L'arte di Maurizio Cattelan abbraccia la danza a Reggio Emilia

A Reggio Emilia, più precisamente tra le mura industriali rigenerate dei capannoni del Reggiane Parco Innovazione, prende vita SANTA, un’esperienza artistica che sfida ogni definizione e attraversa i confini tra le discipline. 
Ideata da Gigi Cristoforetti e curata dal Centro Coreografico Nazionale/Aterballetto, SANTA è la prima tappa di Danze dell’Utopia, il nuovo format concepito per portare la danza fuori dai teatri e dentro luoghi iconici e carichi di memoria. A fare da perno all’intero progetto è l’incontro di linguaggi: la fisicità della danza e la potenza evocativa dell’arte contemporanea, grazie alle opere di <a href="https://arte.sky.it/news/2025/maurizio-cattelan-mostra-bergamo-seasons-biennale-orobie" target="_blank">Maurizio Cattelan</a>. 
<h2>LA DANZA INCONTRA L’ARTE DI MAURIZIO CATTELAN</h2>
A tessere la drammaturgia del progetto è <a href="https://arte.sky.it/news/2025/the-square-all-you-can-art-programmi-tv-1-maggio" target="_blank">Nicolas Ballario</a>, voce affermata dell’arte contemporanea italiana e conduttore di <a href="https://arte.sky.it/news/2025/the-square-all-you-can-art-programmi-tv-12-giugno" target="_blank">The Square</a>. È lui a descrivere SANTA come “tutto e nulla: danza, teatro, musica, arte visiva, preghiera”. 
Al centro di questo dispositivo immersivo si muove la coreografia di Lara Guidetti, che costruisce una trama di gesti instabili e magnetici, in continuo dialogo con le opere di Cattelan, che non sono mai semplici sfondi, ma vere e proprie presenze che interrogano, disturbano, affascinano. Il risultato è una liturgia laica e profana al tempo stesso, una cerimonia dell’innominabile che si celebra tra luci (Marcello Marchi), suoni (Marcello Gori) e corpi danzanti. 
<h2>LA PROGRAMMAZIONE DI "SANTA"</h2>
Due cast di performer si alternano in repliche triplicate (ore 19:30, 21:00, 22:15), in nove date distribuite tra giugno e luglio, per un totale di ventisette rappresentazioni che promettono di trasformare Reggio Emilia in un epicentro di sperimentazione artistica. Attraverso un percorso itinerante che scardina la frontalità della scena tradizionale, il pubblico viene chiamato a vivere lo spettacolo in movimento, diventando parte di una comunità temporanea, coinvolta e quasi consacrata. In questo scenario, Danze dell’Utopia si presenta come un invito a esplorare territori nuovi, a scommettere sulla contaminazione e sul potere della creazione artistica di interrogare il presente. 
[Immagine in apertura: Maurizio Cattelan, Junho, LEEUM Museum, Seoul, 2023, photo Kim Kyoungtae]

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A spasso nel museo che celebra Maria Callas

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Addio al mitico cantante dei Beach Boys, Brian Wilson 

Il mondo della musica è in lutto per la scomparsa di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2014/07/cinema-john-cusack-paul-dano-interpretano-brian-wilson" target="_blank">Brian Wilson</a>, fondatore della band statunitense dei <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/05/beach-boys-e-la-royal-philharmonic-orchestra-assieme-per-un-disco" target="_blank">Beach Boys</a> e geniale innovatore della musica leggera dell’ultimo secolo. Nato a Inglewood, in California, il 20 giugno 1942, Wilson ha lasciato un’impronta indelebile sulla storia del pop e del rock grazie al suo straordinario talento musicale. 
Il suo nome sarà per sempre associato a quello del gruppo a cui diede vita nel 1961 insieme ai suoi fratelli Carl e Dennis, a Mike Love e Al Jardine: i Beach Boys. Inizialmente legata alle allegre sonorità del surf rock, la band californiana si affermò presto grazie al successo di brani iconici come Surfin' U.S.A., California Girls e I Get Around. 
La definitiva consacrazione internazionale arrivò nel 1966 con un album che ha fatto la storia della musica: <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/03/lalbum-capolavoro-dei-beach-boys-compie-50-anni" target="_blank">Pet Sounds</a>. Il disco, aperto sui due lati da canzoni indimenticabili come Wouldn’t It Be Nice e God Only Knows, segnò il passaggio dalla spensieratezza alla ricerca di sonorità innovative, trasformando il sound, la composizione dei brani e gli arrangiamenti di Wilson in un punto di riferimento assoluto, capace di influenzare la produzione musicale delle generazioni successive. 
<h2>DA “SURFIN’ U.S.A.” A “PET SOUNDS”, LA RIVOLUZIONE DEI BEACH BOYS</h2>
L’innovativa proposta artistica di Brian Wilson ha puntato a spingere il linguaggio della musica pop oltre il mero successo commerciale. Grazie all’influenza di un produttore geniale come <a href="https://arte.sky.it/news/2020/libro-beatles-documentario-get-back" target="_blank">Phil Spector</a>, Wilson si è sempre dedicato con passione alle sperimentazioni in sala di incisione, proponendo alla sua band arrangiamenti orchestrali, uso di strumenti insoliti e sovraincisioni. Il musicista californiano è passato alla storia per la sua meticolosità rigorosa durante la registrazione dei brani. L’apice di tale ricerca artistica è rappresentato da Pet Sounds: l'album, quasi interamente ideato da Wilson, è considerato universalmente il capolavoro della band californiana, e tra le massime espressioni della musica contemporanea. 
<h2>ADDIO AL GENIO TORMENTATO DI BRIAN WILSON</h2>
Sfortunatamente, la storia di Brian Wilson non è legata unicamente ai suoi successi musicali. Dietro al musicista geniale e innovativo, infatti, si celavano i demoni di un uomo afflitto da diverse fragilità psicologiche e costantemente in lotta contro le proprie dipendenze. Furono proprio questi i motivi delle crescenti tensioni con gli altri membri della band, che condussero ben presto Wilson a un crollo psicologico. 
L’abuso di sostanze stupefacenti, la depressione e le terapie aggressive, lo condannarono per molti anni a vivere da recluso, segnando di fatto la fine dell’esperienza del gruppo musicale che aveva creato e portato al successo. Dopo una prima diagnosi di schizofrenia paranoide nel 1984, l’anno scorso al musicista californiano era stata diagnosticata la demenza. Nonostante le condizioni di salute sempre più precarie, Brian Wilson ha continuato fino a pochi mesi fa a incidere musica e a suonare dal vivo, da solo o in occasionali <a href="https://arte.sky.it/news/2024/reunion-gruppi-musica-rock-oasis-led-zeppelin-pink-floyd" target="_blank">reunion</a> con gli altri Beach Boys. 
[Immagine in apertura: attestazione: Kevin Winter / Staff. Collezione: Getty Images Entertainment]

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