A Londra il Royal College of Art rinnova uno dei suoi campus

<p>Il <a href="https://arte.sky.it/news/2024/residenza-costiera-amalfitana-marea-art-project-2024" target="_blank">Royal College of Art</a> ha svelato un progetto di rigenerazione che cambierà il volto del suo storico campus di Kensington, con la riqualificazione del cosiddetto Darwin Building, un edificio modernista che verrà trasformato in un polo didattico all’altezza delle sfide del futuro. A occuparsi il progetto sono gli architetti dello studio Witherford Watson Mann, scelti per la loro capacità di coniugare tutela e innovazione. Il piano, frutto di un dialogo con la comunità accademica, il Westminster City Council e Historic England, punta a preservare l’eredità della prestigiosa istituzione per la formazione senza rinunciare a un linguaggio architettonico contemporaneo e funzionale.</p>
<h2>A LONDRA IL NUOVO CAMPUS DEL ROYAL COLLEGE OF ART</h2>
<p>I lavori inizieranno entro la fine dell’anno e si concluderanno nel 2032, garantendo la continuità delle attività accademiche. Il nuovo campus sarà aperto, accessibile e sostenibile: più spazi per la ricerca, laboratori rinnovati, percorsi senza barriere e un ingresso storico riaperto su 1851 Place, di fronte alla Royal Albert Hall. Una nuova caffetteria, ma anche una galleria e spazi per eventi rafforzeranno il dialogo con la città, trasformando il campus in un crocevia di creatività condivisa. “<i>Questo progetto rappresenta un investimento fondamentale nel futuro del Royal College of Art. Con la ristrutturazione del nostro storico campus di Kensington</i>”, afferma il rettore Christoph Lindner, “<i>l’RCA tornerà a operare da due sedi centrali a Londra – Kensington e Battersea – riunendo la nostra comunità con una nuova energia creativa, capace di stimolare l’esplorazione interdisciplinare e offrire spazi dinamici in cui innovare, interrogarsi e scoprire</i>”.</p>
<h2>LA STORIA ARCHITETTONICA DI KENSINGTON, DAL MODERNISMO AL CONTEMPORANEO</h2>
<p>La metamorfosi di quest'area di Kensington è solo l’ultimo capitolo di una storia iniziata nel 1837, quando il Royal College of Art nacque come Government School of Design. Da allora, ogni epoca ha lasciato il proprio segno: nel 1963, gli edifici Darwin, Gulbenkian e Frayling di Cadbury-Brown e Casson portarono l’audacia del modernismo; nel 1980 la Henry Moore Gallery aprì nuovi percorsi espositivi; nel 1990 il Stevens Building unì la tradizione vittoriana alla funzionalità contemporanea; nel 1997 Wright & Wright elevarono la biblioteca e crearono spazi sociali sospesi sul cortile. Nel nuovo millennio, il campus ha continuato a reinventarsi, tra terrazze verdi e giardini creativi. Ora, con un investimento di 90 milioni di sterline, l’istituzione e rinsalda il suo legame con la città e rinnova il suo impegno: custodire il passato per plasmare le menti creative del futuro.</p>
<p>[Immagine in apertura: Architectural render of the Royal Collect of Art. Terrace View. Image Witherford Watson Mann Architects]</p>


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Il teatro di Andrea Camilleri ispira una mostra a Roma

<p>Si intitola <i>Scene, voci, accenti, scritture: il teatro infinito di Andrea Camilleri </i>la grande mostra in programma dal prossimo 23 ottobre a Roma. Allestita all’interno della Sala Walter Mauro nel cinquecentesco Palazzo Firenze, sede della <a href="https://arte.sky.it/news/2024/dantedi-2024" target="_blank">Società Dante Alighieri</a>, la retrospettiva rappresenta uno degli eventi più attesi nell’ambito delle celebrazioni legate al <a href="https://arte.sky.it/news/2025/biografia-ufficiale-andrea-camilleri-salani-editore" target="_blank">centenario</a> della nascita dello scrittore siciliano.</p>
<p>L'obiettivo dell’ambizioso progetto espositivo, curato da un eminente storico della letteratura italiana come Giulio Ferroni, è raccontare <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/07/morte-andrea-camilleri" target="_blank">Andrea Camilleri</a> da una prospettiva diversa da quella di "papà" de <i>Il Commissario Montalbano</i>. Il focus della mostra, in programma fino al 17 novembre, si concentrerà così sulla vasta e poliedrica produzione dello scrittore, portando all’attenzione dei visitatori numerosi materiali originali, tra cui filmati, interviste e documenti inediti provenienti dalle collezioni di importanti istituzioni pubbliche e private, che testimoniano il suo impegno come autore per il teatro, la TV e la radio.   </p>
<h2>LA DANTE ALIGHIERI RENDE OMAGGIO A CAMILLERI NEL CENTENARIO DELLA NASCITA</h2>
<p>Il percorso della retrospettiva a Palazzo Firenze si snoderà attraverso sei sezioni tematiche, che offrono una panoramica accurata della carriera professionale di Camilleri e dei suoi numerosi rapporti con il mondo della cultura italiana del Novecento. Punto di partenza di questa esplorazione sarà la formazione dell’autore in Sicilia durante la Seconda Guerra Mondiale, nonché i suoi primi contatti col mondo del teatro, anche grazie all’iscrizione all’Accademia d’arte drammatica di Roma.</p>
<p>L’iter cronologico accompagnerà così i visitatori alla scoperta degli esordi professionali del Camilleri regista, grazie al sodalizio con Orazio Costa e alla messa in scena di opere di mostri sacri della drammaturgia, tra cui <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/01/quando-beckett-non-vinse-il-nobel-perche-inadatto" target="_blank">Samuel Beckett</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/2025/luigi-pirandello-trilogia-visionario-michele-placido" target="_blank">Luigi Pirandello</a> e Eugène Ionesco. Le sezioni centrali ripercorreranno invece gli anni dedicati al lavoro per la radio e la televisione. In questo ambito, lo scrittore lavorò infatti alla scrittura di sceneggiati divenuti popolarissimi, come <i>Il tenente Sheridan </i>e <i>Le inchieste del Commissario Maigret</i>, nonché a film e mini-serie tratte da soggetti firmati, tra gli altri, da <a href="https://arte.sky.it/news/2023/fumetto-primo-levi" target="_blank">Primo Levi</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/2024/leonardo-sciascia-scrittore-alieno-programmi-tv-27-maggio" target="_blank">Leonardo Sciascia</a>. Anche grazie a questi adattamenti, nacque in Camilleri il desiderio di cimentarsi con la scrittura di romanzi, sviluppando nel corso degli anni quel suo stile originale e personalissimo che lo ha reso un punto di riferimento per la letteratura italiana contemporanea.</p>
<h2>AL CENTRO DI ROMA UN’ESPOSIZIONE SUL “TEATRO INFINITO” DI CAMILLERI</h2>
<p>La mostra sarà chiusa da una sezione, intitolata <i>Forme della visione</i>, che rievoca la centralità del tema della vista e delle arti visive negli anni finali della carriera di Camilleri. Il percorso dell’esposizione esplorerà così l’intreccio tra la dimensione autobiografica, legata alla cecità che colpì lo scrittore, e i suoi ultimi lavori, tra cui spicca il <a href="https://arte.sky.it/news/2020/anniversario-andrea-camilleri-teatro-libro-montalbano" target="_blank">celebre monologo</a> <i>Conversazione su Tiresia</i>, interpretato nel 2018 dallo stesso Camilleri nel Teatro Greco di Siracusa per la regia di <a href="https://arte.sky.it/news/2025/mostra-cinema-venezia-2025" target="_blank">Roberto Andò</a>.</p>
<p>La retrospettiva romana si propone dunque di far emergere la profonda coerenza che caratterizza l'intero corpus di lavori del romanziere e drammaturgo siciliano scomparso nel 2019, nonché l'impegno artistico, culturale e sociale attraverso il quale Camilleri ha rappresentato il mondo come “teatro infinito”, come recita il titolo alla mostra.</p>
<p>[Immagine in apertura: Camilleri nel 2017. Ph. Fabrizio Villa]</p>


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