C'è un'architettura temporanea da visitare a Londra nell'estate 2025 

Ha finalmente aperto al pubblico a Londra il <a href="https://arte.sky.it/news/2025/serpentine-pavilion-2025-marina-tabassum" target="_blank">Serpentine Pavilion 2025</a>, disegnato dall’acclamata architetta bengalese <a href="https://arte.sky.it/news/2024/campus-vitra-marina-tabassum" target="_blank">Marina Tabassum</a> e dal suo studio. Quest'anno ricorre il 25esimo anniversario della prestigiosa commissione, nata sotto l’egida visionaria di <a href="https://arte.sky.it/news/2025/zaha-hadid-architects-polo-culturale-cina" target="_blank">Zaha Hadid</a>. E, proprio nel solco del suo celebre motto “there should be no end to experimentation”, il padiglione di Tabassum si intitola A Capsule in Time. Si presenta come un inno alla sperimentazione architettonica, sensoriale e sociale. Allungata lungo l’asse nord-sud di Kensington Gardens, la struttura si articola attorno a una corte centrale allineata con la torre campanaria della Serpentine South. Quattro capsule lignee, leggere e traslucide, generano un gioco di luci e ombre che muta durante il giorno, regalando ai visitatori un’esperienza contemplativa, quasi spirituale. Al centro campeggia un albero di Ginkgo semi-maturo, simbolo di resilienza climatica, che in autunno verrà trapiantato nel parco.
<h2>A LONDRA IL SERPENTINE PAVILION DI MARINA TABASSUM</h2>
Una delle capsule del Serpentine Pavilion 2025 è stata progettata con un elemento cinetico che consente di riconfigurare lo spazio, trasformandolo a seconda delle esigenze. All'interno, scaffali integrati custodiscono una piccola biblioteca dedicata alla cultura bengalese, offrendo un rifugio per lettori, studiosi e curiosi. “Il Serpentine Pavilion celebra l’estate londinese – un momento per stare all’aria aperta, connettersi con amici e familiari nei Kensington Gardens”, ha dichiarato Tabassum, sottolineando come il padiglione sia prima di tutto un luogo dove incontrarsi, “favorendo dialoghi che ampliano i confini della tolleranza e del rispetto”. Non a caso, sono numerose le attività in programma all'interno di questa architettura temporanea: da luglio il padiglione diventerà il fulcro di Park Nights, il format interdisciplinare che vedrà protagonisti artisti internazionali con performance site-specific. Ogni sabato pomeriggio saranno disponibili tour gratuiti a cura del curatore Chris Bayley; non mancheranno presentazioni editoriali come il lancio di The Shape of a Circle in the Mind of a Fish, un’opera corale sul rapporto tra uomo ed ecosistemi. Il padiglione è pensato per accogliere, connettere, e ispirare.
<h2>LA MOSTRA DI GIUSEPPE PENONE E GLI EVENTI ALLA SERPENTINE PER L'ESTATE 2025</h2>
Ma il programma non si ferma qui: il 19 luglio il Family Day trasformerà il padiglione in un laboratorio creativo per tutte le età, mentre il 13 settembre una giornata di performance, DJ set e poesia – realizzata con New Currency e Alaska Alaska – chiuderà la stagione con un'esplosione di creatività.
Parallelamente al padiglione, un’altra imperdibile proposta anima a Londra l’estate 2025 della Serpentine: Giuseppe Penone: Thoughts in the Roots, la più completa mostra istituzionale mai dedicata all'artista italiano nella capitale inglese, in corso fino al prossimo 7 settembre. Figura cardine dell’<a href="https://arte.sky.it/news/2025/arte-povera-appunti-storia-programmi-tv-27-aprile" target="_blank">Arte Povera</a>, il maestro esplora da oltre cinquant’anni la forza evocativa dei materiali naturali: legno, bronzo, marmo, cera, ferro. Questa mostra ripercorre la sua produzione dal 1969 a oggi, con un’installazione che si sviluppa tra le sale della South Gallery e lo spazio esterno: tre monumentali sculture in bronzo si fondono con il paesaggio circostante, sottolineando la continuità tra arte e natura. L’albero è, nello stesso tempo, simbolo, struttura, materia e memoria.
[Immagine in apertura: Serpentine Pavilion 2025 A Capsule in Time, designed by Marina Tabassum, Marina Tabassum Architects (MTA). Interior view. © Marina Tabassum Architects (MTA), Photo Iwan Baan, Courtesy: Serpentine]

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Affermazione e declino dell’etichetta Stax

Si conclude l’epopea della Stax Records, rivoluzionaria casa discografica he cambiò il panorama musicale statunitense nella seconda metà del Novecento. Mercoledì 11 giugno vanno infatti in onda su Sky Arte le <a href="https://arte.sky.it/news/2025/stax-the-sound-of-memphis-programmi-tv-4-giugno" target="_blank">due conclusiva parti</a> di Stax – The sound of Memphis, il <a href="https://arte.sky.it/video/stax-the-sound-of-memphis-ep1-991471" target="_blank">documentario</a> in quattro capitoli dedicato all’epopea dell’etichetta.
La fallita fusione con l'Atlantic Records è uno degli eventi preso in esame nella terza parte del documentario, in onda alle ore 21:15. Tra alti e bassi, non mancano successi e riconoscimenti, conseguiti anche agli <a href="https://arte.sky.it/news/2025/vincitori-oscar-2025" target="_blank">Oscar</a>.
Conclude la narrazione, alle ore 22:10, il focus sui fatti avvenuti negli anni Settanta, contraddistinti dall’espansione della Stax a Los Angeles, ma anche da problemi legali che conducono verso la chiusura.
[Immagine in apertura: copyright HBO]

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