 L’Università Iuav di Venezia in campo per ricostruire la Siria

In un contesto globale tragicamente funestato da conflitti e scenari di crisi, il 2025 potrebbe rappresentare l'anno della svolta almeno per la Siria. Da alcuni mesi, come noto, le redini del Paese sono in mano a un "governo di transizione", che si è insediato in seguito alla caduta dei precedenti vertici politici e all'esilio dell'ex Presidente. Proprio con i nuovi refereenti governativi, in particolare con alcuni ministri e governatori della Repubblica Araba di Siria, si sono incontrati nei giorni scorsi il rettore dell’Università Iuav di Venezia, Benno Albrecht, e la delegazione da lui guidata. Obiettivo della missione in terra siriana dell'ateneo italiano è contribuire alla ricostruzione siriana.
<h2>LA SIRIA VERSO LA RICOSTRUZIONE INSIEME ALL'UNIVERSITÀ IUAV DI VENEZIA</h2>
L’Università Iuav di Venezia, che già in passato <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/01/la-call-for-drawings-dello-iuav-per-la-siria" target="_blank">si era mobiliata per supportare la rinascita del martoriato Paese</a>, ha scelto di consolidare il proprio impegno e di offrire l’esperienza e le competenze maturate nei settori della pianificazione, architettura e rigenerazione urbana. Alla base di tale consulenza si colloca incarico ricevuto da UNPD, l’United Nations Development Programme (UNDP) Regional Bureau for Arab States. Nei giorni scorsi a <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/11/riapertura-national-museum-damasco-siria" target="_blank">Damasco</a>, Homs e Tartus, il rettore Benno Albrecht e Nohad Hai Salih, membro del Consiglio di amministrazione, insieme al prof. Jacopo Galli, hanno quindi incontrato e dialogato con le autorità locale per mettere a punto strategie e progettualità. Ai vari incontri di questa missione hanno preso parte anche l’ambasciatore italiano in Siria, Stefano Ravagnan, e il direttore di UNDP Syria Mohammed Mudawi.
<h2>L'IMPEGNO DELL'UNIVERSITÀ IUAV PER LA RINASCITA DELLA SIRIA</h2>
In ciascuna delle città raggiunte, la delegazione Iuav ha posto le basi per lo sviluppo di "relazioni ad ampio raggio con interlocutori istituzionali", precisa la nota stampa diffusa dall'ateneo. In particolare, nei corso dei cinque appuntamenti che hanno avuto luogo a Damasco, insieme al governatore della regione Maher Marwan, è stata proposta una consulenza avanzata sui temi della ricostruzione e del restauro urbano; si è inoltre discusso dell’istituzione di un centro di ricerca congiunto italo-siriano. Dai ministri locali sono state inoltre formalmente espresse richieste di consulenza su vari fronti, tra cui il trasporto pubblico, l’accessibilità, la sicurezza. Muove i primi passi anche la collaborazione in ambito culturale, con la volontà dichiarata da Mohammed Yassin Saleh, ministro dei beni culturali, di "consolidare gli storici rapporti tra Siria e Italia in campi come le arti visive, il cinema, il teatro, l’architettura e il design". Ulteriori temi sono infine stati discussi nelle città di Homs e Tartus. La prima, che per numero di abitanti è la terza città siriana dopo Damasco e Aleppo, si è discusso dello "sviluppo urgente di progetti per le aree distrutte nel decennale conflitto siriano". Il focus dell'incontro avvenuto a Tartus, sede del secondo porto della Siria da poco rientrato nella piena ed esclusiva disponibilità di Damasco, è stato il management sostenibile delle acque e lo studio di soluzioni infrastrutturali destinate ai nuovi valichi di confine.
[Immagine in apertura: Daraa, Syria. Foto di Mahmoud Sulaiman su Unsplash]

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Un dipinto di Matisse per la prima volta al Van Gogh Museum

Il <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-150-anni-impressionismo-amsterdam" target="_blank">Van Gogh Museum</a> di Amsterdam ha annunciato nei giorni scorsi un’acquisizione prestigiosa: il dipinto di <a href="https://arte.sky.it/news/2025/henri-matisse-mostra-immersiva-firenze" target="_blank">Henri Matisse</a> intitolato Oliviers à Collioure. Con quest’opera, la prima del celebre esponente dei Fauves, il polo museale dei Paesi Bassi aggiunge un pezzo importante alla propria collezione, espandendo la sezione espositiva dedicata agli artisti influenzati dall’opera del pittore di Zundert. L’operazione di acquisto è stata resa possibile dal coinvolgimento di numerosi fondi privati e istituzionali, il cui intervento ha consentito di inserire nel percorso espositivo del museo olandese una tela di assoluta importanza storica e culturale.
Dipinto nel 1905, il quadro di Matisse rappresenta un esempio particolarmente calzante di come la sua arte in quel periodo traesse grande ispirazione dalle palette espressive e dallo stile dinamico di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/09/lolanda-van-gogh-e-i-suoi-disegni" target="_blank">Vincent van Gogh</a>. Proprio questo nuovo approccio alle linee e ai colori si sarebbe rivelato determinante di lì a pochi mesi per la nascita del Fauvismo. Ad Amsterdam, il dipinto ha trovato posto nella galleria al terzo piano del museo, accanto ad Alberi nel giardino dell’ospedale psichiatrico: si tratta di un disegno a penna realizzato da Van Gogh nel 1889, sedici anni prima dell’opera di Matisse.
<h2>ARRIVA AD AMSTERDAM L'"OLIVIERS À COLLIOURE" DI HENRI MATISSE</h2>
Per chiarire meglio l’importanza di questa aggiunta alla collezione permanente del Van Gogh Museum, la curatrice dei dipinti dell'istituzione, <a href="https://arte.sky.it/news/2023/mostra-famiglia-van-gogh-amsterdam" target="_blank">Lisa Smit</a>, ha sottolineato come l’opera di Matisse si riveli “fondamentale per mostrare in modo efficace la particolare influenza di Van Gogh sulla generazione di artisti che lo ha seguito”. La tela Oliviers à Collioure è considerata un potente esempio dell'uso espressivo del colore da parte di Matisse in un momento cruciale del suo percorso artistico. Fu proprio nel 1905 infatti che l’artista francese dipinse anche Femme au chapeau, opera con cui prese parte alla prima esposizione dei <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/01/mostra-matisse-centre-pompidou-parigi" target="_blank">Fauves</a>. 
Dal punto di vista tecnico, il quadro di Matisse è animato da pennellate nette e ricche di colori non miscelati, che lasciano gran parte della tela non dipinta e non nascondono le linee del disegno preparatorio. Proprio l'interazione tra i tratti di matita e le pennellate conduce l’occhio dell’osservatore verso la figura centrale, una donna che cammina con un parasole rosso. Il risultato finale è un’opera dinamica, immediata, ricca della luce e dei colori dei panorami estivi di Collioure, piccolo borgo di pescatori sulle coste del <a href="https://arte.sky.it/news/2024/henri-matisse-luce-mediterraneo-mestre" target="_blank">Mediterraneo</a> al confine sud-occidentale della Francia.
<h2>L’INFLUENZA DI VINCENT VAN GOGH SULL’ARTE DEI FAUVES</h2>
Con l’ingresso della prima tela a firma di Henri Matisse, il Van Gogh Museum “ha colmato una lacuna significativa nella sua collezione”, come ha evidenziato la curatrice Lisa Smit. Oltre alla sua assoluta rilevanza dal punto di vista artistico, il dipinto Oliviers à Collioure rappresenta infatti un campione perfetto dell’influenza del pittore olandese sulle correnti di inizio XX secolo, e sul Fauvismo in particolare.
Potendo ammirare quest’opera accanto al disegno realizzato da Van Gogh che l’ha ispirata, i visitatori sono invitati a cogliere tutte le affinità stilistiche e tematiche tra i due artisti, dal fascino per i paesaggi assolati alle numerose similitudini tecniche, come il lasciare la tela non dipinta e le linee ben visibili. L’unione di tanti elementi diversi consente di comprendere ancora meglio il valore artistico e strategico per il museo olandese di questa nuova importante acquisizione.
[Immagine in apertura: Olive Grove in Collioure. Henri Matisse (1869 - 1954), 1905. Oil, pencil and ink on canvas, 46 cm x 55 cm. Credits: Van Gogh Museum, Amsterdam (purchased with support from the VriendenLoterij, the Mondriaan Fund, the Rembrandt Association (with the additional support from its Van Rijn Fonds, its Liesbeth van Dorp Fonds, its Fabritius Fonds and its Claude Monet Fonds, and the members of The Yellow House Circle)]

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