Apre a Cernobbio un percorso espositivo permanente su Luchino Visconti

A pochi passi dalle rive scintillanti del Lago di Como, Villa Erba inaugura un nuovo percorso espositivo immersivo e permanente: Le Stanze di Luchino Visconti. Il progetto, a cura di <a href="https://arte.sky.it/news/2020/arte-digitale-italiana-lipsia" target="_blank">OLO creative farm</a>, trasforma sei sale storiche della Villa Antica in una narrazione multisensoriale, celebrando <a href="https://arte.sky.it/news/2022/programmi-tv-1-gennaio-bjorn-andresen" target="_blank">il regista milanese</a> e il profondo legame con la dimora di famiglia. Le tecnologie di videomapping, proiezione in 4K e audio spazializzato, permettono una fruizione innovativa e coinvolgente, aprendo uno squarcio sul passato aristocratico della villa e sull’universo estetico viscontiano. 
<h2>IL PERCORSO IMMERSIVO SU LUCHINO VISCONTI SUL LAGO DI COMO</h2>
Il percorso si apre con la Stanza della Storia, dove tre schermi animano un racconto visivo ricco di materiali d’archivio, disegni architettonici e fotografie d’epoca digitalizzate, restituendo la stratificazione storica della villa. Si prosegue con la Stanza del Tempo, dove una pellicola animata racconta la biografia di Visconti intrecciando la sua evoluzione artistica con una dimensione più intima. La Stanza delle Emozioni offre un momento di pura immersione: le pareti diventano schermi a 360°, dove scorrono sequenze iconiche tratte da film come Il Gattopardo e Morte a Venezia, mentre l’audio avvolge lo spettatore in un turbine di suggestioni visive e musicali. Qui, la poetica del regista si rivela nella sua forma più pura: sontuosa, malinconica, irrimediabilmente elegante.
<h2>TRA VIDEOMAPPING, SCHERMI A 360º E IMMAGINI “LIQUIDE” </h2>
Il viaggio continua con la Stanza dei Paesaggi, in cui un videomapping trasforma arredi e architetture in un tributo al genius loci del Lago di Como. Scorci di ville storiche, giardini all’italiana e terrazze si fondono con la natura circostante, creando un continuum visivo che celebra il paesaggio come costruzione culturale e ispirazione creativa. Nella Stanza dei Suoni e dei Racconti, è la musica a diventare protagonista: un’installazione sonora rievoca ricordi d’infanzia, lezioni di pianoforte e atmosfere intime della quotidianità vissuta tra le mura della villa. Infine, la Stanza della Memoria dell’Acqua chiude il percorso con una poetica riflessione visiva sull’acqua, elemento simbolico nel cinema viscontiano, trasformando lo storico bagno in marmo in una sorgente di immagini liquide, trasparenti e cangianti. 
<h2>LA VILLA ESTIVA DI LUCHINO VISCONTI</h2>
Villa Erba affonda le sue radici nella <a href="https://arte.sky.it/news/2024/toulouse-lautrec-programmi-tv-25-aprile" target="_blank">Belle Époque</a>, quando fu commissionata da Anna Brivio e realizzata tra il 1898 e il 1901 da Luigi Erba, fratello del celebre industriale farmaceutico Carlo Erba. Emblema del prestigio e del gusto raffinato dell’alta borghesia milanese di fine Ottocento, la villa venne progettata come residenza di rappresentanza, affacciata maestosamente sul Lago di Como. Le sue sale eleganti, i soffitti affrescati, gli arredi sfarzosi e il grande parco circostante la resero sin da subito luogo d’incontro privilegiato per l’aristocrazia e l’élite culturale dell’epoca. Dopo il passaggio alla figlia Carla, sposa del duca Giuseppe Visconti di Modrone, la villa divenne la dimora estiva della famiglia Visconti, e fu frequentata assiduamente dal giovane Luchino, che qui trascorse molte estati e trovò ispirazione per il suo immaginario artistico. 
[Immagine in apertura: il nuovo percorso espositivo Le Stanze di Luchino Visconti, progetto a cura di OLO creative farm. Crediti foto: Andrea Butti]

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Bologna celebra il grande regista Ken Loach

La serie di illustrazioni ispirate alle grandi registe del cinema

Una mostra (e un libro) per raccontare il meglio dell'animazione italiana

È in programma fino al prossimo 12 ottobre la mostra A mano libera. Arte e cinema d’animazione in Italia (1957-1977), progetto espositivo dedicato al legame tra gli artisti italiani e il cinema d’animazione in un ventennio cruciale per la storia culturale del nostro Paese. Ospitata dal <a href="https://arte.sky.it/news/2025/tina-modotti-mostra-roma-museo-trastevere" target="_blank">Museo di Roma in Trastevere</a>, la retrospettiva curata da <a href="https://arte.sky.it/news/2021/cinema-animazione-mostra-ancona" target="_blank">Bruno Di Marino</a> presenta un centinaio di opere di vario genere, inclusi storyboard, disegni, dipinti e altri lavori, affiancate da circa trenta pellicole proiettate su monitor lungo tutto il percorso espositivo.<a href="https://arte.sky.it/news/2025/tina-modotti-mostra-roma-museo-trastevere" target="_blank"></a>
Il focus temporale dell’esposizione indaga un periodo cruciale per la storia del cinema d’animazione italiano, caratterizzato tra le altre cose dalla messa in onda di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/09/la-storia-della-pubblicita-italiana-in-200-opere" target="_blank">Carosello</a>, leggendario spazio pubblicitario che è stata la “palestra” di tanti registi e animatori del secondo dopoguerra. A corredo dell’evento, è stato inoltre pubblicato un libro che riprende e approfondisce i temi centrali della mostra.
<h2>I PROTAGONISTI DELL'ANIMAZIONE SPERIMENTALE NELL’ITALIA DEL DOPOGUERRA</h2>
Il focus tematico della retrospettiva romana si propone di mettere in luce come quello del cinema animato sia stato un settore aperto alle sperimentazioni dei protagonisti del mondo creativo italiano. Tra l’epoca del boom economico e gli anni di piombo, numerosi artisti si sono infatti avvicinati all’animazione, anche in virtù delle affinità tecniche ed estetiche con le proprie discipline di riferimento. Tra i quattordici artisti in mostra spiccano i nomi di Giulio Gianini e Lele Luzzati, dalla cui collaborazione sono nate opere di découpage animato, sulle note di <a href="https://arte.sky.it/news/2023/lettera-mozart-asta-christies" target="_blank">Wolfgang Amadeus Mozart</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/2021/svizzera-festival-musica-barbiere-siviglia" target="_blank">Gioacchino Rossini</a>, apprezzate a livello internazionale.<a href="https://arte.sky.it/news/2021/svizzera-festival-musica-barbiere-siviglia" target="_blank"></a>
Il percorso espositivo – suddiviso in quattro macro-sezioni cronologiche – pone a confronto i video finali con una serie di materiali di lavorazione, presentando inoltre le opere create dagli artisti nello stesso periodo. Sotto i riflettori finiscono così diverse tecniche d'animazione, inclusi i collage fotografici realizzati da Rosa Foschi e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/11/1968-incontri-museo-di-roma-in-trastevere" target="_blank">Luca Maria Patella</a>, o gli esperimenti astratti di <a href="https://arte.sky.it/news/2024/fondazione-pastificio-cerere-roma-apertura" target="_blank">Bruno Ceccobelli</a>.
<h2>L'ARTE DELL'ANIMAZIONE IN MOSTRA AL MUSEO DI ROMA IN TRASTEVERE</h2>
Inaugurata lo scorso 13 giugno negli spazi del museo romano, la mostra A mano libera offre al pubblico l'occasione imperdibile di ammirare materiali inediti o raramente esposti in pubblico, scoprendo i lavori cinematografici di alcuni dei protagonisti della scena artistica italiana. L’esposizione riesce così a evidenzare come la totale libertà di sperimentare in ambito cinematografico, ottenuta anche grazie a importanti committenze pubblicitarie, abbia permesso a questi artisti di elevare in molti casi la loro produzione.
Parallelamente all’evento espositivo, Dario Cimorelli Editore ha dato alle stampe il volume Arte e Cinema d’Animazione in Italia (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina). Scritta dallo stesso curatore Di Marino, l’opera pubblicata in edizione bilingue in italiano e inglese raccoglie saggi, approfondimenti e testimonianze esclusive, corredate dalle schede di film e cortometraggi, oltre alle illustrazioni delle opere esposte e le biografie degli artisti.

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