La fotografia artistica e sensuale di Lady Tarin a Milano

Reinventare in chiave artistica gli spazi di un albergo attraverso un’esposizione che raccoglie numerosi momenti di sensualità e intimità catturati su pellicola da una fotografa di talento: è questo l’obiettivo di Intimacy, la mostra degli scatti di <a href="https://arte.sky.it/news/2020/mostra-fotografia-tarin-mc2-gallery-pietrasanta" target="_blank">Lady Tarin</a> in programma dal prossimo 26 febbraio fino al 23 marzo negli spazi dello STRAF hotel&bar, iconico design hotel situato nel centro di Milano.
Tarin, artista riminese di nascita e milanese di adozione, reinterpreta gli ambienti dell’albergo meneghino attraverso una serie di fotografie analogiche in bianco e nero che indagano il rapporto tra corpo femminile e spazio. La mostra trasforma così l'hotel in un sinuoso percorso espositivo, ricco di immagini che spingono l’osservatore a riflettere sul concetto di intimità in un ambito naturalmente designato per l’accoglienza e l’ospitalità.
TARIN RIVISITA LA SENSUALITÀ ALLO STRAF HOTEL
Formatasi all’Accademia di Belle Arti di Bologna, Tarin porta avanti da quasi vent’anni un lavoro volto a riscrivere le tradizionali regole artistiche del nudo, reinterpretandole attraverso un’opera fotografica che ristabilisce la piena autonomia e integrità del corpo femminile. Dalle immagini esposte emerge con forza la contrapposizione tra le pose raffinate delle <a href="https://arte.sky.it/news/2020/mostra-fotografia-plinio-martelli-lady-tarin-torino" target="_blank">donne ritratte</a>, la delicatezza dei tessuti al centro delle sue opere e la razionalità geometrica che caratterizza le linee dell’hotel, progettato oltre venti anni fa dall’architetto e designer Vincenzo De Cotiis.
Grazie a questo costante ribaltamento dei paradigmi del <a href="https://arte.sky.it/news/letizia-battaglia-mostra-roma-terme-caracalla" target="_blank">nudo femminile</a>, le fotografie di Tarin esaltano il corpo della donna come simbolo di emancipazione, senza tradire i loro modelli di riferimento, siano essi la statuaria antica o gli scatti di maestri come <a href="https://arte.sky.it/news/2024/libro-fotografia-helmut-newton" target="_blank">Helmut Newton</a>. L'artista riesce così a infondere attraverso i suoi scatti un’aura densa di mistero e sensualità negli ambienti eleganti del design hotel.
IL PROGETTO CULTURALE DEL DESIGN HOTEL NEL CUORE DI MILANO
Inaugurato nel 2004 nel cuore del capoluogo lombardo, lo STRAF hotel&bar si è affermato nel tempo come laboratorio creativo partecipato e aperto alle ultime tendenze del panorama culturale contemporaneo. In tale ottica si inquadra il progetto STRAF HUB, nato nel 2024 per celebrare il ventennale del design hotel, che coniuga in modo originale i principi dell'accoglienza alberghiera con quelli di una sede espositiva speciale, che offre ai propri ospiti un'esperienza artistica sorprendente.
La mostra Intimacy non tradisce questa visione, trasformando gli spazi dell'hotel in un percorso espositivo ricco di suggestioni, in grado di donare al pubblico quelle “emozioni che un luogo unico come STRAF sa evocare nei suoi ospiti: un senso di mistero e sensualità che tendiamo spesso a perdere nella frenesia della vita quotidiana”, come ha sottolineato la stessa Lady Tarin.
[Immagine in apertura: Intimacy by Tarin]

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Per i 650 anni dalla morte di Boccaccio, una mostra ispirata al Decameron

Nel cuore di Certaldo, città natale di <a href="https://arte.sky.it/news/2021/decamerone-fumetto-chiole" target="_blank">Giovanni Boccaccio</a>, una mostra celebra il più grande capolavoro letterario dello scrittore toscano: il Decameron. <a href="https://arte.sky.it/news/2024/anniversari-scrittori-letteratura-2025" target="_blank">Nel 650esimo anniversario della sua morte</a>, infatti, il maestro viene omaggiato da Boccaccio 25, allestita nelle sale di Palazzo Pretorio dal 1° marzo al 18 maggio.
LA MOSTRA PER CELEBRARE I 650 ANNI DALLA MORTE DI BOCCACCIO
 A cura di Davide Sarchioni, la rassegna diventa un omaggio non solo a Boccaccio, ma anche a <a href="https://arte.sky.it/news/2023/fumetti-pier-paolo-pasolini" target="_blank">Pier Paolo Pasolini</a>, che nel 1971 reinterpretò cinematograficamente il capolavoro medievale, sottolineandone la forza sovversiva. 
Attraverso lo sguardo creativo di Thomas Lange e Mutsuo Hirano, che usano il linguaggio dell’arte per dare forma a un mondo frammentato, l’opera senza tempo di Boccaccio viene trasformata in un'esperienza visiva. Tra dipinti e sculture, il percorso espositivo attraversa le sale, la loggia e il giardino del Palazzo Pretorio, articolandosi come un libro per immagini: proprio come nel Decameron, ogni opera propone una riflessione sulla nostra società, riattualizzata per risuonare nella coscienza dell'osservatore moderno.
IL "DECAMERON" SI TRASFORMA IN PITTURA E SCULTURA
Pittore tedesco di matrice neoespressionista, Thomas Lange espone trenta tele di grande formato in cui il riferimento al passato diventa un pretesto per osservare il presente. I suoi dipinti, densi di materia e gestualità, sovrappongono icone della tradizione artistica italiana, come la Madonna con Bambino di <a href="https://arte.sky.it/news/2022/docufilm-sandro-botticelli" target="_blank">Botticelli</a> e le figure bibliche di <a href="https://arte.sky.it/news/2024/visitazione-pontormo-nuovo-allestimento-poggio-caiano" target="_blank">Pontormo</a>, a immagini della contemporaneità. Martiri e santi moderni sono i veri protagonisti dei suoi cicli pittorici: dai migranti di Lampedusa, avvolti nei bianchi e azzurri del mare, alle donne di Teheran che sfidano il regime togliendosi il velo, fino ai condannati a morte per omosessualità, trasformati in figure sacre e universali. Le sue opere non raccontano la cronaca, ma scavano nelle emozioni, restituendo ai soggetti rappresentati una voce e una dignità attraverso la potenza della pittura. Accanto a lui, Mutsuo Hirano introduce un dialogo tridimensionale con le sue sculture in terracotta: figure arcaiche che mescolano simboli orientali e occidentali, evocando miti e leggende, ma anche il dolore e la resistenza delle storie contemporanee.
[Immagine in apertura: Thomas Lange, Madonna con Bambino (Botticelli), 2020-2023, tecnica mista su tela, 200 x 200 cm]

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