Ponyo, capolavoro d'animazione dello Studio Ghibli, va in mostra a Los Angeles

L'<a href="https://arte.sky.it/news/2021/academy-museum-los-angeles-programma" target="_blank">Academy Museum of Motion Pictures</a> di Los Angeles ha annunciato il suo entusiasmante programma espositivo per il 2026. Tra le mostre in arrivo spicca quella dedicata a uno dei capolavori del cinema di animazione di tutti i tempi: <a href="https://arte.sky.it/news/2025/miyazaki-10-anni-magia-programmi-tv-11-maggio" target="_blank">Ponyo sulla scogliera</a>, realizzato nel 2008 dallo Studio Ghibli. A partire dal 14 febbraio del prossimo anno, la retrospettiva esplorerà il complesso lavoro di preparazione condotto da <a href="https://arte.sky.it/news/2024/libro-hayao-miyazaki-oblomov" target="_blank">Hayao Miyazaki</a> per la produzione del lungometraggio, evidenziando tutti i dettagli delle tecniche di animazione impiegate.
A questa prima importante esposizione faranno poi seguito, sempre nel corso del 2026, una mostra dedicata a una delle stelle più luminose del firmamento hollywoodiano, Marilyn Monroe, nonché un approfondimento sui lavori realizzati dal celebre studio di animazione stop-motion LAIKA, in programma verso la fine dell’anno. Attraverso questa ricca offerta espositiva, il museo dell’associazione dei produttori di Hollywood (responsabile, tra le altre cose, dell’assegnazione dei premi Oscar) torna a celebrare la magia del cinema, grazie anche alla collaborazione attiva di importanti cineasti, studi cinematografici e collezionisti di tutto il mondo.
<h2>IL MAGICO MONDO DI MIYAZAKI TORNA ALL’ACADEMY MUSEUM</h2>
La prima mostra dell'anno prossimo al museo losangelino è Studio Ghibli's PONYO, in programma dal 14 febbraio al 10 gennaio 2027. Seguito ideale della grande retrospettiva dedicata ad Hayao Miyazaki nel 2021, anno in cui l’Academy Museum fu <a href="https://arte.sky.it/news/2021/apertura-academy-museum-los-angeles-mostre" target="_blank">inaugurato</a>, l’esposizione ripercorrerà le tappe fondamentali della produzione di uno dei film più amati e influenti dello studio di animazione nipponico. A distanza di 18 anni dall’uscita del film, i visitatori potranno infatti ammirare tutti i processi che hanno portato Miyazaki e il suo team di collaboratori a ricreare un mondo pieno di magia e poesia, per dare vita a una pellicola centrata su temi universali come l’infanzia, il rapporto con la natura e la gioia della scoperta.
Il nucleo fondamentale dell’esposizione sarà rappresentato da oltre cento materiali, eccezionalmente donati dallo <a href="https://arte.sky.it/news/2024/studio-ghibli-cannes-2024" target="_blank">Studio Ghibli</a> alla collezione dell'Academy. Tra i cimeli in mostra ci saranno le tavole disegnate a mano dallo stesso Hayao Miyazaki, storyboard e art boards originali del film, numerosi poster e locandine internazionali, e perfino un tavolo da animazione dello Studio Ghibli. Non mancheranno poi attività immersive pensate per i visitatori di tutte le età, come uno schermo interattivo che permetterà a chiunque di animare la propria sequenza di Ponyo sulla scogliera, nonché una sala progettata per ricreare le indimenticabili scene ambientate nel regno sottomarino della protagonista del film.
<h2>NEL 2026 ANCHE DUE MOSTRE SU MARILYN MONROE E IL CINEMA STOP-MOTION</h2>
Accanto alla mostra sul capolavoro dello Studio Ghibli, il programma espositivo dell'Academy Museum per il 2026 prevede altri due importanti appuntamenti. Il primo si intitolerà Marilyn Monroe: Hollywood Icon, una retrospettiva interamente dedicata a Norma Jeane Mortenson, universalmente nota con lo pseudonimo di <a href="https://arte.sky.it/news/2022/libro-marilyn-monroe-fotografia" target="_blank">Marilyn Monroe</a>. Dal 31 maggio 2026 fino al 28 febbraio dell’anno successivo, l'esposizione presenterà al pubblico una ricca selezione di locandine, fotografie, lettere e materiali personali assolutamente inediti. Ampio spazio sarà inoltre dedicato ai memorabili costumi di scena di Marilyn, inclusi gli abiti indossati sui set di film come A qualcuno piace caldo, Gli uomini preferiscono le bionde e Something's Got To Give, ultimo film incompiuto della diva di Hollywood tragicamente scomparsa a soli 36 anni. 
L'ultima esposizione in programma al museo di Los Angeles nel 2026 sarà Hidden Worlds: The Films of LAIKA. Ideata e co-prodotta da un’altra importante istituzione statunitense, il <a href="https://arte.sky.it/news/2022/asta-chitarra-disegni-kurt-cobain" target="_blank">MoPOP</a> di Seattle (dove la mostra ha esordito nel 2024), la retrospettiva offre uno sguardo inedito dietro le quinte del più celebre studio d'animazione stop-motion al mondo. Fondata vent’anni fa in Oregon, la casa cinematografica ha dimostrato come sia ancora possibile utilizzare una tecnica di animazione "antica" come il "<a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/04/sul-set-di-isle-dogs-lultimo-film-di-wes-anderson" target="_blank">passo uno</a>" senza rinunciare alle tecnologie all'avanguardia. La mostra in programma dal 13 dicembre 2026 al 9 settembre 2027 farà scoprire ai visitatori l’articolato processo creativo dello studio statunitense, mostrando le scenografie, gli oggetti di scena e i magnifici puppets utilizzati per la realizzazione di film indimenticabili come Coraline e la porta magica, Paranorman e Boxtrolls – Le scatole magiche..
[Immagine in apertura: © 2008 Hayao Miyazaki/Studio Ghibli, NDHDMT]

Segui su Sky Arte Ponyo, capolavoro d'animazione dello Studio Ghibli, va in mostra a Los Angeles

Ponyo, capolavoro d'animazione dello Studio Ghibli, va in mostra a Los Angeles | Sky Arte

A Bologna torna il festival che racconta le vite dei grandi personaggi della storia

Gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer in un film

La vita turbolenta del pittore Pellizza da Volpedo

C'è un'architettura temporanea da visitare a Londra nell'estate 2025 

Ha finalmente aperto al pubblico a Londra il <a href="https://arte.sky.it/news/2025/serpentine-pavilion-2025-marina-tabassum" target="_blank">Serpentine Pavilion 2025</a>, disegnato dall’acclamata architetta bengalese <a href="https://arte.sky.it/news/2024/campus-vitra-marina-tabassum" target="_blank">Marina Tabassum</a> e dal suo studio. Quest'anno ricorre il 25esimo anniversario della prestigiosa commissione, nata sotto l’egida visionaria di <a href="https://arte.sky.it/news/2025/zaha-hadid-architects-polo-culturale-cina" target="_blank">Zaha Hadid</a>. E, proprio nel solco del suo celebre motto “there should be no end to experimentation”, il padiglione di Tabassum si intitola A Capsule in Time. Si presenta come un inno alla sperimentazione architettonica, sensoriale e sociale. Allungata lungo l’asse nord-sud di Kensington Gardens, la struttura si articola attorno a una corte centrale allineata con la torre campanaria della Serpentine South. Quattro capsule lignee, leggere e traslucide, generano un gioco di luci e ombre che muta durante il giorno, regalando ai visitatori un’esperienza contemplativa, quasi spirituale. Al centro campeggia un albero di Ginkgo semi-maturo, simbolo di resilienza climatica, che in autunno verrà trapiantato nel parco.
<h2>A LONDRA IL SERPENTINE PAVILION DI MARINA TABASSUM</h2>
Una delle capsule del Serpentine Pavilion 2025 è stata progettata con un elemento cinetico che consente di riconfigurare lo spazio, trasformandolo a seconda delle esigenze. All'interno, scaffali integrati custodiscono una piccola biblioteca dedicata alla cultura bengalese, offrendo un rifugio per lettori, studiosi e curiosi. “Il Serpentine Pavilion celebra l’estate londinese – un momento per stare all’aria aperta, connettersi con amici e familiari nei Kensington Gardens”, ha dichiarato Tabassum, sottolineando come il padiglione sia prima di tutto un luogo dove incontrarsi, “favorendo dialoghi che ampliano i confini della tolleranza e del rispetto”. Non a caso, sono numerose le attività in programma all'interno di questa architettura temporanea: da luglio il padiglione diventerà il fulcro di Park Nights, il format interdisciplinare che vedrà protagonisti artisti internazionali con performance site-specific. Ogni sabato pomeriggio saranno disponibili tour gratuiti a cura del curatore Chris Bayley; non mancheranno presentazioni editoriali come il lancio di The Shape of a Circle in the Mind of a Fish, un’opera corale sul rapporto tra uomo ed ecosistemi. Il padiglione è pensato per accogliere, connettere, e ispirare.
<h2>LA MOSTRA DI GIUSEPPE PENONE E GLI EVENTI ALLA SERPENTINE PER L'ESTATE 2025</h2>
Ma il programma non si ferma qui: il 19 luglio il Family Day trasformerà il padiglione in un laboratorio creativo per tutte le età, mentre il 13 settembre una giornata di performance, DJ set e poesia – realizzata con New Currency e Alaska Alaska – chiuderà la stagione con un'esplosione di creatività.
Parallelamente al padiglione, un’altra imperdibile proposta anima a Londra l’estate 2025 della Serpentine: Giuseppe Penone: Thoughts in the Roots, la più completa mostra istituzionale mai dedicata all'artista italiano nella capitale inglese, in corso fino al prossimo 7 settembre. Figura cardine dell’<a href="https://arte.sky.it/news/2025/arte-povera-appunti-storia-programmi-tv-27-aprile" target="_blank">Arte Povera</a>, il maestro esplora da oltre cinquant’anni la forza evocativa dei materiali naturali: legno, bronzo, marmo, cera, ferro. Questa mostra ripercorre la sua produzione dal 1969 a oggi, con un’installazione che si sviluppa tra le sale della South Gallery e lo spazio esterno: tre monumentali sculture in bronzo si fondono con il paesaggio circostante, sottolineando la continuità tra arte e natura. L’albero è, nello stesso tempo, simbolo, struttura, materia e memoria.
[Immagine in apertura: Serpentine Pavilion 2025 A Capsule in Time, designed by Marina Tabassum, Marina Tabassum Architects (MTA). Interior view. © Marina Tabassum Architects (MTA), Photo Iwan Baan, Courtesy: Serpentine]

Segui su Sky Arte C'è un'architettura temporanea da visitare a Londra nell'estate 2025 

C'è un'architettura temporanea da visitare a Londra nell'estate 2025  | Sky Arte

In Finlandia la mostra sugli hotel per vivere nella natura selvaggia

Un viaggio nell'architettura brutalista ucraina

La città-utopia nel cuore dell’Arizona