Al Musée d’Orsay si restaura il capolavoro di Gustave Courbet

È partito in questi giorni l’ambizioso progetto di restauro di Funerale a Ornans, imponente tela dipinta da <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/09/mostra-pittura-natura-gustave-courbet-palazzo-dei-diamanti-ferrara" target="_blank">Gustave Courbet</a> tra il 1849 e il 1850. I lavori condotti da un’equipe di restauratori si svolgeranno nella Sala 7 del <a href="https://arte.sky.it/news/2025/mostra-manifesti-parigi-musee-orsay-mucha-toulouse-lautrec" target="_blank">Musée d'Orsay</a>, dove l’opera monumentale è custodita da quasi quarant’anni. Anche a causa delle sue dimensioni ragguardevoli (6,7 x 3,15 metri), il dipinto è oggi segnato da numerose problematiche conservative, legate in particolare alla deformazione del suo telaio e alla progressiva opacizzazione del colore a olio.
L’intera opera di restauro richiederà diversi mesi per essere eseguita: durante questo periodo, i visitatori del d'Orsay potranno osservare da vicino l’intervento, attraverso una vetrata appositamente realizzata dai curatori del museo. L'obiettivo del restauro è garantire la conservazione a lungo termine dell'opera, restituendole la piena espressività originale nel rispetto delle intenzioni di Courbet. La complessità e l'importanza dell’operazione richiedono un approccio scientifico rigoroso, che parta da una conoscenza approfondita tanto della maestria tecnica dell’artista, quanto del <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/arte/impressionisti-normandia-museo-innocenti-firenze" target="_blank">contesto</a> in cui l'opera è stata creata.
<h2>L'INTERVENTO CONSERVATIVO SULL’IMPONENTE TELA AL MUSÉE D’ORSAY</h2>
Terminato nel 1850 da Courbet, allora appena 30enne, Funerale a Ornans fece scalpore fin dalla sua prima presentazione, al Salone di Parigi di quello stesso anno. A essere considerata oltraggiosa fu in particolare la scelta dell’artista di rappresentare un soggetto popolare come un semplice funerale in un cimitero di campagna attraverso uno stile e una tela solitamente riservati a scene epiche di battaglia o a tema mitologico. Proprio le eccezionali dimensioni dell’opera costrinsero Gustave Courbet a predisporre un telaio molto articolato, la cui deformazione sta provocando da anni un rilassamento della tela e una maggiore fragilità delle sue cuciture.
Un altro problema a cui i restauratori sono chiamati a far fronte è la progressiva diminuzione dei toni cromatici originali, che compromette gravemente la leggibilità dell'opera. Tale opacizzazione è dovuta in parte anche alla tecnica utilizzata dallo stesso artista, caratterizzata da generose e vigorose applicazioni di colore attraverso la spatola. Considerata la complessità dell’intervento, il processo di restauro si articolerà in tre fasi. Dopo un primo intervento di analisi e pulizia dei materiali originali, i restauratori procederanno alla rimozione della tela dal telaio, utile per valutare lo stato di conservazione complessivo e la necessità di interventi di consolidamento. Infine, si procederà alla piena valorizzazione dell’opera di Courbet, ristabilendo l'equilibrio visivo e la ricchezza dei contrasti dell’opera originale.
<h2>IL RESTAURO “APERTO AL PUBBLICO” DEL DIPINTO DI COURBET</h2>
Tra gli aspetti notevoli dell’articolato progetto, si segnala la scelta di condurre tutti gli interventi di restauro in pubblico: le operazioni si svolgono infatti nella Sala 7 del Musée d’Orsay, all’intero di un'area dotata di vetrate che permettono ai visitatori di osservare direttamente il lavoro dei restauratori. A partire dal prossimo giugno, inoltre, sarà possibile prendere parte a una serie di visite guidate gratuite al cantiere di restauro.
L’intervento su Funerale a Ornans è stato affidato a un team guidato dall’italiana Cinzia Pasquali, coordinatrice responsabile dello strato pittorico e del supporto, affiancata da altri sei restauratori specializzati. Il comitato scientifico che supervisionerà i lavori è a sua volta composto da esperti provenienti da varie istituzioni prestigiose, inclusi il Musée d'Orsay, l'Università Paris Nanterre e il <a href="https://arte.sky.it/news/2024/louvre-parigi-depositi-restauro" target="_blank">Musée du Louvre</a>.
[Immagine in apertura: photographie du tableau sous lumière réfléchie avant restauration © C2RMF Laurence Clivet et Alexis Komenda]

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L'Italia celebra la ceramica con una grande festa diffusa

Il 17 e 18 maggio, l’Italia si accende di creatività con l’11esima edizione di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2015/05/litalia-da-il-buongiorno-alla-ceramica" target="_blank">Buongiorno Ceramica!,</a> la grande festa diffusa promossa dall’<a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/05/oltre-300-eventi-40-citta-salutano-la-ceramica-made-italy" target="_blank">Associazione Italiana Città della Ceramica (AiCC)</a>. In ben 58 Comuni, da nord a sud, la ceramica artistica e artigianale diventa protagonista con oltre 500 eventi: laboratori, mostre, visite guidate, performance, degustazioni e molto altro ancora. È l’occasione perfetta per perdersi tra botteghe, atelier, musei e scuole, e lasciarsi affascinare dalle storie e dalle mani sapienti di maestri artigiani e giovani designer.
<h2>GLI EVENTI CHE CELEBRANO LA CERAMICA IN TUTTA ITALIA</h2>
Tra <a href="http://www.buongiornoceramica.it/programma-2025" target="_blank">gli eventi in programma</a>, a Faenza si segnalano le Olimpiadi della Ceramica in Via Ragazzini, un momento ludico per adulti e bambini, e la Colazione del Ceramista nel Salone delle Bandiere, dove il caffè viene servito in tazzine realizzate dai ceramisti locali. Il <a href="https://arte.sky.it/foto/altro/mostra-ceramiche-gio-ponti-faenza" target="_blank">MIC – Museo Internazionale delle Ceramiche</a> propone visite guidate alla mostra Gio Ponti. Ceramiche 1922-1967 e presentazioni di libri. 
A <a href="https://arte.sky.it/news/2024/festival-ceramica-montelupo-fiorentino-2024" target="_blank">Montelupo Fiorentino</a>, le botteghe aprono le porte ai visitatori con laboratori per adulti e bambini, mentre si inaugura la mostra Natura isn’t gone anywhere di Francesco Ardini al Museo Carlo Zauli. A Deruta, in Umbria, si tengono dimostrazioni di tornio e decorazione, oltre a visite guidate al Museo della Ceramica. E ancora, a Cutrofiano, in Puglia, l’iniziativa Impronte future invita i bambini a lasciare la propria impronta su piastrelle di argilla bianca che saranno poi installate come decoro urbano.
<h2>LE ATTIVITÀ PER I PIÙ PICCOLI </h2>
Anche i più piccoli sono protagonisti: a Pesaro, il laboratorio Fumetto Cer-amico al Palazzo Mosca unisce alla visita alle collezioni la creazione di fumetti ispirati alle ceramiche antiche. A Sassuolo, Welcome to Marazzi for kids offre un’esperienza pratica sulla ceramica per bambini e famiglie. A Cadoneghe, in Veneto, si svolgono i laboratori Argilla tra le mani per adulti e bambini, mentre a Napoli, il Museo Duca di Martina propone un laboratorio di manipolazione ceramica per l'infanzia. Novità di quest’anno è la partecipazione di città europee della ceramica, come Kunštát in Repubblica Ceca e Caldas da Rainha in Portogallo, che arricchiscono ulteriormente il programma.. 
[Immagine in apertura: Laboratorio ceramico ad Assemini (Sardegna)]

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