Si intitola The Hong Kong Jockey Club Series: Picasso for Asia – A Conversation l’importante mostra internazionale visitabile dallo scorso 15 marzo presso M+, il museo progettato da Herzog & de Meuron a Hong Kong. Un evento espositivo di assoluto rilievo, che porta nella metropoli asiatica per la prima volta in oltre dieci anni una selezione di opere del maestro spagnolo, messe a confronto per l’occasione con i lavori di artisti asiatici e della diaspora asiatica. La retrospettiva è frutto dell’inedita sinergia tra il polo museale di Hong Kong e il Musée national Picasso-Paris, custode della più vasta collezione di opere di Pablo Picasso al mondo.

Il percorso allestito negli spazi della West Gallery del museo asiatico presenta ai visitatori un dialogo artistico di grande interesse tra oltre sessanta capolavori dell’artista iberico e circa 130 opere di artisti asiatici, provenienti dalle collezioni di M+ e da prestiti concessi da importanti istituzioni e collezioni private. Organizzata nell’ambito del progetto espositivo The Hong Kong Jockey Club Series, la retrospettiva ha già fatto registrare un record insolito: è infatti la prima volta in assoluto che i capolavori del museo parigino vengono esposti accanto alle opere di una collezione museale in Asia.

L’OPERA DI PICASSO RILETTA ATTRAVERSO QUATTRO ARCHETIPI

Affidata a un team di direttori artistici dei due musei coinvolti, la curatela dell’evento si distingue per l’approccio innovativo adottato per presentare un insieme tanto eterogeneo di opere. Il focus tematico dell’esposizione ruota infatti attorno a quattro archetipi artistici, attraverso i quali i visitatori potranno scoprire perché Picasso sia considerato l’esponente più illustre di tutta l’arte del ventesimo secolo, nonché come il suo lascito creativo continui a influenzare gli artisti del presente. A questi quattro temi fondamentali corrispondono altrettante sezioni espositive, al cui interno sono raccolti anche i lavori di artisti asiatici contemporanei, portavoce di tecniche, sensibilità e modalità espressive sempre diverse.

Ad aprire il percorso di visita è l’archetipo del Genio, un’etichetta assegnata a Picasso fin dalla giovinezza, che non lo ha però allontanato dal desiderio di continuare a ricercare e sperimentare. L’esposizione presenta quindi due segmenti centrati sui temi dell’Outisder e del Mago: in tale prospettiva sono esposte le opere che dimostrano come il maestro spagnolo abbia sempre sfidato le tradizioni artistiche del suo tempo, lasciandosi ispirare da culture diverse e lontane, e trasformando in capolavori tanti elementi e visioni appartenenti alla sua quotidianità. L’ultima sezione della mostra è quella dell’Apprendista, che sottolinea il debito di Picasso nei confronti di quegli esponenti dell’arte occidentale di cui reinterpretò opere, stili e influenze.

L'EREDITÀ DI PICASSO INCONTRA L'ARTE ASIATICA AL MUSEO M+ DI HONG KONG

Visitabile fino al prossimo 13 luglio, la mostra Picasso for Asia – A Conversation presenta alcuni dei lavori più importanti mai realizzati da Picasso nell’arco della sua brillante carriera artistica. Tra questi, spiccano indubbiamente L'Acrobata, il celebre Ritratto di Dora Maar e la serie scultorea de I bagnanti. Tali opere sono esposte in aperto dialogo con quelle di artisti residenti nel continente asiatico, come l’artista visivo nipponico Keiichi Tanaami e Haegue Yang, scultrice sud-coreana.

Al coro si uniscono infine le voci creative di artisti internazionali di origine orientale, tra cui lo scultore statunitense Isamu Noguchi, l’artista britannico Simon Fujiwara e Lee Mingwei, americano di origini taiwanesi, che con la sua grande installazione Guernica in Sand ha anticipato i temi e lo stile dell’esposizione in corso presso M+.

[Immagine in apertura: installation view of The Hong Kong Jockey Club Series: Picasso for Asia–A Conversation, 2025 Photo: Lok Cheng Image courtesy of M+, Hong Kong © Visite à Picasso, a film directed by Paul Haesaerts, Production Art et Cinema, Copyright Eyeworks Film & Tv Drama]