Rispunta dal passato una filastrocca inedita di Gianni Rodari

Un tesoro nascosto per decenni negli archivi di un amico e collega di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/01/libro-gianni-rodari" target="_blank">Gianni Rodari</a>: si tratta di una probabile filastrocca inedita dello scrittore di alcune delle opere per ragazzi più amate della letteratura italiana contemporanea. Il testo è stato ritrovato pochi giorni fa a Follonica, in provincia di Grosseto, tra le carte appartenute a un altro scrittore per l'infanzia, Sauro Marianelli, deceduto lo scorso luglio.
Gli eredi hanno deciso di donare il suo archivio all'Istituto storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea di Grosseto. Durante l’opera di catalogazione dei documenti, condotta dallo scrittore Alberto Prunetti e dall'architetta Barbara Catalani, è spuntata fuori una cartellina non datata, riportante un'intestazione che rimanda a Rodari. Al suo interno era presente il manoscritto di una breve <a href="https://arte.sky.it/news/2022/filastrocca-promemoria-gianni-rodari" target="_blank">filastrocca</a> di otto versi, redatto con una grafia apparentemente corrispondente a quella di Gianni Rodari.
<h2>RITROVATO A FOLLONICA UN COMPONIMENTO ATTRIBUIBILE A RODARI</h2>
Se attribuita con certezza al grande scrittore piemontese, la poesia inedita andrebbe a inserirsi di diritto nella vasta produzione rodariana di componimenti e filastrocche giocose. Il testo, composto da quattro strofe in rima di due versi ciascuna, descrive un allegro viaggio immaginario attraverso la <a href="https://arte.sky.it/foto/arte/francesco-arena-hypermaremma-toscana" target="_blank">Maremma</a>: sono citate località specifiche della costa toscana, come Grosseto, Piombino e la stessa Follonica, dove la filastrocca era conservata. Si tratta di luoghi che compaiono molto raramente nel corpus di opere edite del poeta e scrittore per l’infanzia.
Il manoscritto ha già superato una prima verifica, condotta attraverso una comparazione della grafia usata per la poesia e quella di una lettera di Rodari inserita nello stesso fascicolo. A catturare l’attenzione dei due scopritori è stata poi l’inusuale firma, “Ciao, Gianni (1)”, con una sorta di rimando a piè di pagina che conduce alla nota “(1) Rodari” posta in calce. Un divertissement grafico che confermerebbe la natura giocosa del componimento, nello stile tipico dell’autore di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/09/favole-gianni-rodari-libro-stati-uniti" target="_blank">Favole al telefono</a> e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/11/le-parole-di-rodari-e-i-disegni-di-munari-insieme-in-un-nuovo-volume" target="_blank">Filastrocche in cielo e in terra</a>.
<h2>L'AMICIZIA TRA GIANNI RODARI E SAURO MARIANELLI</h2>
Per convalidare l'attribuzione e il carattere inedito dell’opera, e procedere all’eventuale pubblicazione della nuova filastrocca, si rende ora necessaria una verifica ufficiale da parte degli esperti, tra cui <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/03/mostra-gianni-rodari-illustrazione-muggia" target="_blank">Paola Rodari</a>, figlia dello scrittore. La scoperta offrirebbe un'ulteriore conferma del rapporto di amicizia e stima professionale che legava Marianelli e Rodari. Quest’ultimo si fece promotore dell’opera del collega toscano, sottoponendo i suoi testi a diverse case editrici, inclusa Einaudi che avrebbe poi pubblicato i suoi scritti.
All’interno del vasto archivio di Sauro Marianelli sono stati poi rinvenuti numerosi altri reperti di grande valore letterario. Tra questi spiccano due lettere inedite firmate sempre da Gianni Rodari, un'importante raccolta di missive scambiate dallo scrittore con altri intellettuali appartenenti alla cerchia di Luciano Bianciardi, nonché l'edizione del 1960 de Il taglio del bosco di Carlo Cassola, autografata sul frontespizio dall'autore.
[Immagine in apertura: foto di Ben Mullins su Unsplash]

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La storia di Brian Jones e i Rolling Stones

In onda su Sky Arte mercoledì 22 ottobre, il documentario The Stones and Brian Jones prende in esame l’ascesa e la caduta di una figura chiave nella storia del rock: Brian Jones. Al geniale polistrumentista si deve la fondazione dei <a href="https://arte.sky.it/news/2025/rolling-stones-havana-moon-programmi-tv-15-agosto" target="_blank">Rolling Stones</a>. Fu lui a scegliere il nome della band e a guidarne i primi passi, prima di essere lentamente estromesso dal gruppo e dall’immaginario collettivo.
Attraverso immagini d’archivio rare, filmati inediti e interviste esclusive, il documentario diretto da Nick Broomfield restituisce centralità a un artista visionario, precursore del suono e dell’estetica del <a href="https://arte.sky.it/news/2025/vita-rolling-stones-charlie-watts-programmi-tv-4-luglio" target="_blank">gruppo</a> più leggendario del rock britannico.
La sua parabola, segnata dal talento, dalle tensioni interne e dall’autodistruzione, si è conclusa con la tragica morte: era il 1969 e aveva solo 27 anni.

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