Anche KAWS e Mark Rothko nel programma 2026 di Palazzo Strozzi

Beato Angelico, KAWS, Andro Eradze e, in primavera, Mark Rothko: saranno questi i protagonisti del programma espositivo di <a href="https://arte.sky.it/news/2025/mostra-tracey-emin-firenze-palazzo-strozzi" target="_blank">Palazzo Strozzi</a> per i prossimi mesi. Il cartellone di eventi in programma negli spazi della Fondazione nel cuore di Firenze rinnova la straordinaria offerta culturale di Palazzo Strozzi.
Punto di partenza ideale della <a href="https://arte.sky.it/news/2025/mostre-arte-autunno-2025" target="_blank">nuova stagione</a> di mostre sarà la retrospettiva Beato Angelico, visitabile dal 26 settembre al 25 gennaio 2026. Si tratta della prima grande monografica dedicata al maestro del <a href="https://arte.sky.it/news/2025/rinascimenti-segreti-programmi-tv-25-marzo" target="_blank">Rinascimento</a> fiorentino dalla "sua" città negli ultimi 70 anni. Un mese più tardi, il cortile di Palazzo Strozzi ospiterà l’installazione site-specific di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/03/sculture-realta-aumentata-kaws" target="_blank">KAWS</a>, uno dei protagonisti della nuova scena artistica statunitense, mentre a novembre sarà il nuovo <a href="https://arte.sky.it/news/2025/giulia-cenci-hollow-men-project-space-palazzo-strozzi" target="_blank">Project Space</a> ad accogliere la prima personale italiana dedicata a uno dei talenti emergenti del panorama mondiale: il georgiano Andro Eradze. Il programma prevede un quarto grande appuntamento per la prossima primavera: la mostra Rothko a Firenze, che rende omaggio all’influenza dell’arte del Rinascimento sulla visione creativa di uno dei maggiori esponenti dell’espressionismo astratto. 
<h2>L’ATTESA MOSTRA FIORENTINA SU BEATO ANGELICO</h2>
Il calendario espositivo di Palazzo Strozzi per il 2025/2026 si apre con una delle mostre più attese dell’anno, dedicata a <a href="https://arte.sky.it/news/2025/restauro-crocifissione-beato-angelico-fiesole" target="_blank">Beato Angelico</a>. Curata da Carl Brandon Strehlke in collaborazione con Stefano Casciu e Angelo Tartuferi, la retrospettiva esplora in dettaglio la produzione creativa e l'influenza di uno dei maestri assoluti del Quattrocento fiorentino, raffrontando la sua opera con quella di artisti del calibro di <a href="https://arte.sky.it/news/2023/masaccio-crocifissione-milano-museo-diocesano" target="_blank">Masaccio</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-roma-filippo-lippi-filippino-rinascimento" target="_blank">Filippo Lippi</a> e Lorenzo Ghiberti. Il percorso di visita si articola tra gli spazi espositivi di Palazzo Strozzi e il Museo di San Marco (co-organizzatore dell’evento), evidenziando la portata rivoluzionaria dell’arte di Beato Angelico.
Il 29 ottobre sarà invece il <a href="https://arte.sky.it/foto/arte/palazzo-strozzi-firenze-installazione-drift" target="_blank">cortile</a> di Palazzo Strozzi ad accogliere una nuova installazione site-specific dell’americano KAWS. Attraverso un linguaggio visivo che mira a superare le tradizionali categorie dell’arte contemporanea, l’artista residente a New York porterà nel cuore della corte rinascimentale un’opera concepita per dialogare con le architetture di Palazzo Strozzi e la mostra su Beato Angelico, nonché per creare un ponte ideale tra epoche artistiche distanti nel tempo.
<h2>LA RETROSPETTIVA DEDICATA A MARK ROTHKO IN PRIMAVERA</h2>
Il terzo appuntamento autunnale è con Bones of Tomorrow, prima personale del georgiano Andro Eradze in un museo del nostro Paese. In programma a partire dal 20 novembre all’interno del Project Space inaugurato qualche mese fa, la mostra raccoglie film, fotografie e installazioni che indagano le enigmatiche visioni dell’artista georgiano, classe 1993, con un focus tematico centrato sull’intersezione tra concetti come natura e artificio, umano e animale.
Le sale del piano nobile di Palazzo Strozzi ospiteranno infine, dal 14 marzo al 26 luglio 2026, la mostra Rothko a Firenze. Partendo da una selezione di opere realizzate dal maestro dell’arte americana tra gli anni Trenta e Settanta del secolo scorso, la retrospettiva punterà a esplorare il fascino esercitato su <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mark-rothko-mostra-oslo-opere-carta" target="_blank">Mark Rothko</a> e sulle sue opere dalla città "culla" del Rinascimento. Il percorso di visita coinvolgerà gli spazi espositivi del <a href="https://arte.sky.it/news/2024/restauro-refettorio-grande-museo-san-marco-firenze" target="_blank">Museo di San Marco</a> e del vestibolo della Biblioteca Medicea Laurenziana, per raccogliere numerosi dipinti di grande formato, molti dei quali mai visti prima in Italia.
[Immagine in apertura: Andro Eradze, Ghost Carriers, film still, 05:00 min, 4K, 2025. Courtesy the artist.]

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Fra arte e rovina: al via il "Festival del Paesaggio" di Anacapri

Che cos’è davvero una rovina? Non soltanto un frammento del passato che resiste al tempo, ma un segno capace di rinnovarsi, un dispositivo poetico e visivo che apre a nuove forme di pensiero. È da questa riflessione che muove la nona edizione del <a href="https://arte.sky.it/news/2023/festival-paesaggio-anacapri-2023" target="_blank">Festival del Paesaggio di Anacapri</a>, in programma dal 7 settembre al 3 novembre, un appuntamento che nel corso degli anni ha saputo farsi spazio tra le rassegne più attente alla relazione tra arte contemporanea e paesaggio. 
Curato da Arianna Rosica e Gianluca Riccio, il festival si presenta quest’anno come una narrazione corale articolata in due progetti espositivi: Travelogue. Paesaggi con rovine e RUINA. Ricercare un’identità nell’antico e nell’attuale. In entrambi, il tema della rovina viene riletto come materia viva, in grado di generare linguaggi e immaginari, e di restituire al pubblico l’idea che il passato non è mai davvero finito, ma continua a plasmare il presente.
<h2>AD ANACAPRI TORNA IL “FESTIVAL DEL PAESAGGIO”</h2>
Da un lato, Travelogue. Paesaggi con rovine, allestita per tutta la durata del festival negli spazi di Villa San Michele e nel centro storico di Anacapri, riunisce gli interventi di Angelo Mosca, Masbedo, Katarina Löfström, Alessio de Girolamo, Sislej Xhafa e Luca Pancrazzi. Le loro opere site-specific allontanano il concetto di rovina da un’estetica nostalgica e lo reinterpretano come traccia viva, sociale e personale. Così Angelo Mosca, con l’installazione Reperti, riflette sulla relazione tra rovina e ritrovamento; Katarina Löfström porta nel parco della Villa Open Source (4:3), una parete di migliaia di paillettes che reagiscono al vento e alla luce, restituendo un’immagine cangiante del paesaggio; il duo <a href="https://arte.sky.it/news/2025/the-square-all-you-can-art-programmi-tv-15-maggio" target="_blank">Masbedo</a> presenta Resto, un’opera video proiettata su uno schermo montato a prua di una barca, dove scorre una sonata andante di Gianandrea Fioroni. Alessio de Girolamo, con la sua installazione sonora, intreccia memoria musicale e linguaggio digitale in un paesaggio notturno e intimo di Capri, mentre Luca Pancrazzi espone i suoi “paesaggi minuti”, evocazioni poetiche e archetipiche. Infine, Sislej Xhafa gioca sulla tensione tra immaginario turistico e realtà quotidiana con l’arco al neon Paradiso, e firma due interventi urbani: la terza edizione di The Flag Project e Manifesto, progetto diffuso di affissioni pubbliche nel cuore di Anacapri.
<h2>5 ARTISTE ITALIANE PROTAGONISTE DELLA MOSTRA AD ANACAPRI</h2>
RUINA. Ricercare un’identità nell’antico e nell’attuale, invece, concentra lo sguardo sulla loro capacità di diventare specchio interiore, memoria fragile e allo stesso tempo attiva. La mostra – che si tiene anch’essa a Villa San Michele, dal 7 settembre all’8 novembre – riunisce cinque giovani artiste italiane under 35: Clarissa Baldassarri, Morena Cannizzaro, Maria Cavinato, Carmela De Falco e Irene Macalli. Le loro opere spaziano dalla scultura alla fotografia, dall’installazione all’immagine digitale, e affrontano il tema della rovina come perdita ma anche come possibilità di rigenerazione. Dai calchi di zerbini domestici in zucchero e caffè di De Falco, che evocano la scomparsa dei rituali comunitari del Sud, alle sculture leggere di Baldassarri, che sollevano interrogativi sulla protezione e la fragilità, fino ai paesaggi domestici instabili di Macalli e alle "ferite fotografiche" di Cavinato e Cannizzaro. 
Quest’anno la rassegna si arricchisce inoltre di un’importante novità con la nascita del Premio Jumeirah Capri Palace. La giuria, presieduta da <a href="https://arte.sky.it/news/2025/italia-contemporanea-programmi-tv-18-gennaio">Cristiana Perrella</a> e composta da figure di primo piano come Aldo Cazzullo, Angela Tecce, Brunella Trimarco ed Ermanno Zanini, selezionerà due tra gli artisti protagonisti delle due mostre in programma, e le loro opere entreranno a far parte della collezione permanente del prestigioso hotel. 
[Immagine in apertura: Sislej Xhafa, Paradiso, 2003. Courtesy the artist and Galleria Continua Ph. Oak Taylor-Smith]

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