Ad Atene per 20 notti 25 opere "abiteranno" un parco pubblico

La città di <a href="https://arte.sky.it/news/2025/democrazia-mostra-atene-grecia" target="_blank">Atene</a> si prepara ad accogliere un evento culturale di grande rilevanza: si tratta di Plásmata 3, un’importante mostra en plein air allestita nel parco Pedion tou Areos, nel centro storico della capitale greca. Per venti serate consecutive, dal 27 maggio al 15 giugno, la terza edizione della manifestazione organizzata dal polo culturale Onassis Stegi presenterà 25 opere create da un gruppo eterogeneo di artisti locali e internazionali.
Il percorso espositivo non si limiterà ai sentieri principali del parco, ma abbraccerà tutto Pedion tou Areos, invitando i visitatori a partecipare all’esplorazione di ogni angolo della grande area naturale alla ricerca delle opere di <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-arte-contemporanea-acropoli-atene" target="_blank">arte contemporanea</a> esposte. Il filo conduttore dell’edizione 2025 di Plásmata è l'indagine sui confini tra realtà e illusione. A tale scopo, gli spazi verdi nel cuore della città si trasformeranno in un palcoscenico speciale dove, al calare del sole, prenderanno vita delle "creature" (in greco, “plásmata”) artistiche rimaste invisibili per tutto il giorno.
<h2>LA TERZA EDIZIONE DI “PLÁSMATA” NEL PARCO DELLA CAPITALE GRECA</h2>
Invitando i visitatori a interrogarsi su cosa sia reale o meno, e su quanto conti davvero questa distinzione, la terza edizione della rassegna ateniese porta avanti la propria indagine artistica collettiva avviata tre anni fa. Lo stesso Pedion tou Areos rappresenta un ambiente che unisce aspetti selvatici e altri modellati dall’intervento dell’uomo. L’allestimento delle opere accentua la natura “ibrida” di questa speciale sede espositiva, trasformandola in uno spazio aperto alla creatività.
Anche quest’anno, la mostra sarà animata da una grande apertura a tutti i linguaggi del contemporaneo, senza privilegiare forme di espressione artistica digitali o analogiche. Le opere esposte (in gran parte appartenenti alla Collezione Onassis) spaziano dai lavori concettuali alle sculture luminose, da monumenti creati con frammenti di marmo dell’antica Grecia a opere digitali contemporanee. In un momento storico caratterizzato dalla rivoluzione delle <a href="https://arte.sky.it/news/2024/ai-weiwei-intelligenza-artificiale-circa" target="_blank">intelligenze artificiali generative</a>, le diverse tecnologie impiegate dai partecipanti a Plásmata 3 sono solo strumenti al servizio dell’immaginazione umana.
<h2>AD ATENE UN FESTIVAL CULTURALE NEL VERDE</h2>
Aperta tutti i giorni in orario serale, tra le 18:00 e le 23:00, la mostra ateniese offrirà anche quest’anno un accesso completamente gratuito. Tra gli obiettivi degli organizzatori c’è infatti il massimo coinvolgimento del pubblico, che sarà invitato a usare la propria immaginazione mentre si muove liberamente per il <a href="https://arte.sky.it/news/2025/parchi-arte-natura-primavera-2025" target="_blank">parco</a> e interagisce con lo speciale percorso espositivo.
Oltre all’esposizione delle installazioni, Plásmata 3 rappresenta un vero e proprio festival culturale, con un cartellone ricco di attività parallele. Tra queste, spiccano incontri con gli artisti, concerti, workshop dedicati ai temi dell'innovazione, appuntamenti enogastronomici e proiezioni cinematografiche. Tutti gli eventi in programma contribuiscono a creare un’esperienza culturale variegata e inclusiva nel segno dell’arte pubblica.
[Immagine in apertura: The Callas, PUNKTHENON (2022), Athenian pavement marbles, cement. Courtesy of the artists and Onassis Stegi]

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Una cascata di 3000 aquiloni d'autore nel cuore di Siena

È il cortile dell’antico ospedale di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/04/santa-maria-scala-siena-avatar-bernardino-tour-virtuale" target="_blank">Santa Maria della Scala</a>, nel cuore di Siena, ad accogliere la grande installazione Path to the Sky di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/07/gli-aquiloni-dautore-di-jacob-hashimoto-alla-conquista-della-finlandia" target="_blank">Jacob Hashimoto</a>. Presentata nell’ambito della mostra omonima, aperta al pubblico fino al 30 settembre, l’opera site specific realizzata dell’artista statunitense trasforma uno spazio storico di quello che oggi è diventato un complesso museale in un percorso visivo inedito. Lo sguardo dei visitatori viene infatti condotto verso l’alto per ammirare la maestosa installazione, alta ben diciassette metri e composta da una moltitudine di aquiloni di carta giapponese.
Il progetto espositivo include inoltre una ricca selezione di opere di Hashimoto, provenienti dalla galleria Studio la Città di Verona. La visione ravvicinata di questi lavori e dell’installazione centrale rafforza il valore narrativo della mostra, dando conto anche delle numerose tecniche adottate dall'artista statunitense nel suo percorso. 
<h2>JACOB HASHIMOTO IN MOSTRA A SIENA</h2>
La mostra di Jacob Hashimoto a Siena evidenzia l’importanza degli aquiloni come mezzo espressivo per l'artista. Partendo da questi oggetti delicati, realizzati rigorosamente a mano e con materiali tradizionali, l’autore realizza poetiche e fluttuanti installazione, come quella appositamente ideata per il grande cortile interno del museo senese. Grazie alla loro armonia cromatica e alla loro leggerezza, gli <a href="https://arte.sky.it/news/2025/artevento-festival-aquiloni-cervia-2025" target="_blank">aquiloni</a> “invadono” l’aria della corte museale generando un ponte ideale verso il cielo.
Protagonisti di un dialogo aperto con gli spazi architettonici dell’antico ospedale di Siena, gli aquiloni di Hashimoto si muovono in “una danza che coinvolge tanto l’opera quanto chi la osserva, creando un legame ideale e spirituale tra le dimensioni fisica e immateriale”, come evidenziato da Raphaëlle Blanga, curatrice dell’evento. L’<a href="https://arte.sky.it/archivio/2015/08/mostra-jacob-hashimoto-studio-la-citta-verona" target="_blank">artista statunitense</a>, nato in Colorado e residente a New York, torna così a esplorare temi universali, come il valore della memoria e della condivisione, utilizzando uno strumento leggero e di grande valore simbolico come gli aquiloni. 
<h2>3000 AQUILONI NEL CUORE DEL COMPLESSO DI SANTA MARIA DELLA SCALA </h2>
La mostra Path to the Sky rappresenta un evento senza precedenti per il polo culturale di Siena. Il museo toscano accoglie infatti per la prima volta un’opera contemporanea di tali dimensioni, concepita ad hoc per il contesto locale, ovvero invitando l'artista a conoscere e approfondire la lunga e articolata storia del complesso senese. 
Prodotta e organizzata dalla Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala, in collaborazione con la galleria <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/02/mostra-hiroyuki-masuyama-studio-la-citta-verona" target="_blank">Studio la Città</a>, l’esposizione offre al pubblico un'occasione di avvicinarsi alla visione Jacob Hashimoto e di attraversare gli spazi del Santa Maria della Scala in un'inedita versione.
[Immagine in apertura: Jacob Hashimoto, Path to the Sky. Foto di Giulia Lenzi]

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