Patti Smith torna a Roma, e pubblica un nuovo disco per i 50 anni di "Horses"

Era il 10 novembre del 1975 quando il mondo del rock veniva sconvolto da un album destinato a passare alla storia: <a href="https://arte.sky.it/archivio/2015/08/patti-smith-concerto-anniversario-album-horses-new-york-studio-jimi-hendrix" target="_blank">Heroes</a>, firmato dall’allora esordiente <a href="https://arte.sky.it/news/2023/libro-patti-smith-m-train" target="_blank">Patti Smith</a>. A cinquant’anni di distanza da quel folgorante debutto discografico, la cantautrice di Chicago ha scelto di pubblicare una ristampa speciale del LP in versione rimasterizzata. L’album, atteso per il 10 ottobre, arricchisce il patrimonio musicale di uno dei capolavori del rock contemporaneo, punto di riferimento consolidato per generazioni di musicisti e artisti. 
Oltre al nuovo disco, la “Sacerdotessa del Rock” è impegnata in un lungo tour celebrativo tra Europa e Stati Uniti, con tre date italiane: il concerto tenutosi lo scorso luglio a <a href="https://arte.sky.it/news/2025/patti-smith-concerto-venezia-2025-bergamo-horses" target="_blank">Venezia</a>, a cui faranno seguito gli appuntamenti in programma nelle prossime settimane a Roma e Bergamo.
<h2>LE PROSSIME DATE ITALIANE DELLA “SACERDOTESSA DEL ROCK”</h2>
La ristampa speciale include tutti i brani dell’album originale, rimasterizzati per quest’occasione direttamente dai master dell’epoca. Non mancherà poi una nutrita raccolta di contenuti inediti, tra cui outtake, demo e brani mai pubblicati prima. La pubblicazione di questa edizione speciale di Horses è stata annunciata ufficialmente nei giorni scorsi, in occasione dell’uscita del nuovo singolo inedito, intitolato Snowball.
Per celebrare il 50esimo anniversario del disco d’esordio, Patti Smith è poi ancora impegnata in un tour internazionale tra Nord America ed Europa, che ha già toccato l’Italia in occasione del concerto tenutosi in una cornice suggestiva come Piazza San Marco a Venezia. L’artista statunitense sta per tornare nel nostro Paese con altre due date: quella del 15 settembre, all’<a href="https://arte.sky.it/news/2025/international-jazz-day-2025-roma" target="_blank">Auditorium Parco della Musica – Ennio Morricone</a> di Roma, e un ultimo appuntamento in programma a Bergamo il 10 ottobre, in coincidenza con la data di uscita della ristampa di Horses.
I fan di Patti Smith hanno inoltre segnato in calendario la data del 4 novembre, quando l'artista darà alle stampe Bread of Angels, la sua autobiografia, impreziosita dalla foto di copertina, scattata da <a href="https://arte.sky.it/news/2025/robert-mapplethorpe-biografia-marsilio-morrisroe" target="_blank">Robert Mapplethorpe</a> nel 1979.
<h2>LA RISTAMPA DI “HORSES”, L’ALBUM DI ESORDIO DI PATTI SMITH</h2>
Benché accolto inizialmente con grande scetticismo dal pubblico dell’epoca, Horses colpì da subito la critica musicale per le sue liriche intrise di poesia e l’approccio fortemente minimalista adottato in sala d’incisione. Il primo album di Patti Smith si impose così come un manifesto potente ed essenziale, che si presentava anche visivamente in tutta la sua forza, grazie all’iconica foto della <a href="https://arte.sky.it/news/2022/mostra-cover-musica-follonica" target="_blank">cover</a> del vinile, opera di un artista del calibro di Mapplethorpe, amico storico della cantautrice.
La tracklist del disco racchiude tutta l'essenza sonora dei futuri lavori di Smith, proponendo un mix assolutamente originale di influenze free jazz, imponenti sezioni ritmiche e testi visionari. Il risultato è un album seminale per la storia della musica, un ritorno all’essenza del rock che ha spalancato le porte alla rivoluzione del <a href="https://arte.sky.it/news/2021/programmi-tv-19-luglio-punk-serie" target="_blank">punk</a>.
[Immagine in apertura: per gentile concessione di Fondazione Musica per Roma]

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Nel 1988, a Melpignano, piccolo borgo del Salento, accade qualcosa di impensabile per l’epoca: alcune rock band sovietiche salgono su un palco italiano, varcando per la prima volta la cortina di ferro. È l’inizio di un dialogo possibile, che pochi mesi dopo si completerà con il viaggio in direzione opposta: nel marzo del 1989, saranno infatti alcuni gruppi italiani – tra cui i <a href="https://arte.sky.it/news/2024/kissing-gorbaciov-programmi-tv-9-novembre" target="_blank">CCCP - Fedeli alla linea</a> – ad approdare in Unione Sovietica.
Il documentario Kissing Gorbaciov, in onda su Sky Arte mercoledì 3 settembre, racconta questa storia attraverso immagini d’archivio, voci dei protagonisti e riflessioni attuali, rievocando l’energia di quegli anni e la potenza di un linguaggio universale: la musica.
Un ponte fragile ma reale, costruito su 3.500 km di viaggio, da Melpignano a Leningrado, passando per Mosca e l’Emilia rossa, in un’epoca che, alla vigilia del crollo del Muro di Berlino, sembrava ancora ferma nei suoi blocchi storici.
“Una storia che, sin da subito, ci sembrò avvincente, con tratti surreali e grotteschi, ma anchedensa di significati profondi e di istanze di cambiamento” raccontano i registi, che hanno scelto di mettere al centro l’archivio, non come semplice testimonianza del passato, ma come “un simbolo che dà la possibilità di sapere cogliere gli elementi della realtà passata e saperli interpretare nel nostro presente”.
[Immagine in apertura: Conduttrice del TG Sovietico]

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