Shakespeare ispira un festival di teatro diffuso ad Arezzo

C’è tempo fino a domenica 6 luglio per prendere parte al festival Will be Forever. Shakespeare al Parco, la rassegna teatrale diffusa organizzata nel quartiere di Villa Severi, ad Arezzo. Inaugurata lo scorso 27 giugno, la manifestazione è caratterizzata da un approccio innovativo e inclusivo al teatro di <a href="https://arte.sky.it/news/2025/sonetti-william-shakespeare-marcos-y-marcos" target="_blank">William Shakespeare</a>, trasformando il parco aretino e i suoi sentieri in un palcoscenico a cielo aperto.
Il cuore della manifestazione è legato al grande Bardo, le cui opere sono reinterpretate e portate in scena da compagnie di teatro contemporaneo. Sotto la direzione artistica di <a href="https://arte.sky.it/news/2024/teatro-archeologico-2024-cortona" target="_blank">Chiara Renzi</a> e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/04/mostra-josef-anni-albers-santa-maria-della-scala-siena" target="_blank">Samuele Boncompagni</a>, Will be Forever ambisce a rappresentare un progetto culturale diffuso e partecipato, affiancando agli spettacoli teatrali un ricco programma di incontri, laboratori e percorsi immersivi. La grande varietà della rassegna offre al pubblico la possibilità di conoscere l’arte drammatica di Shakespeare da una serie di prospettive inedite e coinvolgenti.
<h2>IL FESTIVAL “WILL BE FOREVER” NEL PARCO ARETINO DI VILLA SEVERI</h2>
Concluso il weekend inaugurale della manifestazione, nel corso del quale si sono succeduti incontri e spettacoli con esponenti di spicco del panorama teatrale italiano come <a href="https://arte.sky.it/news/2024/komorebi-festival-danza-teatro-firenze" target="_blank">Marco di Costanzo</a>, il programma di Will be Forever per il weekend di inizio luglio offre una ricca serie di appuntamenti. L’evento iniziale nel cuore di Villa Severi sarà il Laboratorio di Visione Periferica con Amina Kovacevich, che inizierà alle ore 19:00 di venerdì 4 luglio, seguito dallo spettacolo Essere o non essere dalla compagnia belga del Théâtre CreaNova. 
La giornata di sabato sarà aperta da due laboratori: uno mattutino dedicato ai bambini e uno pomeridiano, dal titolo Always Shakespeare – Essere Prospero. Un altro evento molto atteso è indubbiamente la suggestiva Shakespeare Walk, lo spettacolo itinerante che attraverserà i sentieri di Villa Severi portando in scena un approfondimento tematico dedicato a Le donne di Shakespeare.
Accanto ad altri laboratori e spettacoli speciali, il pomeriggio della domenica conclusiva del festival sarà animato da una nuova rappresentazione itinerante: Shake! Shake! Shake! della compagnia <a href="https://arte.sky.it/archivio/2015/08/toscana-festival-shakespeare-teatro-musica-danza-amore" target="_blank">IF Prana</a>. La giornata si concluderà con la presentazione di una speciale installazione sonora a cura del musicista aretino Lele Synth, intitolata Shakespeare Scomposto – II Atto.
<h2>SPETTACOLI, EVENTI E LABORATORI DEDICATI A SHAKESPEARE</h2>
Sostenuta da un solido programma di rappresentazioni teatrali, la prima edizione del festival nel capoluogo toscano mira a offrire un’esperienza collettiva, aperta e inclusiva, con un cartellone di eventi a ingresso libero. Accanto agli spettacoli messi in scena da compagnie nazionali e internazionali e ai laboratori creativi aperti a un pubblico di tutte le età, la rassegna aretina promuove la valorizzazione e la scoperta di uno spazio verde essenziale come quello di Villa Severi. Non mancano infine momenti di approfondimento culturale, curati da esperti e storici del teatro elisabettiano, nonché esperienze artistiche immersive e spazi aperti al confronto e alla reinterpretazione dell’opera di William Shakespeare.
[Immagine in apertura: WILL BE FOREVER | SHAKESPEARE AL PARCO, giugno 2025. Ph. Jacopo Bucciantini]

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La nuova biennale d'arte contemporanea italiana si tiene nel paesaggio dell'Alta Langa

Trasformare il paesaggio in linguaggio, fondere il contemporaneo con il rurale, portare l’arte fuori dai confini canonici delle gallerie e immergerla nei boschi, nei castelli, nelle confraternite e nei borghi: questo l’obiettivo di Olimpia, la prima biennale di arte contemporanea diffusa tra le colline dell’Alta Langa cuneese, in scena dal 5 luglio al 31 agosto. Sette comuni – Cortemilia, Prunetto, Paroldo, Castino, Camerana, Serravalle Langhe e Niella Belbo – si trasformano in un’unica partitura visiva, sonora e letteraria, grazie a opere site-specific. 
<h2>LA PRIMA BIENNALE TRA LE COLLINE DELL’ALTA LANGA</h2>
Il viaggio di Olimpia – a cura della galleria Lunetta11 – parte da Cortemilia, dove sabato 5 luglio si inaugura Fairy Ring, installazione evocativa di Stefano Caimi che reinventa il mito dei “cerchi delle streghe”, richiamando le radici mistiche della terra e il potere invisibile della natura. Quella stessa sera, Serravalle Langhe diventa un laboratorio vivo: l’oratorio di San Michele ospita la residenza condivisa della videoartista Emma Scarafiotti e del musicista Paolo Dellapiana. Il giorno dopo, a Prunetto, il cielo si riempie di aquiloni grazie all’azione collettiva Otto cieli di Oliviero Fiorenzi, mentre nel castello si apre la sua mostra. 
<h2>LE OPERE DISSEMINATE NEL PAESAGGIO CUNEESE</h2>
Il secondo weekend vede protagonisti Niella Belbo, dove verrà svelata Promessa, scultura di Edoardo Manzoni; Camerana, dove la Torre medievale accoglierà Come due gocce d’acqua, l’opera site-specific di Dora Perini, realizzata in collaborazione con la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia; e infine Paroldo, dove la Confraternita di San Sebastiano ospiterà la mostra Listen to me, why is everything so hazy? della fotografa e videoartista Mara Palena. A chiudere il fine settimana è 1984 reinterpretato da Giuseppe Culicchia e Giorgio Li Calzi a Castino, in un reading sonoro che fonde la letteratura George Orwell, jazz ed elettronica. Fino a fine luglio, ogni installazione diventa il punto di partenza per esperienze immersive con Olimpia Outdoor, un programma di tour tematici che rende ogni visita un rito collettivo tra natura e creatività.
[Immagine in apertura: Stefano Caimi, Fairy Ring, 2023, ph. credit dell’artista]

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