Schola Praeconum, nuova rampa. Crediti Simona Murrone - Parco archeologico del Colosseo

Inaugurata alle pendici del Palatino la Schola degli Araldi

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31 gennaio 2025

Schola Praeconum, nuova rampa. Crediti Simona Murrone - Parco archeologico del Colosseo

Inaugurata alle pendici del Palatino la Schola degli Araldi

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31 gennaio 2025

A Roma, dopo 8 mesi di restauro e 500mila euro di finanziamenti, riapre la Schola Praeconum. Antica sede degli araldi imperiali, situata tra il Palatino e il Circo Massimo, vanta preziosi affreschi e un mosaico bianco e nero considerano un unicum.

Il Parco archeologico del Colosseo festeggia il ritorno alla luce di un frammento della storia della Roma imperiale. Dopo un importante intervento di restauro durato 8 mesi e finanziato con 500mila euro dei fondi del PNRR Caput Mundi, la Schola Praeconum, l'antica sede degli araldi imperiali (detti anche preacones), viene finalmente restituita al pubblico.

Situata alle pendici meridionali del Palatino, in posizione strategica tra il Circo Massimo e il Paedagogium, la Schola aprirà ufficialmente al pubblico il 3 febbraio 2025: percorsi didattici guideranno i visitatori alla scoperta dei suoi fasti, testimoniati da affreschi e mosaici unici nel loro genere.

AL PALATINO RIAPRE AL PUBBLICO LA SCHOLA DEGLI ARALDI

Le origini della Schola Praeconum risalgono al III secolo d.C., quando la dinastia dei Severi ridefinì l’assetto del Palatino. Questo edificio, pensato per ospitare gli araldi, il cui ruolo era quello di annunciare le cerimonie ufficiali, si sviluppava attorno a una corte porticata su cui si affacciavano tre ambienti voltati. Il vero gioiello del sito è la sala ipogea, decorata con un ciclo pittorico raffigurante figure umane a grandezza naturale, vestite con tuniche corte e munite del caduceo, il bastone alato di Mercurio, simbolo dell’araldo per eccellenza. Il pavimento della sala presenta un mosaico bianco e nero, un unicum nella produzione musiva romana, che raffigura una solenne processione di otto praecones. Scoperta alla fine del XIX secolo, la Schola è stata oggetto di diverse campagne di scavo nel XX secolo, che hanno permesso di ricostruirne la planimetria e le diverse fasi di utilizzo fino al V-VI secolo d.C., quando l’edificio fu abbandonato, forse a causa di un terremoto.

STORIA E RESTAURO DELLA SCHOLA PRAECONUM A ROMA

Il progetto di restauro della Schola Praeconum ha rappresentato una straordinaria fusione tra ricerca scientifica e innovazione tecnologica. L’intervento ha incluso rilievi fotogrammetrici 3D, nuovi scavi archeologici e un accurato restauro conservativo che ha riportato alla luce dettagli cromatici altrimenti invisibili. Per garantire una fruizione ottimale del sito, è stata realizzata una nuova rampa di accesso che conduce direttamente alla sala mosaicata, assicurando una vista privilegiata sulle decorazioni grazie a una grande vetrata protettiva. Il progetto illuminotecnico concorre alla valorizzazione degli affreschi e dei mosaici, restituendo alla Schola il suo antico splendore. Inoltre, per garantire un’esperienza inclusiva, il sito è stato dotato di una mappa tattile con testi in italiano, inglese e braille. Il recupero della Schola Praeconum, infine, si inserisce in una più ampia operazione di riqualificazione del fronte del Palatino rivolto verso il Circo Massimo, che prevede nuove aperture entro il 2026.

[Immagine in apertura: Schola Praeconum, nuova rampa. Crediti Simona Murrone - Parco archeologico del Colosseo]

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