Parigi ha intitolato una piazza a Christo e Jeanne-Claude

La città di Parigi celebra <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/05/morte-christo-land-art" target="_blank">Christo</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/2024/christo-jeanne-claude-mostra-germania" target="_blank">Jeanne-Claude</a> in occasione del 40esimo anniversario del loro storico progetto di public art nella capitale francese: The Pont Neuf Wrapped. Svelata al mondo nel settembre del 1985, l’opera viene ricordata in questi mesi attraverso l’intitolazione della piazza sull’Île de la Cité, proprio al centro del ponte più antico ancora in uso a Parigi.
La speciale iniziativa toponomastica va ad aggiungersi all’elenco di progetti organizzati in onore del <a href="https://arte.sky.it/news/2025/parigi-anniversario-pont-neuf-christo-jeanne-claude" target="_blank">quarantennale dell’installazione</a>, tra cui la mostra gratuita allestita sul lungosenna e visitabile fino al prossimo 30 ottobre. La piazza nel cuore della Ville Lumière rappresenta simbolicamente un luogo di cruciale importanza per la vita della coppia di artisti. Christo e Jeanne-Claude si conobbero infatti proprio a Parigi nel 1958, e la città rimase fondamentale per la loro vita e carriera.
<h2>LA PIAZZA SUL PONT NEUF RIBATTEZZATA IN ONORE DI CHRISTO E JEANNE-CLAUDE</h2>
Quattro decenni dopo la sua inaugurazione, The Pont Neuf Wrapped è considerato ancora uno straordinario progetto di ingegneria e arte pubblica su scala monumentale. Per la sua esecuzione, durata due settimane, i due artisti impiegarono oltre 40mila metri quadrati di nylon dorato. Il tessuto avvolse completamente le arcate e le fiancate del ponte, finendo per coprire anche i marciapiedi, i lampioni e le ringhiere circostanti.
Forti dell’esperienza maturata negli anni con opere simili, come ad esempio gli <a href="https://arte.sky.it/news/2020/christo-morte-opere" target="_blank">imballaggi</a> della Kunsthalle di Berna nel 1968 o di Porta Pinciana a Roma nel 1974, Christo e Jeanne-Claude si avvalsero della collaborazione di 12 ingegneri e oltre 300 operai specializzati. L’installazione temporanea nel cuore di Parigi trasformò uno dei monumenti più riconoscibili della città in un'opera d'arte urbana luminosa. L’intero progetto fu inoltre pagato interamente dai due artisti, che rifiutarono qualsiasi tipo di commissione e donazione, preferendo vendere disegni e bozzetti dei loro lavori precedenti per finanziare la propria opera.
<h2>ANCHE JR RENDERÀ OMAGGIO AL “PONT NEUF WRAPPED” </h2>
Il tributo che la capitale francese vuole rendere a Christo e Jeanne-Claude si articola attraverso tre iniziative principali, la prima delle quali ha avuto inizio un mese fa. Lo scorso 6 settembre, infatti, ai piedi del Pont Neuf ha inaugurato una mostra gratuita, intitolata Christo et Jeanne-Claude: Projets Parisiens. Allestita lungo Quai de la Mégisserie, sulle sponde della Senna, l’esposizione celebrerà fino al 30 ottobre il legame della coppia con la capitale francese, raccogliendo materiali che documentano i loro numerosi progetti parigini, tra cui una delle loro prime installazioni: <a href="https://arte.sky.it/news/2022/parigi-christo-jeanne-claude-mostra" target="_blank">Mur de barils de pétrole - Le Rideau de fer</a>, risalente agli inizi degli anni Sessanta.
La seconda tappa è stata l’inaugurazione di Place du Pont Neuf-Christo et Jeanne-Claude, così ribattezzata su proposta della sindaca parigina, <a href="https://arte.sky.it/foto/altro/parigi-champs-elysees-giardino" target="_blank">Anne Hidalgo</a>, approvata all’unanimità del consiglio comunale. L’ultimo appuntamento celebrativo è in calendario per la prossima estate: si tratta di Projet Pont-Neuf, a cura di <a href="https://arte.sky.it/news/2024/jr-christo-jeanne-claude-pont-neuf-parigi" target="_blank">JR</a>. Ispirandosi all’installazione del 1985, il celebre street artist francese ha intenzione di “occupare” nuovamente lo storico ponte nel cuore di Parigi, trasformandolo in una monumentale "grotta urbana".
[Immagine in apertura: Christo and Jeanne-Claude at Running Fence, California, 1976 - Photo: Wolfgang Volz© 1976 Christo and Jeanne-Claude Foundation. From <a href="http://www.christojeanneclaude.net" target="_blank">christojeanneclaude.net</a>]

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Al via a Milano una speciale edizione del festival di arti performative FOG

La <a href="https://arte.sky.it/news/2025/triennale-milano-esposizione-universale-2025" target="_blank">24esima Esposizione Internazionale</a> di Triennale Milano accoglie un’edizione speciale di <a href="https://arte.sky.it/news/2025/festival-arti-performative-fog-2025-triennale-milano" target="_blank">FOG</a>, il festival milanese nato nel 2018 e dedicato alle arti performative. Il titolo della rassegna in programma da domani 7 ottobre fino al 12 novembre, è Le disuguaglianze dei corpi, e si riallaccia idealmente a Inequalities, tema dell’expo che ha preso il via lo scorso maggio. 
Il cartellone di FOG coinvolge oltre dieci compagnie e artisti internazionali, che porteranno in scena una serie di prospettive affascinanti su questioni globali di estrema attualità: dalle disparità economiche e sociali, al concetto in ineguaglianza legato al genere e all’etnia. Tra i personaggi più attesi del festival milanese, spiccano i nomi di talenti emergenti e quelli di artisti affermati, inclusa la celebre compagnia belga Peeping Tom e il coreografo <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/06/alla-reggia-di-venaria-arriva-la-danza-di-virgilio-sieni" target="_blank">Virgilio Sieni</a>. Attraverso di loro, l’edizione speciale della manifestazione meneghina punta a stimolare una riflessione ampia e condivisa sul valore delle differenze e sulle problematiche a esse connesse nel mondo contemporaneo.
<h2>L’EDIZIONE 2025 DI FOG DEDICATA ALLE “DISUGUAGLIANZE DEI CORPI”</h2>
A inaugurare il calendario del festival sarà l’artista italo-eritrea Muna Mussie, protagonista di Cinema Impero, spettacolo one-to-one che esplora il tema del colonialismo partendo dalla doppia identità culturale della performer. Il tema portante delle rappresentazioni diseguali del corpo è poi al centro di Danza Cieca, spettacolo di Virgilio Sieni in programma il 21 e 22 ottobre. In compagnia del ballerino cieco Giuseppe Comuniello, il coreografo fiorentino porta a Milano una performance di danza inedita e slegata da ogni convenzione visiva.
L’importanza del movimento coreografico come espressione di corpi “diversi” torna in altri due eventi significativi: Monumentum DA di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/11/a-lugano-debutto-internazionale-per-la-serenata-di-cristina-kristal-rizzo" target="_blank">Cristina Kristal Rizzo</a> e Diana Anselmo, e Michel – The Animals I Am. La prima performance, in cartellone il 28 e 29 ottobre, pone in relazione l'arte coreutica e i movimenti della <a href="https://arte.sky.it/foto/altro/lingua-segni-illustrazioni-roger-olmos-libro" target="_blank">LIS</a> (Lingua dei Segni Italiana). Il secondo spettacolo rappresenta invece l’appuntamento conclusivo della rassegna, e porterà negli spazi di <a href="https://arte.sky.it/news/2025/triennale-milano-gioco-spazio-bambini" target="_blank">Triennale Milano</a> l’ultima opera di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/04/performance-posta-samara-editions" target="_blank">Chiara Bersani</a>, artista affetta da osteogenesi imperfetta, che torna a esplorare attraverso la danza i temi del suo precedente lavoro, L'animale.
<h2>DALLA PALESTINA ALLA GRECIA, GLI OSPITI INTERNAZIONALI ATTESI A FOG</h2>
Accanto al tema della rappresentazione scenica delle disuguaglianze dei corpi, FOG non mancherà di approfondire il tema della diversità come elemento identitario da una prospettiva storica, sociale e culturale. In tale ambito si iscrivono lo spettacolo inaugurale e A Visual Diary, nuova edizione del progetto che Fabio Cherstich dedica alle storie dimenticate della scena queer newyorchese degli anni Ottanta, atteso per il 15 e 16 ottobre. 
Arriveranno poi a Milano numerosi protagonisti delle arti performative a livello internazionale, come il celebre ensemble belga <a href="https://arte.sky.it/news/2023/festival-arti-performative-fog-triennale-milano" target="_blank">Peeping Tom</a> che debutta l’8 e 9 ottobre con il nuovo lavoro, intitolato Chroniques. Il 24 ottobre si terrà invece la prima italiana di Goodbye, Lindita, nuova produzione dell’astro nascente del teatro greco Mario Banushi. Il programma prevede infine una collaborazione speciale con Wonder Cabinet, centro di produzione teatrale palestinese con sede a Betlemme, che porterà in scena il 19 ottobre uno spettacolo sonoro di grande impatto emotivo, dal titolo Sounds of Places.
[Immagine in apertura: Rizzo-Anselmo. Monumentum DA. Ph Elisa Nocentini]

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