Torna la biennale di street art diffusa tra Padova e provincia

A <a href="https://arte.sky.it/news/2025/giappone-geisha-samurai-mostra-villa-contarini-padova" target="_blank">Padova</a>, i muri di scuole, università, palestre, supermercati e abitazioni private si trasformeranno in tele vive, pronte ad accogliere sogni, emozioni e visioni. La città torna a parlare il linguaggio della Street Art con la nuova edizione di <a href="https://arte.sky.it/news/2021/padova-biennale-street-art-super-walls" target="_blank">Super Walls</a>, la biennale che dal 17 maggio al 1° giugno arricchierà il tessuto urbano con 33 nuove opere murarie firmate da 29 artisti provenienti da tutto il mondo. Il tema di quest’anno, Il Sogno, invita ogni artista a raccontare un’idea di futuro attraverso un linguaggio visivo capace di connettere generazioni e contesti diversi. Curata da <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/05/padova-biennale-street-art-super-walls" target="_blank">Carlo Silvestrin</a> e Dominique Stella, la rassegna conferma la sua vocazione partecipativa e inclusiva, con un impatto tangibile sulla rigenerazione estetica e sociale del territorio. 
LA BIENNALE DI STREET ART DI PADOVA
Tra i protagonisti spicca la leggenda dei graffiti newyorkesi Cope2, con il suo stile “throw-up” energico e iconico, in dialogo con firme affermate come JDL dai Paesi Bassi, la francese Anna Conda e l’italiano Alessio-B. Ma Super Walls è soprattutto un processo collettivo, un laboratorio urbano in continua evoluzione che mette al centro la comunità. “Ogni muro racconta una storia” afferma Silvestrin, e in effetti ogni artista coinvolto porta con sé un universo da condividere. Il pubblico potrà vivere in diretta la realizzazione dei murales, esplorando il significato delle opere attraverso mappe interattive e percorsi cittadini consultabili online. A rendere l’edizione ancora più speciale è la presenza di collettivi come La Crémerie, che con le sue visioni irriverenti rinnova lo spirito urbano, e di artisti multidisciplinari come Carolì, Zero Mentale e Medianeras, che sperimentano nuove narrazioni visive legate all’identità e alla memoria urbana.
SCAMBIO INTERNAZIONALE TRA SUPER WALLS A PADOVA E FRANCIA
Il nuovo logo ufficiale dell’edizione 2025 è firmato dal francese Vincent Gibeaux, autore di un iconico pittore-robot che unisce bomboletta e pennello, tecnica e poesia. Sullo sfondo, la maestosa Piazza delle Erbe con il Palazzo della Ragione omaggia <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-yoko-ono-padova" target="_blank">Padova</a> e ne sottolinea l’anima culturale. "Disegno spesso robot, e per il logo di Super Walls ho voluto rappresentarne uno: un pittore-robot che utilizza sia la bomboletta sia il pennello, a simboleggiare l’incontro tra tecnica e creatività. Spero che questa interpretazione visiva possa trasmettere l’energia e il sogno che animano il progetto”, racconta Gibeaux. L'artista, insieme a Karsenty e Man-X, è reduce da un gemellaggio artistico con Le Havre che ha visto cinque street artist italiani lasciare il segno nella città francese. 
[Immagine in apertura: Tony Gallo, Scuola Secondaria Falconetto, Padova. Super Walls 2023. Ph. credit Mirco Levorato]

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Dalla street art alla ceramica: la mostra di Add Fuel a Milano

500 anni dalla storica Battaglia di Pavia

Alla scoperta del verde urbano e della natura di Torino con un festival

A Torino c’è un festival interamente dedicato alla natura che resiste negli ambienti urbani: si chiama Festival del Verde, e torna dal 5 al 25 maggio con la sua terza e più ambiziosa edizione. Il programma si estende oltre i confini del capoluogo piemontese con più di ottanta location tra cui Chieri, Rivoli, Cuneo, Moncalieri e Settimo Torinese. Oltre 150 iniziative, gratuite e diffuse, declinano il verde in tutte le sue forme: dai parchi storici ai giardini segreti, dai laboratori per bambini ai progetti di rigenerazione urbana, fino alle incursioni letterarie con Pagine Verdi. 
Tema centrale dell’edizione 2025 è Il futuro con le piante, un invito a riflettere sul ruolo del verde nel plasmare città più resilienti. Tra visite guidate a cantieri finanziati dal PNRR, mostre di illustrazione, talk con esperti, orti urbani e percorsi sensoriali come il Forest Bathing, il festival non si limita a celebrare la natura ma ne propone una visione innovativa e strategica per il futuro urbano.
IL FESTIVAL TORINESE PER RISCOPRIRE IL VERDE URBANO
La rassegna si apre con una settimana interamente dedicata all’educazione ambientale: il Festival del Verde Edu, che coinvolge scuole, musei e orti didattici per avvicinare i più giovani al mondo naturale. Seguono due settimane fitte di appuntamenti per tutte le età: visite in luoghi normalmente chiusi al pubblico come il Vivaio Regio Parco e il Parco Sonoro di Pecetto, laboratori creativi, esperienze immersive con cuffie sonore tra i ciliegi, e talk tenuti da botanici, paesaggisti e artisti. Grande attenzione è inoltre rivolta alla partecipazione attiva del pubblico: il progetto Torino Spazio Pubblico offre l’occasione di affiancare i volontari nella cura degli spazi verdi cittadini. E se il cuore dell’edizione batte tra giardini storici e innovazione progettuale, non mancano momenti di convivialità come Dalla Collina alla Tavola a Pino Torinese, dove agricoltura locale e biodiversità diventano protagoniste di un'esperienza enogastronomica immersa nel paesaggio.
LA MOSTRA-MERCATO E LA RIQUALIFICAZIONE DELLA FONTANA DEI TRITONI
A chiudere il festival, dal 23 al 25 maggio, è l’atteso ritorno di FLOR nei <a href="https://arte.sky.it/news/2023/notte-san-lorenzo-giardini-reali-torino" target="_blank">Giardini Reali di Torino</a>: la mostra-mercato di piante rare, agrumi, artigianato botanico e illustrazione naturalistica si arricchisce di nuove esposizioni come Citrus, dedicata agli agrumi collezionati da Caterina de’ Medici, e Perversioni Vegetali, installazione sul legame affettivo tra uomo e pianta. 
Ma l’edizione 2025 lascia anche un segno concreto: grazie a Orticola del Piemonte, la Fontana dei Tritoni sarà restaurata e arricchita con diciotto varietà storiche di ninfee, riportando il giardino alla bellezza ottocentesca cara persino a <a href="https://arte.sky.it/news/2024/libro-claude-monet-arte-ippocampo" target="_blank">Claude Monet</a>. Per consultare il programma completo del festival si consiglia di visitare il <a href="https://www.festivalverde.it/" target="_blank">sito web ufficiale</a>.
[Immagine in apertura: foto Festival del Verde di Torino edizione 2024 © Antonio Pio Roseti]

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