A Bologna le nuove sale dedicate a Guido Reni, ai Carracci e al Manierismo

Tornano a splendere a Bologna i capolavori di <a href="https://arte.sky.it/news/2022/mostra-guido-reni-roma-galleria-borghese" target="_blank">Guido Reni</a>, dei <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/02/mostra-pittura-carracci-pinacoteca-nazionale-bologna" target="_blank">fratelli Carracci</a> e dell’arte del <a href="https://arte.sky.it/news/2024/manierismo-ep-1-programmi-tv-17-ottobre" target="_blank">Manierismo</a>. Lo scorso 4 luglio, infatti, la Pinacoteca Nazionale ha riaperto al pubblico le sale più rappresentative del proprio percorso espositivo, che custodiscono capolavori dell’arte del XVI e XVII secolo come il frammento di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/10/mostra-bacco-e-arianna-guido-reni-bologna" target="_blank">Bacco e Arianna</a> di Reni e la Madonna di San Ludovico di Annibale Carracci.
La complessa opera di riallestimento ha richiesto quasi cinque mesi di lavori, mirati a migliorare l’accessibilità e l’efficienza energetica degli ambienti, nonché a intervenire sulla manutenzione delle tele. La riapertura delle sale più importanti della galleria bolognese rappresenta quello che <a href="https://arte.sky.it/news/2021/libro-caravaggio-costantino-dorazio" target="_blank">Costantino D’Orazio</a> (direttore ad interim dei Musei Nazionali di Bologna) ha descritto come il punto di arrivo di un “progetto culturale strategico, che guarda a un museo del futuro: più inclusivo, sostenibile e in dialogo con i visitatori di oggi e di domani”.
<h2>IL NUOVO ALLESTIMENTO NEL CUORE DELLA PINACOTECA BOLOGNESE</h2>
Tra i miglioramenti tecnici ed espositivi introdotti grazie al progetto di riallestimento, spiccano gli interventi di manutenzione, decorazione e miglioramento del contesto espositivo delle sale. In tale ambito, sono stati installati nuovi pannelli che consentono di ampliare la già ricca selezione di opere in mostra offrendo un’esperienza di visita ancora più immersiva e completa. A beneficiare in particolar modo da queste operazioni solo le tele più piccole realizzate da artisti come Bartolomeo Cesi e Orazio Samacchini, finora rappresentati in Pinacoteca solo da pale d'altare di grandi dimensioni.
Un altro intervento conservativo di grande rilevanza ha coinvolto tele come la Trasfigurazione di Gesù Cristo di Ludovico Carracci, e il ritratto de La famiglia Gozzadini, opera della pittrice bolognese <a href="https://arte.sky.it/news/2025/lavinia-fontana-libro-illustrato-corraini" target="_blank">Lavinia Fontana</a> risalente agli ultimi anni del XVI secolo. Un’ultima parte del progetto ha riguardato il restauro delle cornici dei quadri in esposizione, inclusa l’imponente intelaiatura del Martirio di Sant’Orsola, sempre di Ludovico Carracci.
<h2>RIAPERTE LE SALE CHE CUSTODISCONO I CAPOLAVORI DI RENI E DEI CARRACCI</h2>
Al termine di un'opera di riallestimento tanto complessa e onerosa, finanziata in gran parte attraverso le risorse del PNRR, la <a href="https://arte.sky.it/news/2022/mostra-pinacoteca-bologna-raffaello-rinascimento" target="_blank">Pinacoteca di Bologna</a> si presenta in una veste più moderna, sicura e accogliente. Grazie all’approccio multidisciplinare adottato in fase progettuale, le sale rinnovate offrono infatti al pubblico un numero adeguato di pannelli e supporti informativi dedicati a ciascuna opera in mostra.
Non sono mancati infine gli interventi strutturali, come l’ammodernamento di tutti i sostegni espositivi, la sostituzione integrale dei lucernai precedentemente installati nelle sale, e l’installazione di un nuovo piano di illuminazione studiato ad hoc. Grazie a questo importante aggiornamento estetico e sostanziale, la galleria offre ora ai suoi visitatori un percorso più completo e coinvolgente, lungo il quale è possibile scoprire i capolavori realizzati da alcuni dei più grandi maestri della storia dell’arte bolognese e italiana.
[Immagine in apertura: courtesy Pinacoteca di Bologna]

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È Parc La Grange, polmone verde della città svizzera di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/06/ginevra-sculpture-garden-biennale-arte-pubblica" target="_blank">Ginevra</a>, la sede di Le Terrain Des Possibles, nuova opera di Land Art firmata da <a href="https://arte.sky.it/news/2024/opera-land-art-saype-giza" target="_blank">Saype</a>. Nel cuore della capitale del canton de Genève, l’artista francese ha infatti realizzato nelle scorse settimane una delle sue monumentali installazioni: un affresco raffigurante una bambina intenta a disegnare le linee di un campo da calcio su un verde prato del principale parco della città.
La nuova opera di <a href="https://arte.sky.it/news/2023/land-art-jim-denevan-abu-dhabi" target="_blank">Land Art</a> si estende su oltre 8.500 metri quadrati e vuole rendere omaggio al gioco del calcio in un’occasione speciale: la Svizzera ospita infatti proprio in questi giorni la 14esima edizione del Campionato Europeo Femminile di Calcio. Animato dall’idea di superare barriere e divisioni sociali attraverso l'arte, l'intervento di Saype evoca lo spirito più semplice e genuino di uno sport capace di unire generazioni e culture anche molto distanti tra loro.
<h2>LA LAND ART DI SAYPE IN ONORE DEGLI EUROPEI DI CALCIO FEMMINILE</h2>
L'opera dell'artista francese (ma residente in Svizzera) rappresenta su grande scala una bambina che disegna sul prato, con un gessetto, i contorni di un campo da calcio. La piccola disegnatrice traccia i confini di un terreno di gioco speciale e inclusivo. Le linee bianche tratteggiate sull'erba ricordano i giochi dell’infanzia, simbolo di totale libertà, celebrando le radici più autentiche che il football (almeno nelle competizioni maschili) sembra aver quasi dimenticato.
Per realizzare il suo nuovo affresco, Saype ha impiegato quattro giorni, utilizzando come d’abitudine pigmenti ecologici e interamente biodegradabili. La sua opera, apprezzabile nella sua totalità solamente dall’alto, conferma l'attenzione dell’artista per i temi della <a href="https://arte.sky.it/news/2023/libro-arte-contemporanea-pianeta-ecologismo" target="_blank">sostenibilità ambientale</a>: la bambina e il campo da calcio sono infatti destinati a “scomparire” con il passare dei giorni, quando la naturale crescita dell’erba cancellerà ogni traccia dell’intervento artistico.
<h2>LA NUOVA OPERA INCLUSIVA E SOSTENIBILE DEL LAND ARTIST SAYPE</h2>
Da sempre attento ai temi di forte impegno sociale, come la lotta alla diffusione delle <a href="https://arte.sky.it/news/2023/opera-land-art-saype-ginevra" target="_blank">armi da fuoco</a>, il soccorso ai <a href="https://arte.sky.it/news/2024/land-art-saype-migranti-zurigo" target="_blank">migranti</a> e il <a href="https://arte.sky.it/news/2024/opera-friburgo-saype" target="_blank">dialogo interculturale</a>, Saype conferma attraverso Le Terrain Des Possibles la propria missione creativa. Indipendentemente dalla natura volutamente temporanea del suo intervento, l’artista evidenzia ancora una volta le contraddizioni del nostro tempo, come la deriva presa dallo sport più popolare del mondo, sempre più legato a logiche strettamente commerciali.
Assegnando a una bambina il ruolo di protagonista di questa nuova opera, Saype celebra al contempo la crescente importanza delle donne in un settore d’appannaggio tradizionalmente maschile. Un messaggio di assoluta rilevanza e attualità, che merita di ricevere ogni possibile attenzione durante un evento tanto atteso come l’edizione 2025 degli Europei di calcio femminile.
[Immagine in apertura: credit Saype]

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