
L'INFLUENZA DELLE DONNE SULLA VITA E SULL’ARTE DI PABLO PICASSO
Al fine di approfondire il complesso legame dell’artista spagnolo con un elemento centrale della sua vita e della sua arte, la mostra (curata da Piernicola Maria di Iorio) si snoderà attraverso quattro sezioni dedicate alla vasta produzione grafica di Pablo Picasso centrata sull’universo femminile. Il percorso espositivo illustrerà così ai visitatori come nella concezione artistica del pittore iberico le donne fossero qualcosa di più di una semplice fonte di ispirazione. Le costanti e ripetute frammentazioni e distorsioni delle figure rappresentate nella sua arte testimoniano infatti tutta la tensione di un rapporto conflittuale tra il pittore e le donne della sua vita. 
La mostra si propone dunque di offrire al pubblico una chiave di lettura inedita dell’arte di Picasso, documentando il ruolo centrale dei soggetti femminili nella sua produzione. Tale obiettivo viene raggiunto anche attraverso un affascinante raffronto con le opere di Françoise Gilot e della pittrice surrealista Dora Maar, entrambe legate in momenti diversi all'artista iberico e in grado di affermare la propria identità autonoma nonostante la figura "ingombrante" di Picasso.
IN MOSTRA A JESOLO ANCHE LE OPERE DI DORA MAAR, FRANÇOISE GILOT E ROBERT CAPA
Il percorso di visita sarà ulteriormente arricchito da una serie di ritratti fotografici, scattati da un gigante della fotografia come <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-robert-capa-milano" target="_blank">Robert Capa</a>, che immortalano un Pablo Picasso, quasi 70enne e pieno di vitalità sulla Costa Azzurra, ancora circondato da una costante presenza di figure femminili.
Grazie a questo inedito e affascinante accostamento tra le opere grafiche dell’artista iberico, le tele di Maar, le litografie di Gilot e gli scatti di Capa, la mostra Loving Picasso restituirà un quadro integrale e variegato dell’importanza delle donne nella complessa evoluzione artistica di uno dei grandi maestri del XX secolo.
[Immagine in apertura: Robert Capa, Picasso Parade, 1948. Silver Print 20x31 cm]

Segui su Sky Arte Una mostra sul rapporto tra Picasso e l'universo femminile

Una mostra sul rapporto tra Picasso e l'universo femminile | Sky Arte

Dopo Giulia Cenci, nelle Langhe arriva l'arte contemporanea di Petrit Halilaj

Desert X invade la Coachella Valley in California con l'arte contemporanea

Il documentario che racconta la storia dell’autoritratto

In onda su Sky Arte – in prima visione – martedì 18 marzo, Il racconto di Milano – Dai borghi alla città, dalla città ai quartieri è un viaggio nella memoria collettiva della città. È stato prodotto dall’Associazione Chiamale Storie, con il sostegno della Fondazione Pasquinelli, nell’ambito del progetto Milano è Memoria.
Realizzato in occasione del 150esimo anniversario dell’aggregazione del Comune dei Corpi Santi e del 100esimo anniversario dell’unione dei Comuni esterni, il documentario racconta come <a href="https://arte.sky.it/foto/fotografia/mostra-george-hoyningen-huene-palazzo-reale-milano" target="_blank">Milano</a> abbia esteso i suoi confini (oggi si estende per oltre 180 km2), assorbendo territori e comunità che ancora oggi ne caratterizzano il tessuto urbano e culturale.
A guidare lo spettatore attraverso i cambiamenti storici, sociali ed economici che hanno trasformato la città è l’<a href="https://arte.sky.it/news/2024/libro-resistenza-tommaso-sacchi" target="_blank">Assessore alla Cultura Tommaso Sacchi</a>, nato proprio a Milano. L’itinerario fa tappa a Lambrate, dove lo sviluppo industriale ha lasciato tracce profonde, tra cui la produzione della celebre Lambretta. Prosegue verso Baggio, dove il passato rurale si intreccia con l’ex campo di volo, per arrivare a Chiaravalle, con la sua abbazia cistercense.
Spostandoci lungo il Naviglio della Martesana, a Crescenzago, emergono le eleganti ville nobiliari che raccontano il passato aristocratico della zona. Il documentario non dimentica le pagine più drammatiche della storia milanese, come la strage di Gorla del 1944, quando un bombardamento alleato colpì una scuola elementare, uccidendo oltre duecento persone tra bambini e personale scolastico.

Segui su Sky Arte La storia della città di Milano

La storia della città di Milano | Sky Arte

La rassegna che porta le arti performative tra i paesaggi naturali del territorio romagnolo

Il futuro del mondo nelle illustrazioni di Nicolò Canova

Lo storico incontro fra Cesare Lombroso e Lev Tolstoj